Rapide interviste alla fiera MIA Photo Fair in corso a Milano. Galleristi, fotografi, addetti raccontano la propria esperienza della rassegna, le impressioni generali sul mercato della fotografia ed i propri progetti futuri
29 Arts in Progress Gallery, Milano
Luca Casulli
LA PROPOSTA IN FIERA: “Non c’è un tema univoco per questa esposizione, né dal punto di vista curatoriale né per quanto riguarda il contenuto. Gli artisti variano e le tecniche fotografiche anche. Immagini in bianco e nero, a colori, vintage. C’è un po’ di tutto. Gian Paolo Barbieri con le sue fotografie sofisticate mette in primo piano la figura umana e la sua totale bellezza. Giuseppe Mastromatteo affronta il tema dell’identità attraverso ritratti a colori intensi e penetranti. Primissimi piani li offre Greg Gorman con un panorama ritrattistico di grandi icone come Leonardo di Caprio e Robert de Niro. Lelli e Masotti mostrano invece lo scenario teatrale attraverso immagini che captano l’essenza del palco scenico, grazie alla lunga collaborazione con il Teatro alla Scala. Ronald Martinez con il suo stile caravaggesco invece, ridisegna l’immagine con la luce tramite una tecnica peculiare e rara, proponendo una serie di nature morte. Non c’è dunque un artista prevalente sugli altri. Tutti riescono comunque ad allacciarsi a un elemento comune che è quello della classicità e semplicità”.
MERCATO DELLA FOTOGRAFIA E ASPETTATIVE: “Buone. Abbiamo i nostri fedeli clienti ai quali se ne aggiungono di nuovi. Milano è un buon mercato, anche se abbiamo tenuto prezzi più bassi rispetto a fiere internazionali. Milano è in crescita, ma può crescere di più”.
Galleria Blanchaert, Milano
Claudio Montecucco
LA PROPOSTA IN FIERA: “In questi lavori vorrei trasmettere il senso che ha per me la donna. Non la donna manipolata e strumentalizzata, ma nella sua semplicità. Sono fotografie scattate in vari paesi, cogliendo dettagli femminili della vita quotidiana. Le mie protagoniste non sono in posa, non ho mai lavorato in posa, proprio per evitare la strumentalizzazione della figura. Sempre in bianco e nero, mai a colori. La mia opera preferita? La panchina. ‘Immaginando’. Mi fa pensare alla donna anni ’60, meno moderna”.
MERCATO DELLA FOTOGRAFIA E ASPETTATIVE: “Sono un po’ scaramantico, però Milano mi ha sempre voluto bene. Dal 2013 a oggi c’è sempre stato un crescendo”.
PROGETTI FUTURI: “Vorrei esternare il mio primo progetto in posa nato involontariamente a Tokyo. Ho conosciuto una pianista che ama la fotografia e così per divertimento ho iniziato a fotografarla a casa sua, nella sua quotidianità. E’ un tipo di posa, ma diverso. Improvvisato. Nonostante il soggetto sia a conoscenza e complice della mia presenza”.
Contrasto Galleria, Milano
Alessia Paladini
LA PROPOSTA IN FIERA: “Nella molteplicità di proposte che MIA offre al collezionista questo è un suggerimento per la costruzione di una collezione di grandi classici: grandi autori e il loro best of. Gianni Berengo Gardin, Piergiorgio Branzi, Mario Giacomelli, William Klein, Ferdinando Scianna, Sebastiao Salgado, Elliott Erwitt, Margaret Bourke–White, Herbert List, Irene Kung. Insomma i nomi parlano da soli. Non c’è un pensiero esteticamente logico nell’allestimento e il fatto che le opere siano tutte in bianco e nero è una scelta puramente casuale, la maggior parte degli autori che rappresentiamo lavorano con il bianco e nero”.
MERCATO DELLA FOTOGRAFIA E ASPETTATIVE: “Aspettative positive. Milano è un ottimo mercato per la fotografia e quest’anno già ad ArteFiera di Bologna siamo partiti con una buona spinta”.
PROGETTI FUTURI: “Abbiamo in programma per il 10 aprile l’inaugurazione di una mostra completamente diversa rispetto a quello che è il nostro standard, in cui la protagonista è un’autrice americana che si chiama Janet Sterburg e lavora con macchina usa e getta o con i primissimi modelli di Iphone, quindi non c’è nessun tipo di ritocco dell’immagine. E’ un lavoro molto contemporaneo e interessante”.