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ARCO censura Santiago Sierra. I visitatori VIP non vedranno i suoi “prigionieri politici”

Presos políticos en la España contemporánea, l'opera censurata di Santiago Sierra Presos políticos en la España contemporánea, l'opera censurata di Santiago Sierra
Presos políticos en la España contemporánea, l'opera censurata di Santiago Sierra
Presos políticos en la España contemporánea, l’opera censurata di Santiago Sierra

La fiera che apre oggi a Madrid chiede e ottiene dalla galleria Helga de Alvear il ritiro dell’opera “Presos Políticos en la España Contemporánea”. Una denuncia del clima di persecuzione di molti operatori culturali, dice l’artista

Al di là della sorpresa e delusione con cui abbiamo appreso la notizia, riteniamo che questa decisione danneggi seriamente l’immagine di questa fiera internazionale e della stessa Spagna“. Con queste parole il grande artista spagnolo Santiago Sierra ha commentato la censura messa in atto dalla fiera ARCO Madrid, che si inaugura oggi negli spazi fieristici di IFEMA, che ha chiesto e ottenuto dalla galleria Helga de Alvear il ritiro della sua opera “Presos Políticos en la España Contemporánea”. Una serie di 24 ritratti dell’artista notoriamente impegnato sul piano ideologico: ritratti di quelli che egli stesso definisce “prigionieri politici”, faccie pixelate di attivisti di sinistra vittime secondo la sua denuncia di oppressione e limitazione della libertà. Da Jordi Sánchez e Oriol Junqueras, membri dell’organizzazione della sinistra giovanile Abertzale Segi, ai leader del giornale «Egin», chiuso nel 1998.

Santiago Sierra
Santiago Sierra

Trovo sia anche una grave mancanza di rispetto nei confronti di una gallerista come Helga de Alvear, che ha partecipato alla Fiera fin dal suo lancio, e verso la maturità e l’intelligenza del pubblico“, ha dichiarato poi Sierra. Obbiezioni inutili: alle 9,45 di questa mattina, quindici minuti prima dell’arrivo dei visitatori VIP, il personale di IFEMA si è presentato allo stand per ritirare l’opera, che aveva sollevato un acceso dibattito già dai giorni scorsi. “La fiera – recita una nota ufficiale -, nel massimo rispetto per la libertà di espressione, ritiene che la polemica stia provocando nei media un’eccessiva attenzione per questa opera, danneggiando la visibilità dei contenuti complessivi di ARCOmadrid 2018”. Ma pur sempre di censura si tratta, ed i social network si sono immediatamente riempiti di commenti sdegnati: “Grazie a Santiago Sierra per aver dimostrato che l’imperatore è nudo. La verità è che non è stato difficile. L’affermazione di Ifema è da incorniciare”. Anche dall’Italia giunge il sostegno a Sierra: “direi che la ‘transizione’ dalla dittatura alla democrazia in Spagna dura da tanto di quel tempo che a volte si ha l’impressione che la dittatura non sia mai veramente finita”, commenta con ArtsLife Massimo Mazzone, scultore e docente di Scultura all’Accademia di Brera, grande amico dell’artista spagnolo. “Il tema scabroso dell’esistenza di prigionieri politici dimostra una certa fragilità democratica che Sierra ha ben evidenziato”.

AGGIORNAMENTO: nella prima giornata di apertura della fiera, l’opera ritirata è stata comunque venduta, ad un collezionista privato per 96mila euro.

http://www.santiago-sierra.com/

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