Protagonista l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, con un percorso sul restauro d’eccellenza che parte da un’imponente opera di Leonardo Da Vinci, l’Adorazione dei Magi, per arrivare ai giorni nostri
Un percorso sul restauro d’eccellenza che parte da un’imponente opera di Leonardo Da Vinci, l’Adorazione dei Magi (XV secolo), passando per il San Girolamo di Donatello (1454-1455 circa), fino ad arrivare ai disegni e bozzetti cinematografici del celebre regista Federico Fellini. A tracciarlo è l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, eccellenza italiana a livello globale, e immancabilmente protagonista nel caso di eventi che rientrino nelle sue sfere di competenza. E a rientrarci è sicuramente il Salone Internazionale del Restauro di Ferrara, la manifestazione di punta sul piano nazionale, che dal 21 al 23 marzo celebra presso il centro Fiere Congressi della città la sua venticinquesima edizione.
Molti i focus accattivanti proposti dal Salone, dal rinomato Premio Internazionale DOMUS Fassa Bortolo al coinvolgimento delle Accademie di Belle Arti di tutto il Paese, al progetto del Sistema Museale di Ateneo di Bologna che quest’anno si occupa dalla Camera Obscura di Adams, affascinante oggetto databile fra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX conservato al Museo di Palazzo Poggi a Bologna. Da segnalare anche il convegno sul restauro della croce di Chiaravalle, conservata nel museo del Duomo di Milano, tra i capolavori che di recente ha riscoperto il proprio splendore grazie a “Restituzioni 2016”, il programma del Progetto Cultura di Intesa San Paolo. Dopo l’accurato restauro, il percorso di valorizzazione è infatti proseguito con un’attività di studio multidisciplinare del prezioso cimelio medievale, di manifattura veneziana, rimasto per secoli un vero e proprio enigma per la ricchezza e la complessità di tecniche e di culture che rendevano difficile una datazione univoca del pezzo.