Dopo la parentesi da premiere dame, Carla Bruni prende la chitarra e pubblica il quinto album. Intitolato “French touch”, è una sintesi di 50 anni di grande musica, che spazia dai Rolling Stones ai Depeche Mode, da Lou Reed agli AC/DC. In attesa del primo concerto in Italia, ripercorriamo una vita fatta di moda e musica, ma soprattutto tanta passione.
Dal castello in Italia al centro della Ville Lumiere
Gambe slanciate per calcare le passerelle, voce suadente per entrare nelle classifiche musicali e classe innata per farsi padrona di casa dell’Eliseo. Il destino di Carla Bruni (23 dicembre 1967) era scritto nel suo DNA, ma l’ex bambina della Torino bene ha abbracciato la vita con entusiasmo, trasformando incontri privilegiati e coincidenze fortuite in capitoli di un’esistenza degna di un romanzo.
Il racconto si apre nel Castello di Castagneto Po (TO); Carla ha sette anni e -per timore di un rapimento da parte delle Brigate Rosse– la facoltosa famiglia dei Bruni Tedeschi lascia l’Italia, per trasferirsi a Parigi. L’infanzia trascorre in una casa frequentata da artisti e intellettuali, sotto l’egida della madre pianista e del padre compositore. A vent’anni la Bruni sogna di diventare architetto, ma il mondo della moda resta stregato da quel mix di grazia e sfrontatezza e la studentessa della Sorbona cede alle lusinghe dell’industria creativa.
I grandiosi anni della moda
Fra riviste patinate e chiusure di défilé, negli anni Novanta Carla Bruni è una delle top model più richieste. Musa di Gianni Versace e Karl Lagerfeld, compagna di passerella di Naomi Campbelle e Claudia Schiffer; l’algida modella fa dell’eleganza il proprio tratto distintivo, arrivando a guadagnare 8 milioni di dollari all’anno. Non mancano gli amori con star del calibro di Eric Clapton e Mick Jagger; così come i rumors sugli intrighi della famiglia d’origine, a cui la sorella Valeria Bruni Tedeschi dedica la pellicola “E’ più facile per un cammello”.
Dalla musica cantautorale all’Eliseo
All’apice del successo la Bruni lascia la moda, per trasformarsi in cantautrice. L’album d’esordio “Quelqu’un m’a dit“ (2002) sorprende per la semplicità dell’incontro fra chitarra acustica e voce sussurrata. Sulla scia dell’essenzialità in “No promises” (2007) l’ ex modella mette in musica le poesie di autori inglesi del calibro di Emily Dickinson, W. B. Yeats e C. G. Rossetti.
L’otium è interrotto dall’amore col Presidente francese Nicolas Sarkozy, a cui è dedicato l’album “Comme si rien” (2008). Madame Bruni approda all’Eliseo, per diventare premiere dame ed erigersi a icona di stile internazionale.
French Touch e il tour mondiale
Dopo l’avventura da first lady, è tempo di tornare alla musica a tempo pieno, con “French touch”. L’album -prodotto da David Foster- si compone di 11 cover di brani iconici, riletti con arrangiamenti classici e timbro fumoso, per un fluire di epoche e stili. Da Enjoy the silence dei Depeche Mode a Miss you dei Rolling Stones, da The winner takes it all degli Abba a Jimmy Jazz dei Clash, da Haighway to hell degli AC/DC, fino all’indimenticabile Moon river di Henry Mancini.
Ammirata, criticata, invidiata; Carla Bruni ha accolto la vita con passione e – a cinquant’anni d’età- è pronta a regalare ancora tante sorprese, a cominciare dal tour internazionale, che in aprile farà tappa a Milano e a Roma. In attesa di scoprire i prossimi capitoli del romanzo dell’eterna ragazza dagli occhi blu, non ci resta che ascoltare un po’ di musica.