A Roma, l’asta autunnale d’arte moderna e contemporanea proposta da Bertolami Fine Arts incassa 708.662 euro. Un risultato di estremo interesse per gli analisti di mercato se si considera che nella rosa dei lotti venduti non compare nessuno dei nomi che negli ultimi anni hanno fatto tendenza: «È andato bene il ‘900 storico italiano: alcuni grandi classici sottratti al capriccio delle mode e un ritorno di attenzione – che ha in parte sorpreso anche noi – verso l’arte figurativa”. A parlare è l’amministratore unico di BFA, Giuseppe Bertolami “I catologhi omologati non ci piacciono e non li firmiamo. Con Raffaele Cecora, il mio capo dipartimento di arte moderna e contemporanea, abbiamo scelto di continuare a proporre pittura e scultura figurative italiane della prima metà del ‘900 anche dopo il 2005/2006, quando il collezionismo più ricco sembrava aver voltato le spalle a quel capitolo così importante della nostra storia dell’arte ed è ora motivo di grande soddisfazione registrare risultati soddisfacenti anche sul piano del fatturato».
E in effetti è così, a Palazzo Caetani Lovatelli la gara l’ha fatta (e vinta) l’arte figurativa italiana del’900. Top lot dell’asta un Paesaggio con alberi firmato intorno al 1929 da Giorgio Morandi. Il dipinto – che arrivava dalla collezione di Giuseppe Bottai, l’onnipotente regista della politica culturale italiana degli anni ’20 e ’30 – è stato aggiudicato a 362.500 euro.
Da Bertolami Julius Evola centra sempre il colpo. Lo scorso inverno, un suo piccolo olio su cartone realizzato tra il 1918 e il 1920, vale a dire durante il triennio del cosiddetto astrattismo mistico, venne venduto alla cifra record di 100.000 euro e anche quest’anno attorno al nome dell’artista c’è stato interesse. Non poteva d’altronde che essere così: Evola abbandonò la pittura a soli 23 anni e il corpus dei suoi dipinti – significativi nella produzione delle Avanguardie artistiche italiane – è estremamente ristretto. Tendenza d’idealismo sensoriale, un’opera giovanile del 1916, è stata aggiudicata a 42.500 euro. Il vincitore della gara porta casa una delle prime opere pittoriche di Evola, di suggestione ancora scopertamente futurista, essendo stata realizzata quando il pittore frequentava lo studio di Balla.
La vera sorpresa dell’asta arriva però da tutt’altra parte e porta il nome di Renato Guttuso, il maggior protagonista italiano del filone realista. “ Da qualche tempo registriamo una ripresa del suo mercato – spiega Bertolami – ma sulle opere storiche, quelle realizzate tra la fine dei ’40 e la prima metà dei ’50, e francamente non ci aspettavamo la vivace performance di Fichi d’India, un olio tardo, del 1985” Andato in effetti benissimo, visto che è stato venduto a 37.500 euro, cifra di gran lunga superiore alla valutazione di 17.500/18.500 attribuitagli in catalogo.
Bene anche la Scuola Romana, con Il Caffè degli intellettuali, uno splendido dipinto realizzato da Mario Mafai nel 1954, che passa di mano per 31.250 euro e un altro grande classico, Giovanni Boldini, di cui si vende a 17.500 euro un bellissimo disegno degli anni 1910/20.
Bertolami Fine Arts
Palazzo Caetani Lovatelli,
piazza Lovatelli, 1 – 00186 Roma
www.bertolamifinearts.com