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Giornate FAI di Primavera 2018. Tutti i luoghi visitabili a Milano

Università Cattolica del Sacro Cuore, chiostro dorico Università Cattolica del Sacro Cuore, chiostro dorico (Foto: Giulia Manfieri ©)
Università Cattolica del Sacro Cuore, chiostro dorico
Università Cattolica del Sacro Cuore, chiostro dorico
(Foto: Giulia Manfieri ©)

Il 24 e il 25 marzo tornano le giornate FAI di primavera. Ecco tutti i luoghi milanesi aperti al pubblico.

Tornano le Giornate di Primavera promosse dal FAIFondo Ambiente Italiano – volte a far riscoprire, conoscere e amare il patrimonio culturale italiano.

Luoghi nascosti, inaccessibili, che suscitano la nostra curiosità. Altri famosi, che fanno da sfondo alle nostre vite e per questo passano a volte inosservati. Grazie ai numerosi volontari il FAI apre in queste due giornate più di 1000 luoghi in tutta Italia e li racconta così da renderli, attraverso la conoscenza, veramente nostri.

>> L’elenco di tutti i luoghi visitabili, divisi per regione è consultabile sul sito del FAI.

Nella città meneghina saranno ben 22 i luoghi aperti al pubblico per la XXVI edizione, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore fino a San Siro, passando per la Borsa e il cantiere M4.

Università Cattolica del Sacro Cuore
Largo Gemelli 1
Sabato: 10-18. Domenica: 10-18. Accesso disabili.

Dove oggi si è sviluppata l’Università Cattolica del Sacro Cuore un tempo c’era un antico monastero, prima benedettino, poi cistercense, che vide il suo massimo splendore con Ludovico il Moro. Occupato dai francesi, nell’Ottocento il monastero diventa ospedale militare. Negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso l’architetto Giovanni Muzio, su invito di padre Gemelli, si occupa di recuperare i locali dell’ex monastero. Oggi nel refettorio dei monaci gli studenti assistono alle lezioni e sostengono gli esami; nel calefactorium discutono le tesi di laurea; passeggiano nel Giardino di Santa Caterina di Alessandria e nei chiostri progettati dal Bramante; nell’antica ghiacciaia ammirano i resti romani rinvenuti durante i lavori di scavo.

Chiesa di Santa Maria alla Fonte in Conca Fallata (Chiesa Rossa)
Via della Chiesa Rossa 55
Sabato: 10-18. Domenica: 14-18. Accesso Disabili.

La piccola chiesa di Santa Maria alla Fonte o, semplicemente, Chiesa Rossa, a seconda che si vogliano sottolineare le caratteristiche del luogo dove è costruita o il colore dei mattoni del suo paramento esterno, è un prezioso esempio di architettura sacra campestre di età medievale. La sua storia, tuttavia, è ben più antica; i reperti archeologici, visibili sotto la duecentesca pavimentazione, ci parlano di una domus romana, di un edificio pre-cristiano precedenti la costruzione attuale, contemporanea all’insediamento nella zona di una comunità di monache benedettine. Da allora la Chiesa ha vissuto alterne vicende di fama – nel XV sec. avrebbe offerto degno riposo al corteo nuziale di Beatrice d’Este – e di grave degrado, in parte connesso con la costruzione del Naviglio Pavese. Ma, dopo il restauro, ha recuperato intatta la semplice eleganza della sua struttura, la suggestione degli affreschi, pur se quasi del tutto svaniti, il fascino del contesto rurale in cui è inserita.

Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa
Via Neera 24
Sabato: 10-17.30 e 19.30-22. Domenica: 14-17.30. Accesso disabili.

La Chiesa sorge in un quartiere periferico della città vicino al Naviglio Pavese, un quartiere composito di residenti benestanti e fasce popolari, oggi segnato da una forte presenza di immigrati. Essa è conosciuta più dagli studiosi e dai turisti stranieri che dai cittadini milanesi. È una monumentale e severa architettura di Giovanni Muzio degli anni Trenta cui si è aggiunta, alla fine degli anni Novanta, l’installazione luminosa con tubi al neon dell’artista minimalista statunitense Dan Flavin che ne ha trasfigurato lo spazio. L’originalità consiste nella presenza permanente di un’opera d’arte contemporanea in un edificio religioso.

Sheraton Diana Majestic
Viale Piave 42
Sabato e Domenica: 10-18. Accesso disabili.

Un grande giardino e il primo hotel milanese costruito ad hoc in puro stile floreale. È il 2 ottobre 1908 quando, con grande rilievo, il Corriere della Sera racconta l’inaugurazione dell’Hotel Diana a Porta Venezia, accanto all’ottocentesco giardino con piscina, i Bagni di Diana. L’evento richiama una folla di curiosi ad assistere “al via vai delle carrozze” piene di bella gente mentre dall’edificio le lampade “gettano una luce vivida che dà luogo ad uno spettacolo di gaiezza ed eleganza”. È la Milano della Belle Epoque. Dopo 110 anni il Diana, pur modificato all’interno, è ancora lì come lo volle il progettista Achille Manfredini con la sua caratteristica forma a “L” smussata, in stile liberty con forti accenti eclettici che sfiorano il barocco, il giardino nascosto con statue e folta vegetazione, a raccontarci un gusto architettonico, un’epoca, uno stile di vita.

Palazzo Serbelloni
Corso Venezia 16
INGRESSO DEDICATO AGLI ISCRITTI FAI. Sabato e Domenica: 10-18.

Palazzo Serbelloni, splendido esempio di palazzo neoclassico, è uno dei più prestigiosi palazzi di Corso Venezia. La famiglia Serbelloni da cui prende il nome, fu un’antica casata del patriziato milanese conosciuta fin dal XIV secolo. Palazzo maestoso e imponente fu realizzato, nella seconda metà del XVIII, da Simone Cantoni, allievo del celebre Vanvitelli, che progettò a Milano tre palazzi di rilievo: palazzo Mellerio, Pertusati e Serbelloni. Palazzo Serbelloni fu luogo di fastosi ricevimenti e ospitò illustri personaggi: Napoleone Bonaparte si fermò a palazzo per ben tre mesi, con la moglie Giuseppina, preferendolo alla Villa Reale; fu abitato dal principe Metternich e anche da Vittorio Emanuele II e Napoleone III. Il piano nobile accoglie il visitatore con un tripudio di oro, stucchi, specchi in splendide sale affrescate che si susseguono una accanto all’altra, in un perfetto stile neoclassico.

Palazzo Serbelloni
Palazzo Serbelloni
(Foto: Giulia Manfieri ©)
Palazzo Serbelloni, Milano
Palazzo Serbelloni, Milano

Ippodromo SNAI San Siro
Piazzale dello Sport 16
Sabato e Domenica: 10-18. Accesso Disabili.

Prossimo al secolo di storia, l’Ippodromo di San Siro è uno dei più prestigiosi palcoscenici ippici a livello internazionale: unico ippodromo al mondo dichiarato ‘monumento di interesse nazionale’. Il complesso, interamente realizzato in stile liberty, è composto da piste di allenamento, scuderie, box, infrastrutture e da un giardino botanico, per una superficie di circa 1.400.000 mq. La Palazzina del Peso, punto focale ed esclusivo dell’impianto sportivo, è così denominata per l’attività di pesatura che interessa il fantino e la sua sella, prima e dopo ogni corsa. Proprietari, allenatori, allevatori, fantini, commissari e giuria, si ritrovano all’interno di questa struttura prima di recarsi alle tribune o alle piste. Dal 1999 il Cavallo di Leonardo accoglie i visitatori all’ingresso dell’ippodromo. La colossale statua equestre è realizzata dalla scultrice Nina Akamu su ispirazione della scultura commissionata da Ludovico il Moro a Leonardo da Vinci, ma mai realizzata.

Vetrate Artistiche Grassi
Via Mecenate 10
Sabato e Domenica: 10-18.

Vetrate artistiche Grassi è ancora oggi un laboratorio di artigiani del vetro colorato. La storia della Grassi Vetrate Artistiche inizia alla fine del Ottocento. Dopo le due guerre mondiali la Bottega Grassi lavora, cresce e si sviluppa. Arriva il 1946 l’azienda riprende le attività con alla guida Florindo Grassi. Sarà così fino al 1957, quando il Maestro Alessandro Grassi, attuale responsabile, affiancherà papà Florindo nella conduzione di questa meravigliosa avventura Artigiana che prosegue attualmente con l’ausilio della figlia Barbara e del genero Antonello. Entrando nella Bottega Grassi si avverte una presenza magica. Tutt’intorno, tra gli artigiani chini a lavorare il vetro, un’armonia straordinaria di forme e colori. Ai visitatori del suo laboratorio il Maestro trasmette tutta la sua passione. La Grassi Vetrate Artistiche, oggi come quasi un secolo fa, realizza le vetrate seguendo sempre la stessa tecnica: l’antica tradizione vetraria francese. Vetri colorati in pasta di primissima qualità, legati a piombo, saldati a stagno, dipinti a grisaille e messi in cottura a gran fuoco, per una durata illimitata nel tempo.

Teatro Gerolamo
Piazza C. Beccaria 8
Sabato e Domenica: 9-14. Accesso Disabili.

Un piccolo teatro, un grande gioiello: il Teatro Gerolamo, dalla sua costruzione alla riapertura, lo scorso anno. Dopo più di trent’anni, dei quali sei anni di restauro, riapre il Gerolamo, gioiello dei teatri milanesi, unica ribalta europea costruita per gli spettacoli di marionette, per decenni attrazione e appuntamento privilegiato. Costruito nel 1868 è una “Scala in miniatura”, dotata di palchi, loggione e platea. Nel 1911 la famosa Carlo Colla & Figli lo gestì, fino al 1957; a seguire ospitò esibizioni con artisti di fama nazionale e internazionale, fino a diventare nel 1960 sede della Compagnia Stabile del Teatro Milanese, diretta da Carletto Colombo e con Piero Mazzarella, beniamino del pubblico. Il Teatro Gerolamo nella sua nuova vita si ispira alla grande lezione del suo passato per diventare nuovo punto di riferimento del presente.

Tipografia Campi
Via Olona 7, Quinto de’ Stampi Rozzano
Sabato e Domenica: 10-17.

Tipografia Campi è da sempre stato sinonimo di artigianato di altissima qualità. Per chi ama i libri belli e il loro profumo, la tipografia Campi Monotype 1898 è un paradiso. Un luogo in cui la tecnica e la capacità manuale del tipografo si fanno arte del segno e della proporzione. Unica in Italia rimasta ad utilizzare la composizione monotype e la fusione del piombo per i singoli caratteri, da 120 anni la Campi dà vita a pagine stampate di straordinaria luminosità e eleganza. Ciò grazie all’effetto “bacio”: quella impressione di tridimensionalità dovuta allo schiacciamento del carattere sulla carta, che offre una lettura insuperabile e una sensazione unica al tocco. Occasione imperdibile per scoprire un modo affascinante di intendere la stampa.

Padiglione Reale Stazione Centrale
Piazza Luigi di Savoia 1
Sabato e Domenica: 10-18.

La Stazione Centrale è uno scrigno di sorprese inaspettate, l’importante opera di restauro realizzata da Grandi Stazioni S.p.a., di concerto con la Soprintendenza per i Beni Architettonici di Milano, ha portato all’apertura del prestigioso Padiglione Reale, composto dalla Sala Reale e dalla Sala delle Armi. La sua funzione era quella di sala d’attesa della famiglia Savoia e della loro corte, quando transitavano nella nostra città per affari o per raggiungere Villa Reale a Monza. Il complesso, che ancora oggi si affaccia a metà della banchina del “binario 21” e gode anche di un accesso diretto da piazza Duca d’Aosta, è articolato su due livelli: al piano terra, la sala delle Armi, mentre a quello superiore, la sala Reale.

Cantiere M4
Via Cipriano Facchinetti 6
Sabato e Domenica: 10-18.

M4, il nuovo cantiere della Metropolitana milanese. La M4 o “Linea blu” collegherà il centro storico di Milano con le zone Est (Q.re Forlanini e Aeroporto Linate) e Ovest (Q.re Lorenteggio e Stazione San Cristoforo) della città, integrando la rete del trasporto urbano con una nuova soluzione rapida, efficiente, confortevole e non inquinante. M4, come M5, sarà una metropolitana leggera, senza guidatore a bordo, con porte automatiche di banchina. La sua realizzazione permetterà di ridimensionare il traffico privato a vantaggio del trasporto pubblico e l’ambiente, con considerevoli benefici per chi vive e lavora a Milano.

Biblioteca Umanistica dell’Incoronata e la chiesa
Corso Garibaldi 116
Sabato e Domenica: 10-18.

Nel cuore della movida milanese, vi porteremo a visitare un luogo antico di studio e di silenzio, la “Libraria” agostiniana dell’Incoronata, Biblioteca Umanistica dell’ordine dell’Osservanza agostiniana che dal 1487 e per più di tre secoli ha conservato e tramandato il sapere dei frati. Caduta poi nell’oblio del tempo e recuperata nel 1987 dopo un complesso restauro, si fa ammirare in tutta la sua bellezza e autorevole storia grazie agli affreschi che la decorano con i ritratti dei magistri sacrae paginae, illustri studiosi dell’ordine degli agostiniani, il trigramma di San Bernardino e da cartigli svolazzanti con motti ispirati alla regola di Sant’Agostino.

Stadio Giuseppe Meazza
Piazzale Angelo Moratti
Sabato e Domenica: 10-18. Accesso Disabili.

Lo Stadio San Siro, ‘la Scala del Calcio’, è uno degli impianti sportivi più conosciuti e amati, e grazie al suo stile spettacolare è un diventato simbolo di Milano. Teatro di numerosi successi di Inter e Milan, capolavoro di architettura, con oltre novanta anni di storia è uno degli stadi più iconici e anche il più grande in Italia e tra i maggiori al mondo. Ospita le passioni di migliaia di tifosi: oltre a Milan e Inter ha visto scendere in campo le più importanti squadre internazionali. San Siro non è solo calcio ed è palcoscenico dei più famosi concerti, luogo di grandi eventi e meta dei turisti di tutto il mondo. Lo Stadio è sempre aperto e vive ogni giorno, anche al di fuori delle partite.

Palazzo dell’Arcivescovado di Milano
Piazza Fontana 2
INGRESSO DEDICATO AGLI ISCRITTI FAI. Solo Sabato pomeriggio: 14-19. Accesso Disabili.

La Quadreria del Palazzo dell’Arcivescovado di Milano, sede degli Arcivescovi di Milano, dall’epoca di Giovanni I Visconti, fu costituita a partire dal secolo XVII e poi arricchita da lasciti e donazioni. Degna di nota la serie dei grandi ritratti ufficiali degli Arcivescovi che recano la firma di autori anche del contemporaneo come Sassu, Parma, Messina, oltre a noti seicentisti quali Morazzone e il Cerano. Sarà visitabile il cortile della Curia con le statue in pietra di Ambrogio e Carlo, le lapidi documentarie delle visite milanesi di Giovanni Bosco e Giovanni Paolo II, lo scalone in pietra, la cappella interna affrescata in stile rinascimentale nel primo novecento, la Galleria, ala del loggiato del cortile dei Canonici, chiuso dal Cardinale Monti per esporre la propria raccolta di opere d’arte.

Palazzo Mezzanotte
Piazza degli Affari 6
Aperto solo Sabato: 10-18. Accesso Disabili.

Forte del successo di gradimento delle scorse edizioni, Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, apre le sue porte al pubblico della città di Milano, anche per le Giornate Fai di Primavera 2018. Icona e centro effettivo della vita finanziaria nazionale dal 1932, è da sempre il monumentale edificio affacciato su piazza degli Affari, conosciuto ai più come Palazzo della Borsa Valori, oggi ribattezzato Palazzo Mezzanotte in ricordo dell’architetto che l’ha progettato. Le vicende legate alla fondazione e costruzione dell’edificio, sono testimonianza e documento dei momenti salienti della storia della nostra Città, e del nostro Paese. Nel corso della visita sarà possibile accedere all’ex Sala delle Grida e agli scavi romani, dove oggi sono visibili i resti dell’antico teatro di età imperiale. Nell’area semi interrata del Palazzo sarà possibile ammirare le decorazioni in ceramica a parete disegnate dall’artista Giò Ponti per l’antica Taverna Ferrario, che raffigurano ornamenti ad arabeschi e sei figure femminili simboli dell’antico mercato dei Grani e dei Cereali.

Palazzo Clerici
Via Clerici 5
Sabato e Domenica: 10-18.

Palazzo Clerici sorse nel cuore della vecchia Milano per volere di una delle più antiche casate della città, i Visconti, che nella seconda metà del Seicento cedettero la proprietà alla famiglia Clerici, originari del lago di Como. Il periodo di maggior splendore è legato a Giorgio Antonio Clerici, che nel 1741 commissiona al Tiepolo la decorazione della volta della galleria di rappresentanza del Palazzo, con lo straordinario affresco del Carro del Sole. Segno tangibile di prestigio, Palazzo Clerici divenne così una delle dimore settecentesche più lussuose e fastose di Milano.

Chiesa di S. Maria della Visitazione
Via Santa Sofia 1
Sabato e Domenica: 10-18. Accesso Disabili.

Il più antico e importante complesso religioso, presente fin dal 1713 lungo la sponda esterna della cerchia dei Navigli, è il Monastero della Suore della Visitazione, ordine di strettissima clausura, a cui fu affidato un edificio già destinato a ricovero per donne redente dalla vita dissipata. La chiesa, aperta al pubblico nella parte esterna, non era di fatto mai visibile, se non partecipando all’unica messa quotidiana che si svolgeva nelle prime ore della giornata. Progetto architettonico di Bernardo Quarantini e di Giacomo Moraglia per la facciata, conserva all’interno pregevoli opere pittoriche, tra cui la grande pala d’altare del veneziano Gianbattista Pittoni, datata 1734.

Palazzo Belgioioso
Piazzetta Belgioioso 2
INGRESSO DEDICATO AGLI ISCRITTI FAI. Sabato e Domenica: 10-18.

Palazzo Belgioioso, prestigiosa residenza milanese e grandiosa espressione dello stile neoclassico, si affaccia sull’omonima ed elegante piazza dove sorge anche Casa Manzoni. Fu costruito tra il 1772 e il 1787 per volontà del principe Alberico XII di Belgioioso d’Este che, appassionato collezionista, ne fece un salotto frequentato da illustri artisti dell’epoca. Il progetto fu affidato all’arch. Piermarini che si ispirò al modello della Reggia di Caserta di Vanvitelli. Dietro l’imponente facciata, il Palazzo si sviluppa attorno ad un cortile centrale da cui si accede al maestoso scalone a due rampe e al giardino. Palazzo Belgioioso, chiuso al pubblico, è oggi adibito a residenza privata ed uffici.

Palazzo Pusterla
Piazza Sant’Alessandro 4
INGRESSO DEDICATO AGLI ISCRITTI FAI. Sabato e Domenica: 10-18. Accesso Disabili.

Palazzo Pusterla, in piazza Sant’Alessandro, fu dimora dell’antica famiglia longobarda dei Pusterla; oggi si presenta nella sua veste seicentesca, anche se ulteriori rifacimenti furono fatti nell’Ottocento da Luigi Canonica. In una piccola e scenografica quanto nascosta piazza nel cuore antico di Milano, come è quella di Sant’Alessandro, si possono raccontare tante e suggestive storie, storie legate al luogo, ai riti e alle manifestazioni che si svolgevano in passato, come ad esempio, la famosa “Facchinata del cavallazzo”, celebrazione di epoca medioevale; ma si possono narrare anche le vicende straordinarie di personaggi, che qui hanno abitato e in particolare alcune donne, che non furono solo “angeli del focolare”, ma vere protagoniste della Storia. Alcune di loro sono famose, come Cristina Trivulzio di Belgiojoso, che sino all’età di sedici anni dimorò in Palazzo Trivulzio, che su Piazza Sant’Alessandro si affaccia; oppure Margherita Pusterla, la cui tragica ed emozionante vita è celebrata da un grande letterato come Cesare Cantù, che la fece diventare protagonista del suo famoso romanzo pubblicato con successo nel 1840, ambientato in parte proprio in Palazzo Pusterla, oggi sede di Banca Generali.

Grattacielo Pirelli
Via Fabio Filzi 22
Sabato e Domenica: 10-17.30. Accesso Disabili.

Nato da un sito industriale dismesso, memoria ormai dimenticata di una città neoindustriale dello scorso millennio, il grattacielo Pirelli, capolavoro italiano sul tema dell’edificio alto concepito dalla formidabile forza creativa e innovativa di Gio Ponti e Pier Luigi Nervi, sembra oggi più giovane di quando, sessant’anni fa, fu posta la prima pietra. È stata una vita non priva di avventure e momenti anche drammatici, attraverso i quali il grattacielo è diventato laboratorio per uno straordinario restauro del “moderno”, che ci ha consegnato una grandiosa struttura architettonica ancora in perfetta forma, nonostante una lunga storia ricca di spunti e riflessioni sul futuro che appare ancora lunghissimo. Questa icona dell’architettura moderna, oggi sede del Consiglio Regionale della Lombardia, offre ai visitatori un Belvedere dal quale si ammira sempre una grande Milano in fermento.

N.B.
Ad esclusione del Cantiere M4, sabato 24 mattina i Beni sono aperti per i soli iscritti FAI. In tutti i luoghi gli iscritti troveranno corsie riservate e i non iscritti potranno iscriversi sul posto.

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