In fiera scegliamo Prampolini e Long dal grande Gian Enzo Sperone, Spalletti al booth della pescarese Vistamare, un maestoso Gilbert & George da Alfonso Artiaco, un Pistoletto di quelli “giusti” da Cardi
“La fiera è cresciuta quest’anno, non ci sono dubbi”, commentava in questi giorni un gallerista incrociato fra gli stand di miart 2018, “ma forse in qualche caso si sta un po’ snaturando: molti stand sembrano ormai sale di un museo…”. Che è in fondo la sensazione che – su livelli ancora più alti – si prova aggirandosi per i corridoi di Art Basel: che è e resta la fiera più importante al mondo, per cui questa “evoluzione”, che anche noi abbiamo riscontrata, si apre a diverse riflessioni, ma forse proprio negativa non è…
Comunque la pensiate: soprattutto nel settore moderno, questo è quello che accade: stand monografici di un livello che a dir la verità è difficile trovare anche in molti musei, almeno in Italia: e noi ci siamo prestati ad avviare la costruzione del nostro “museo ideale” della fiera miart, e dei 5 pezzi che abbiamo scelti ben 2 – un Prampolini e un Long – li preleviamo dal grande Gian Enzo Sperone. A questi per ora affianchiamo lo straordinario Ettore Spalletti che domina il booth della pescarese Vistamare, un maestoso Gilbert & George da Alfonso Artiaco e un Pistoletto di quelli “giusti” da Cardi. Avete altro da suggerire?