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Boom auto d’epoca in Italia. Le ultime novità e uno studio sui possibili rischi per investitori

Ferrari 250 Gto, 1962. Courtesy Bonhams Ferrari 250 Gto, 1962. Courtesy Bonhams
Ferrari 250 Gto, 1962. Courtesy Bonhams
Ferrari 250 Gto, 1962. Courtesy Bonhams

Tutte le ultime novità sul mercato delle auto d’epoca con alle porte un ruggente mese di maggio– e la guida realizzata da Classic Trader contro rischi e pericoli legati all’acquisto dei gioielli a quattroruote.

Affascinanti e seducenti, lucide e costosissime. Stiamo parlando delle auto d’epoca, protagoniste di un mercato in enorme espansione. Numeri da capogiro quelli registrati negli ultimi anni dal settore delle automobili storiche. Dal primato detenuto dalla Ferrari 250 Gto del 1962 -venduta a 38,1 milioni di dollari da Bonhams nel 2014- alla leggendaria Aston Martin DBR1 del 1956 battuta a 22,5 milioni di dollari nell’agosto 2017 a Monterey in California. L’elenco delle aggiudicazioni milionarie potrebbe essere lunghissimo. Di fronte a cifre di questo calibro dopo Stati Uniti, Inghilterra e Francia, l’Italia ingrana la quinta per non essere da meno. Ed ecco che i riflettori del nostro Paese si accendono sempre più prepotentemente sul mercato dei bolidi da collezione.

Lo scorso settembre infatti si è svolta a Maranello l’asta “Ferrari. Leggenda e passione”, organizzata da RM Sotheby’s per il 70° anniversario del Cavallino Rampante, totalizzando 63.068.110 euro. A seguire, nello stesso mese a Firenze, l’asta inaugurale del dipartimento Auto Classiche di Pandolfini e Classic Cars di Panati. Ma i grandi eventi a conferma dell’espansione di questo settore sul territorio italiano non sono finiti. Sarà infatti proprio il mese di maggio, che inizierà a giorni, a far scaldare gli animi (e i motori) dei collezionisti di auto d’epoca. Le case d’asta protagoniste? Finarte e Bolaffi con due appuntamenti da non perdere il prossimo 14 e 23 maggio seguiti da Wannenes il 14 luglio 2018.

Ferrari in asta da Sotheby's
Ferrari in asta da Sotheby’s

Il Dipartimento di Automotive di Finarte terrà l’asta di ruote classiche durante la settimana della leggendaria corsa bresciana presso proprio il Museo della Mille Miglia. L’asta avrà luogo nel piazzale del Museo e sarà improntata al concept tematico del mondo della celebre corsa. Collezionisti e non, potranno rifarsi gli occhi ammirando le autovetture il sabato, la domenica e il lunedì antecedenti alla corsa.

“Le aste di automobili rare sono un business in crescita. Nel mondo si stimano transazioni annuali per oltre 1 miliardo di Euro. L’Italia è un mercato interessante per la qualità e la quantità di vetture e collezionisti. Il concept dell’asta tematica e la suggestiva location del Museo della Mille Miglia ci offrono l’opportunità di organizzare un’asta indimenticabile. L’asta, che si terrà a maggio nei primi giorni della settimana della corsa bresciana, quando i più importanti collezionisti di tutto il mondo saranno nella città lombarda per poter assistere e partecipare alla corsa, ci permette di avere una meravigliosa vetrina e un’opportunità unica per valorizzare le automobili in asta.” Michele Acquarone, Amministratore Delegato di Finarte

Come anticipato, debutterà solo pochi giorni dopo -23 maggio- il dipartimento di Auto e moto classiche di Aste Bolaffi. L’offerta della Casa d’Aste torinese spazierà tra le categorie Veteran, Vintage, Post-Vintage, Classic, Sports e Touring. Infine il 14 luglio sarà il turno di Wannenes che inaugurerà il nuovo dipartimento dedicato alle automobili, Classic & Sports Cars, in un luogo che non poteva essere più adatto per gli amanti dei motori: il Principato di Monaco, al Monte Carlo Bay Hotel & Resort. Insomma, per appassionati, collezionisti e investitori, tre eventi “made in Italy” assolutamente imperdibili.

Aston Martin DBR1 del 1956 battuta a 22,5 milioni $
Aston Martin DBR1 del 1956 battuta a 22,5 milioni $ a Monterey

Ma se numerose case d’asta hanno deciso di investire nel settore delle automobili d’epoca  inaugurando dipartimenti dedicati, dobbiamo ricordarci che i canali d’acquisto di questi “gioiellini” per pochi sono numerosi. Considerando le cifre da capogiro è necessario essere prudenti e sapere come muoversi per non imbattere in truffe e raggiri. Difetti nascosti, incidenti occultati, contachilometri manipolati. Per i novelli compratori (e non solo), acquistare un’auto d’epoca potrebbe rivelarsi a dir poco dannoso.

A tal proposito, la piattaforma Classic Trader ha condotto un interessante e dettagliato sondaggio -intervistando più di 300 acquirenti e venditori- sui rischi e i pericoli dell’acquisto di un’auto d’epoca al fine di permettere a chiunque sia interessato di acquistare con successo senza rimpianti.

GRAFICO

Lo studio completo è disponibile al seguente indirizzo Classic Trader

 

Lo studio si apre con un’indagine che mira a individuare chi acquista auto d’epoca. A prevalere in questo caso sono gli acquirenti di genere maschile (ben il 96%). Il sondaggio procede con altre nozioni di base -dall’età al quantitativo di auto acquistate- e si concentra sulle truffe nell’acquisto con interessanti risultati per quanto riguarda la percentuale di compratori che dichiara di essere stata truffata almeno una volta.

 

Dal problema dell’ipervalutazione alla difficoltà di “scovare” i difetti nascosti, i rischi in cui è possibile imbattersi sono numerosi. Che siate compratori o venditori, le nuove e avvincenti scoperte che ci propone l’accurato sondaggio costituiscono una vera e propria guida per chiunque voglia entrare a far parte di questo settore. Insomma, amanti, collezionisti e venditori di auto d’epoca, preparatevi per un maggio ruggente come i motori di queste bellezze a quattroruote, e mi raccomando, oltre ad affidarvi ai migliori esperti del settore, informatevi su tutti i rischi che caratterizzano questo florido mercato in espansione.

 

Per consultare il sondaggio integrale realizzato da Classic Trader clicca QUI.

 

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Lo studio completo è disponibile al seguente indirizzo Classic Trader

Informazioni utili

Boom auto d’epoca in Italia. Le ultime novità e uno studio sui possibili rischi per collezionisti e investitori

Classic Trader.com

Finarte: asta Automotive 14 maggio 2018

Aste Bolaffi: asta Auto e moto classiche 23 maggio 2018

Wannenes: asta Classic & Sports Cars 14 luglio 2018

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  • Sulla scia dei due principali player anglosassoni del settore che dominano la scena da decenni, sono arrivate anche le case d’aste italiane da un paio d’anni o poco piu’. C’e’solo da chiedersi quante riusciranno veramente a reggere nel tempo, strutturandosi ed avvalendosi soprattutto delle persone adatte per questo tipo di lavoro. L’acquisto di un’auto d’epoca e’una faccenda delicata ed e’sempre meglio affidarsi a professionisti di comprovata esperienza sul modello specifico che il collezionista desidera acquistare, ma in Italia manca questa cultura e si preferisce il fai da te oppure il parere dello pseudo esperto di turno, per poi ritrovarsi tra le mani a cose fatte, un’auto non conforme all’originale.

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