Il Giudizio di Salomone, il noir artistico di Patrick Weiller.
Un’asta di provincia, un dipinto che nessuno ha notato, la scommessa di un mercante: questi i temi centrali del nuovo noir pubblicato da Mondadori Electa: Il giudizio di Salomone, di Patrick Weiller.
Un dimesso mercante d’arte di Parigi trova a un’asta un dipinto seicentesco, che intuisce possa essere un’opera importante. Subito si scatena in lui il sogno, rincorso per anni, di scovare un autentico capolavoro e di entrare finalmente nel gotha dei grandi mercanti di fama internazionale. Se l’acquisto si rivela complicato, l’identificazione dell’opera – e dunque la conferma della sua ipotesi – lo sarà ancora di più, poiché svela all’incredulo protagonista i loschi traffici del mercato antiquario.
La vicenda criminale si dipana tra malaffare, sesso e denaro, a cavallo tra finzione e storia, mentre piano piano il dubbio si fa certezza.
«L’importanza della somma ottenuta è secondaria: ciò che conta è il moltiplicatore, l’idea di essere stato X volte più perspicace di chi ha offerto un prezzo basso, non avendo capito nulla, e l’ha lasciata andare via per niente. Il piacere supremo sta nel ritrovare una delle mie scoperte appesa in un museo e pensare ai colleghi che prima di me le sono passati accanto senza prestarvi attenzione o che non ci hanno creduto… Mi è già successo».
Patrick Weiller, psichiatra e scrittore, è stato un mercante d’arte. Vive e lavora a Parigi, dove ha già pubblicato quattro romanzi noir. Questo è il primo libro pubblicato in italiano.