L’artista milanese ha realizzato la sua opera più grande e anche la più imponente del festival. Un’installazione composta da tre sculture trasparenti ispirate alle architetture barocche e neoclassiche
È uno degli eventi musicali più importanti e attesi al mondo, tappa obbligata per migliaia di persone che nei due week-end consecutivi del 13-15 e 20-22 aprile si riversa su Indio, in California. Il Coachella Valley Music and Arts Festival ospita nell’edizione 2018 grandi installazioni d’arte contemporanea create da una prestigiosa rosa di artisti: e per una volta oltreconfine ad essere protagonista è anche l’Italia. Fra i sette creativi provenienti da tutto il mondo c’è infatti anche l’artista milanese Edoardo Tresoldi, di cui abbiamo parlato anche recentemente per Sacral, l’installazione visibile fino a settembre al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. L’artista è noto per le sue grandi sculture in rete metallica esposte in tutto il mondo, opere cangianti e leggere, dalle forme architettoniche classiche, spesso inserite in spazi pubblici e contesti archeologici.
Per Coachella, che vedrà quest’anno alternarsi sui suoi palchi musicisti del calibro di Beyoncé, Eminem, The Weeknd, David Byrne, alt-J, Fleet Foxes, Tresoldi ha realizzato Etherea, l’opera più grande finora creata da lui e anche la più imponente del festival californiano. Un’installazione composta da tre sculture trasparenti ispirate alle architetture barocche e neoclassiche, dalle forme identiche ma di dimensioni diverse, disposte assialmente secondo altezze crescenti di 11, 16,5 e 22 metri. “Un percorso percettivo crescente che utilizza l’architettura come luogo e strumento della contemplazione, uno spazio specifico dove il cielo e le nuvole vengono raccontate attraverso il linguaggio architettonico classico”, recita la presentazione.