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La strada rende liberi? L’empatia fotografica di Mao

19 2015 tecnica mista su tela cm 100x60 19 2015 tecnica mista su tela cm 100x60
19 2015 tecnica mista su tela cm 100x60
19 2015 tecnica mista su tela cm 100×60

La Key Gallery di Milano, dal 12 al 27 gennaio, presenta la mostra di Mao. Indagare la condizione dei clochard, i senza dimora che popolano le nostre città e lambiscono ogni giorno le nostre vite, è forse il punto di partenza della ricerca dell’artista, in sintonia con la sua visione della società e della naturale empatia che prova verso gli “ultimi”; ma il significato del suo lavoro travalica la mera rappresentazione di un umanità in cui l’esclusione sociale esplode sui volti, come se ogni giorno trascorso sulla strada incidesse indelebili e urlanti cicatrici.

Il valore, intrinseco e originale di queste opere, non è da ricercare nell’istintiva riflessione che inducono riguardo la condizione dei personaggi ritratti, quasi critica sociale – tra le tante- all’iniquità che pure abita questo nostro tempo; bensì un lavoro che vuole andare oltre ciò che i nostri occhi, disincantati dall’abitudine, scorgono ogni giorno. Ad una prima visione – nel loro insieme- i personaggi ritratti paiono gli interpreti di una rappresentazione di vinti, cantori di un coro dissonante e stonato, componenti inutili ed inutilizzati di un meccanismo in movimento e chiuso in sé.

11 2015 tecnica mista su tela cm 80x100
11 2015 tecnica mista su tela cm 80×100

Volti che portano inciso l’affanno della quotidianità e rughe come fratture, espressioni come movimenti tellurici, emozioni come fiumi carsici che esistono nel profondo e muovono in un dominio nascosto, in apparenza volti di naufraghi senza speranza di approdo. Ma è negli sguardi che l’artista riesce a cogliere il senso profondo di questa umanità marginalizzata, il vissuto che può apparire – ai più- come scoria e relitto di vite destrutturate. Mao ci restituisce, rielaborate dal medium artistico, sguardi di sognatori, di disperati, di poeti, di santi, a volte di rissosi, ma ognuno di questi (sguardi) origina un proprio senso di libertà, come se la strada , proscenio di questa dura commedia umana, avesse dato profondità e spessore ad un copione altrimenti già letto.

La strada rende liberi? Non c’è risposta univoca o consolatoria a questa domanda ma il lavoro dell’artista, insinuando in noi il seme del dubbio, può dirsi compiuto.

2  2017 tecnica mista su tela cm 60x80
2 2017 tecnica mista su tela cm 60×80

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