Ogni anno avvengono furti di opere d’arte per circa 4-6 miliardi di dollari in tutto il mondo. I Paesi più colpiti sono quelli in clima di guerra, ma anche in Europa i dati sono sorprendenti.
L’Interpol, l’Organizzazione internazionale di polizia criminale, si occupa di raccogliere continuamente i dati sui furti di opere d’arte. Ogni anno si calcolano crimini per circa 4-6 miliardi di euro. Un problema di tale entità, ha portato 192 Paesi a collaborare nel tentativo di catalogare le opere rubate e recuperarle. Come ha evidenziato recentemente un’inchiesta di Element Paints, sono 5 i principali aspetti da considerare nell’analisi della questione.
Quali sono i Paesi più colpiti dai furti? E dove vengono recuperate più spesso le opere?
Forse non è sorprendente constatare come i Paesi più colpiti dai furti siano quelli devastati dalle guerre, come Iraq e Afghanistan su tutti, ma anche Siria e Libia. Sorprendente invece che dopo questi vengano 7 Paesi europei, con Austria, Germania e Ucraina ad aprire la fila. L’Europa è anche il primo Paese in cui le opere rubate vengono ritrovate, ciò significa che si tratta anche del continente dove il flusso si indirizza più frequentemente. Dipinti, sculture e oggetti religiosi fra i più ricercati arrivano molto spesso in Europa.
C’è una città verso cui il flusso si indirizza con insistenza?
Parigi è per distacco la città che vanta tristemente il maggior numero di recuperi di opere d’arte rubate. Al secondo posto troviamo invece una città poco conosciuta, Arandelovac. La città serba si trova in una posizione strategica tra Medio Oriente ed Europa, il che la rende uno snodo cruciale delle tratte illegali.
I furti si concentrano su un particolare periodo artistico?
È interessante notare che la stragrande maggioranza delle opere rubate risalgono al XX secolo e non vengono prelevate da musei o luoghi di culto, ma piuttosto dalle abitazioni o strutture private.
Il mercato nero ha delle preferenze nette?
I dati di Interpol, che lavora alla lotta contro il furto di beni culturali dal 1947, considerano tutte le opere d’arte tra cui pezzi archeologici, libri di antiquariato, mobili antichi, monete, armi e armi da fuoco, oro antico e argenteria. Ma in assoluto i gusti del mercato nero si indirizzano sulle sculture, seguite da dipinti e ceramiche in questa poco ambita classifica.