Per il quinto anno consecutivo BRAFA Art Fair segna il record di ingressi: oltre 64.000 visitatori e successo di vendite. Crescono il pubblico giovane e le presenze straniere.
Per il quinto anno consecutivo BRAFA Art Fair segna un record di visitatori: sono stati oltre 64.000 gli appassionati d’arte che hanno affollato il Tour&Taxis di Bruxelles tra il 27 Gennaio e il 4 Febbraio 2018.
Un incremento del 5% rispetto allo scorso anno raggiunto grazie alla maggiore presenza di giovani e di pubblico straniero, con Olanda, Germania, Svizzera e Francia ai primi posti.
Ottimo anche il livello complessivo delle vendite: il crescente interesse degli amanti dell’arte e dei collezionisti, sia pubblici che privati, si è manifestato dall’inizio dell’evento fino all’ultimo giorno. Tra gli elementi che spiegano questi risultati, l’altissima qualità dell’offerta (chiave della strategia degli organizzatori), ma anche una politica dei prezzi legata alla realtà del mercato.
Accanto a pezzi unici che toccano cifre d’eccezione -come il quadro L’Oracle di René Magritte (1931) quotato 4 milioni e venduto da Boon Gallery– si possono trovare opere che racchiudono tutto il fascino della storia ma con prezzi alla portata se non proprio di tutti, di molti: Phoenix Ancient Art, ad esempio, presentava un paio di orecchini etruschi in oro a soli 3.400 euro.
Il Rubens ritrovato al momento invece risulta in trattative con un collezionista americano.
La presenza di opere d’arte per tutti è una delle caratteristiche su cui puntano per gli organizzatori. BRAFA è una meta ideale per chi voglia iniziare una collezione: è possibile acquistare piccoli oggetti o disegni con la stessa cifra che si spenderebbe per uno smartphone di ultima generazione.
Come sottolinea Harold t’Kint de Roodenbeke, presidente di BRAFA, molti visitatori apprezzano anche la personalità unica dell’evento: “Attribuiamo grande importanza all’atmosfera della nostra manifestazione. Per noi è importante che i partecipanti si emozionino e ricordino la visita come un’esperienza positiva. Questo spirito è indubbiamente la caratteristica peculiare del BRAFA. L’accoglienza ‘in stile belga’ è molto apprezzata anche dai nostri visitatori stranieri“.
La prossima edizione di BRAFA Art Fair è in programma dal 26 gennaio al 3 febbraio 2019.
Di seguito una lista delle vendite di rilievo confermate
– Boon Gallery: L’Oracle René Magritte (1931); stima 4 milioni di euro
– Didier Claes: 14 maschere Yaka (Congo) vendute a prezzi tra i 10 e i 30.000 euro ciascuna
– Belgian Fine Comic Strip Gallery: Hergé, tavola originale di Tintin (1968); 90.000 euro
– Theatrum Mundi: tuta pressurizzata appartenuta al cosmonauta russo Strekalov nella mission Soyuz 10; venduta a un collezionista belga a 130.000 euro
– Harold t’Kint de Roodenbeke: ha venduto circa 40 opere da 1.000 e 150.000 euro (tra cui James Ensor e Bram Bogart)
– Rodolphe Janssen: Woman Screaming Karel Appel (1953), venduto a un collezionista americano
– Artancient ha venduto nelle preview 80 ceramiche dell’Età del Bronzo originarie di Cipro (circa 3.500 euro ciascuna). 22 di queste sono state acquistate da un giovane collezionista.
– Xavier Eeckhout ha venduto nelle giornate inaugurali il modello in gesso per la scultura di un puma di Rembrandt Bugatti (1911). Realizzato in soli due pezzi (l’altra è condervata a Roma alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea), ha poi dato origine a 26 copie fuse in bronzo.
– Klaas Muller: Diana e le Ninfe a caccia del cervo Rubens, De Vos e Wildens; in trattativa con un collezionista americano