“Manager riconosciuto, grande esperto di moda, design e comunicazione, con ampie esperienze maturate all’estero”. Così Di Maio ha presentato il suo candidato alla successione di Franceschini
Se si vuol dare importanza ai fatti simbolici, diciamo che le premesse non sono delle migliori: visto che nei rumors attorno ai nomi scelti da Luigi Di Maio come ministri in un suo eventuale futuro governo, quello dei Beni Culturali non è mai entrato, quasi fosse argomento trascurabile. E anche nell’annunciare i nomi – oggi, alle 15,30 a Roma – il candidato premier l’ha annunciato fra gli ultimi. Fatto sta che ora un nome c’è: ed è quello Alberto Bonisoli, direttore dell’Accademia Naba di Milano, “manager riconosciuto, grande esperto di moda, design e comunicazione, con ampie esperienze maturate all’estero”, come l’ha presentato Di Maio. Classe 1961, Bonisoli è esperto di Education Management e di design e sviluppo di progetti internazionali. Dal 2013 guida la Piattaforma Sistema Formativo Moda, l’associazione volta a promuovere e rafforzare il sistema italiano di formazione moda
Dal 2005 al 2007 il candidato Ministro per i Beni Culturali ha ricoperto il ruolo di Senior Consultant presso il Ministero Italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, lavorando alla definizione programmi integrati per favorire l’adattamento alla cornice comunitaria dei programmi italiani di ricerca e sviluppo. Tra le sue collaborazioni accademiche, quella pluriennale con l’Università Bocconi, presso cui ha insegnato Innovation Management e diretto numerosi progetti di partnership internazionali. Gli altri candidati ministri di Di Maio? All’Istruzione andrebbe Salvatore Giuliano, ai Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccari, alla Pubblica Amministrazione Giuseppe Conte, allo Sport Domenico Fioravanti, agli Esteri Emanuela Del Re, all’Interno Paola Giannetakis, alla Giustizia Alfonso Bonafede, alla Difesa Elisabetta Trenta, all’Economia e Finanze Andrea Roventini, allo Sviluppo Economico Lorenzo Fioramonti, all’Agricoltura Alessandra Pesce, alle Infrastrutture e Trasporti Mauro Coltorti, al Lavoro Pasquale Trivico, alla Sanità Armando Bartolazzi, all’Ambiente Sergio Costa, alla Qualità della vita Filomena Magino.
