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Storia di un Fantasma (A Ghost Story), polaroid di un amore che non vuole morire. Recensione

A Ghost Story storia di un fantasma

A Ghost Story storia di un fantasmaStoria di un Fantasma (A Ghost Story), polaroid di un amore che non vuole morire. Recensione

Storia di un Fantasma (A Ghost Story) è stato accolto dalla critica come una delle perle indie del 2017. In Italia però, non avendo trovato posto in sala, esce direttamente in DVD (dal 18 aprile conUniversal Pictures Home Entertainmen).
Il film scritto, diretto e montato da David Lowery (Il Drago Invisibile, 2016), vede come protagonisti Casey Affleck (Manchester by the Sea) e Rooney Mara (Seven Sisters, Song to Song, Carol), che tornano a recitare per il regista dopo Senza Santi in Paradiso (2013).

Storia di un Fantasma è un film anomalo, sbieco, sbilenco quasi; è tanto piccolo quanto potente. Racchiude in una scarsità di durata e di elementi una forza vibrante e poetica. Per certi versi si muove in aree affini agli esiti di Personal Shopper di Olivier Assayas.

Come in un’opera di Weerasethakul (Tropical Malady, Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti) anche in A Ghost Story vanno in scena, con lentezza cerimoniale, i legami indissolubili tra i vivi e i morti, il visibile e l’invisibile, il passato e il presente (e il futuro); un dramma riflessivo e metafisico sul passare del tempo.A Ghost Story storia di un fantasmaQuella diretta da Lowery non è una storia di fantasmi nel senso tradizionale del termine: non fa paura. Il fantasma protagonista però è rappresentato nella maniera più tradizionale possibile, un lenzuolo bianco con due buchi per gli occhi; è un simbolo ovviamente, un archetipo per un film che si sviluppa per ellissi.

>> C, un musicista interpretato da Affleck, si trasferisce in una casa tranquilla, immersa nella natura, con la sua ragazza M, Rooney Mara. Dopo esser rimasto ucciso in un incidente d’auto, C si alza dal tavolo dell’obitorio, si copre con un lenzuolo e segue a casa la fidanzata. Il tempo passa e nel silenzio osserva le cose cambiare.

A Ghost Story ha pochissimi dialoghi, affianca salti repentini a scene lunghe e statiche, sospese. Può ricordare, nell’eleganza formale e nell’intento di mettere al centro della narrazione una poetica incentrata sul passare del tempo, il cinema di Wong Kar-wai (Days of Being Wild, 1990 e In The Mood for Love, 2000) tanto quanto dello di Terrence Malick (The Tree of Life, Knight of Cups), per ritmo lento, tempi spirituali ed estetismo asciutto e suburbano.

A Ghost Story storia di un fantasmaStoria di un Fantasma è un racconto affascinante e misterioso, magnetico. L’attesa si fa protagonista in un’atmosfera rarefatta e piena di suspense, che trasuda un indolente intimismo.
I fantasmi di questa storia meravigliosamente triste, ingegnosa e toccante, rimangono in attesa di una risposta di fronte alla spaventosa possibilità di una solitudine eterna.



A Ghost Story storia di un fantasma

CONTENUTI SPECIALI NEL BLU-RAYTM:
Storia di un Fantasma e l’Inevitabile Passare del Tempo
Scene Tagliate
Storia di un Compositore
Commento Audio con il Regista David Lowery e la Crew

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Storia di un Compositore
Commento Audio con il Regista David Lowery e la Crew

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