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Un Boccioni futurista già della collezione Sarfatti in asta da Sotheby’s

Umberto Boccioni, Testa + luce + ambiente, oil on canvas, 1912 (est. £5,500,000-7,500,000) Umberto Boccioni, Testa + luce + ambiente, oil on canvas, 1912 (est. £5,500,000-7,500,000)
Umberto Boccioni, Testa + luce + ambiente, oil on canvas, 1912 (est. £5,500,000-7,500,000)
Umberto Boccioni, Testa + luce + ambiente, oil on canvas, 1912 (est. £5,500,000-7,500,000)

Un dipinto di Umberto Boccioni non passava in asta a Londra dal 2008, quando “Donna che Cuce” (del 1096) era rimasto invenduto in una Italian Sale di Christie’s (era stimato 250-350.000 £). Ora arriva da Sotheby’s nella City il 28 febbraio con “Testa + luce + ambiente“, un olio del 1912 stimato 5,5- 7,5 milioni di sterline. E’ molto raro vedere sul mercato un dipinto futurista di Boccioni.

Testa + luce + ambiente” è stata acquistata nel 1914 dallo scrittore e sceneggiatore italiano Bruno Corradini e successivamente, nel 1959, dalla critica d’arte e giornalista Margherita Sarfatti. E’ rimasta di proprietà della famiglia Sarfatti fino agli anni Novanta. L’attuale proprietario l’ha acquistata nel 1998. Attualmente il record d’asta per il nostro connazionale è di 1.866.950 € (1.341.403 £) per uno “Studio per foot-baller” (una tecnica mista e disegno del 1913) venduto nel novembre del 2007 nella sede milanese della maison di Pinault.

Helena Newman (Global Co-Head of Sotheby’s Impressionist & Modern Art Department & Chairman of Sotheby’s Europe) ha commentato: «E’ incredibilmente raro che appaia un lavoro futurista di Umberto Boccioni sul mercato e quest’opera rappresenta appieno l’essenza del suo dinamismo artistico. L’intenso periodo di creatività durante il quale Boccioni avviò il movimento Futurista fu tragicamente interrotto dalla sua prematura scomparsa avvenuta nel 1916. Sono dunque davvero pochi i dipinti esistenti, di cui la maggior parte è conservata nei musei, tra cui il MoMA di New York e il Museo del Novecento di Milano. L’asta di Testa + luce + ambiente di Boccioni rappresenta un’occasione unica ed irripetibile per i collezionisti di tutto il mondo per poter acquisire uno dei rari capolavori futuristi»

Boccioni and Marinetti at the Salon des Futuristes in Paris, circa 1910 © De Agostini Picture Library / Bridgeman Images
Boccioni and Marinetti at the Salon des Futuristes in Paris, circa 1910 © De Agostini Picture Library / Bridgeman Images

Il movimento Futurista richiedeva una rottura definitiva con l’arte del passato, e in particolare la tradizione classica così evidente in Italia; era concepito non solo come una forma d’arte per l’epoca moderna, ma come l’Arte moderna. Per catturare l’esperienza della vita contemporanea i futuristi  cercarono di renderne non solo un’impressione visiva, ma anche i suoni e le sensazioni della città.

Studio per foot-baller
Umberto Boccioni (1882-1916)
Studio per foot-baller
firmato Boccioni (in basso a destra) acquarello, inchiostro e tempera su carta cm 48,2×59,4
Eseguito nel 1913
Aggiudicato a € 1,866,950, stima 800,000 – 1,200,000
Christie’s, Post War and Contemporary Art 27 November 2007, Milan

Figura di spicco tra i futuristi italiani insieme a Severini, Balla e Marinetti, Boccioni giocò un ruolo fondamentale nel delineare le linee guida e l’estetica visiva dell’influente movimento. Il radicale vocabolario del Futurismo si sviluppò in parallelo con altri movimenti rivoluzionari, tra cui il Cubismo e l’Espressionismo, che cambiarono il corso dell’arte occidentale. Sconvolgendo secoli di tradizione, Boccioni aprì la strada ad un movimento risoluto ed audace. Dipinto solo 4 anni prima della prematura morte, Testa + luce + ambiente racchiude al meglio l’innovazione artistica del restituire sulla tela la velocità e il movimento. Le tre parole che compongono il titolo dell’opera catturano l’essenza dell’estetica di Boccioni: la figura al centro della composizione è sfaccettata e completamente inserita nel contesto e gli elementi vengono così percepiti in modo simultaneo, spazio/tempo.

Umberto Boccioni, Donna che cuce, 1906
Umberto Boccioni, Donna che cuce, 1906

 

www.sothebys.com

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