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Vola a New York il van Gogh di Artcurial. L’asta sarà a giugno a Parigi

Vincent Van Gogh, Raccommodeuses de filets dans les dunes, August 1882, Oil on marouflé paper on panel, 42 x 62,50 cm, estimate: 3 000 000 – 5 000 000 € / 3 600 000 – 6 000 000 Vincent Van Gogh, Raccommodeuses de filets dans les dunes, August 1882, Oil on marouflé paper on panel, 42 x 62,50 cm, estimate: 3 000 000 – 5 000 000 € / 3 600 000 – 6 000 000
Vincent Van Gogh, Raccommodeuses de filets dans les dunes, August 1882, Oil on marouflé paper on panel, 42 x 62,50 cm, estimate: 3 000 000 – 5 000 000 € / 3 600 000 – 6 000 000
Vincent Van Gogh, Raccommodeuses de filets dans les dunes, August 1882, Oil on marouflé paper on panel, 42 x 62,50 cm, estimate: 3 000 000 – 5 000 000 € / 3 600 000 – 6 000 000

New York a maggio diventa l’ombelico del mondo. Attira l’attenzione di tutto il gotha dell’arte con le aste delle major, le esposizioni dei lotti prima delle vendite, le mostre e le feste. Anche la parigina Artcurial non sarà da meno.

Dal 5 all’11 maggio 2018, la maison espone e presenta al pubblico  americano (e internazionale attratto nella Grande Mela) “Raccommodeuses de filets dans les dunes”. L’opera farà poi ritorno nella capitale francese per la mostra di anteprima dell’asta di Impressionist and Modern che si svolgerà il 4 giugno e che includerà inoltre un’altra opera giovanile firmata da una delle figure principali della storia dell’arte del primo Novecento, la cui tumultuosa amicizia con il maestro olandese è diventata leggenda: Paul Gauguin.

Sono più di 20 anni che un dipinto di Vincent van Gogh non passava in asta a Parigi. L’olio su carta firmato dal maestro olandese fino ad oggi è stato esposto presso il Van Gogh Museum di Amsterdam a cui era stato affidato in prestito da parte del suo proprietario, un collezionista privato, sin dal 2009. Realizzata nell’agosto 1882, risale alla prima fase della carriera artistica di  van Gogh e illustra chiaramente la rivoluzione pittorica a cui darà vita da quel momento in poi l’autore della Notte Stellata. Il dipinto costituisce un passo fondamentale nell’avanzamento e nella definizione dello stile espressivo dell’artista. Van Gogh prende chiaramente pieno possesso delle sue capacità: la sua particolare attenzione alla lavorazione del cielo è evidente nel trattamento dinamico delle nuvole, insieme alle cime montuose all’orizzonte che utilizzerà in seguito nell’iconico Campo di grano con corvi a Auvers-sur-Oise nel 1890, solo 8 anni dopo.

Il paesaggio olandese è uno dei dipinti menzionati da van Gogh nelle sue lettere da L’Aia nei mesi di agosto e settembre 1882. In una lettera del 20 agosto 1882, l’artista ha così raccontato al fratello Theo la sua creazione: « …Qualcosa che ho visto in Scheveningen. Un’ampio raggio tra le dune, al mattino dopo la pioggi. Il prato è relativamente verde chiaro – e le reti sono spiegate in cerchi enormi, creando toni profondi sul pavimento d’erba, in nero, verde o grigio rossastro. Su questo sfondo scuro, donne dai berretti bianchi e uomini, seduti o in piedi o altri ancora camminando come strane ombre, reggono o rammendano le reti. Di per sè, la scena era tanto strana, quanto tipicamente scura e austera come il più bel ritratto di qualunque cosa possiamo immaginare, dipinto da In itself, the scene was as striking, as typically dark and Millet, Israels o Groux. Su questo paesaggio, incombe un grigio semplice con una fascia chiara lungo l’orizzonte. Nonostante la caduta della pioggi, ho inoltre realizzato uno studio sulla stoffa su carta, a olio».

www.artcurial.com

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