In mostra a Massa gli scatti surrealisti di Bart Herreman. Il fotografo belga apre il ciclo espositivo 2018 di Palazzo Ducale con la mostra “L’Irreale realtà”.
Da sabato 20 gennaio – vernissage alle ore 17 – fino al 4 marzo le sale del Palazzo Ducale di Massa ospiteranno la mostra fotografica di Bart Herreman.
L’esposizione, dal titolo “L’Irreale Realtà”, è il primo evento del nuovo ciclo espositivo 2018 sulla “comunicazione dell’arte contemporanea” promossa dal Comune di Massa con la direzione artistica di Mauro Daniele Lucchesi.
Bart Herreman, fotografo belga trapiantato a Milano, ha ben presente quello che è ed è stato il significato e il senso del manifesto surrealista: “Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere…il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione…”.
Nelle foto di Herreman traspare con forza la lezione dei “maestri” del surrealismo; nelle immagini sconnesse e connesse insieme, che dicono tutto e niente, insignificanti o piene di simboli troviamo il geometrismo impazzito o ordinato di Mirò lasciando all’osservatore la facoltà di decidere cosa vedere; da Ernst l’intreccio delle immagini e delle situazioni che spiazzano il pubblico che non riesce a “uscire” da quell’apparente illogicità; da Magritte il piacere di giocare con le immagini combinando il reale con il fantastico; da Dalì la straordinaria capacità eclettica della “trasformazione” delle immagini.
“Bart Herreman, con le sue fotografie – spiega Mauro Daniele Lucchesi – colme di straordinaria capacità realizzativa, ci svela il suo mondo immaginario fatto di convivenze impossibili, uomini sbigottiti e animali disinvolti, stimolando o meglio facendo riemergere dall’ “io” di chi guarda l’irreale realtà, di stimolare l’immaginazione sopita, di imporre allo sguardo la rappresentazione di qualcosa che oltrepassa il reale, una sorta di viaggio infinito senza limiti di tempo e luoghi. In ogni composizione – prosegue il direttore artistico dell’associazione Quattro Coronati- c’è sempre qualcosa di sorprendente, di artificioso e nello stesso tempo di rivelatore. Ogni sua opera ha la capacità di rappresentare i sogni, le visioni e le fantasie di chi la osserva. Davanti alle opere di Bart Herreman la straordinaria capacità tecnica realizzativa passa in secondo piano rispetto al messaggio che l’artista ci vuole inviare, un modo di vivere, una “filosofia” che spinge a travalicare i nostri limiti, a perseguire obiettivi apparentemente irraggiungibili – conclude Lucchesi- , a superare ostacoli apparentemente insormontabili”.