Le ultime novità di Manifesta 12 Palermo. I primi 10 artisti selezionati per il programma principale della biennale.
Come anticipato, Manifesta 12 Palermo -che si svolgerà dal 16 giugno al 4 novembre 2018- si comporrà di più di 30 nuovi lavori, installazioni pubbliche, performance e interventi urbani e si diramerà in più di 15 luoghi iconici di Palermo. Dopo aver scoperto le ultime location della città coinvolte da Manifesta, ci concentriamo sui primi 10 artisti protagonisti. Dieci volti eterogenei che renderanno questa biennale nomade europea di arte e cultura contemporanea un evento imperdibile.
Jelili Atiku (1968, Lagos, Nigeria) è pioniere della performance art contemporanea in Nigeria. Attraverso il disegno, la scultura, la fotografia, i video e le esibizioni dal vivo l’artista innesca il dibattito su questioni internazionali come la violenza, la povertà, la corruzione, i cambiamenti climatici. Atiku ha partecipato alla 57° edizione della Biennale di Venezia e le sue opere sono state presentate, tra gli altri, al SAVVY Contemporary di Berlino e alla Biennale di Marrakech.
Il progetto che l’artista realizzerà per Manifesta 12 Palermo s’intitola Festival of the Earth, una performance processionale che prende ispirazione dal festival di Santa Rosalia a Palermo e dalle storie tradizionali Yoruba. La performance integrerà rituali processuali con la presenza di piante e oggetti scultorei che saranno poi esposti per tutta la durata della biennale.
Maria Thereza Alves (1961, San Paolo, Brasile) vive e lavora a Berlino. Le sue opere sono state esposte in varie istituzioni e musei del mondo, tra cui si citano la Biennale di Venezia e il New Museum of Contemporary Art di New York. I suoi progetti sono sempre basati su un’intensa attività di ricerca, che si focalizza sui fenomeni sociali e culturali e si sviluppano a partire dalle interazioni dell’artista con gli ambienti fisici e sociali. In particolare indaga gli effetti del colonialismo attraverso la flora dei luoghi che visita per ricerca, mostre e residenze.
Il progetto artistico presentato a Manifesta 12 Palermo s’intitola Una proposta di Sincretismo (questa volta senza genocidio), e consiste in un’installazione che intende restituire la complessità e la stratificazione degli scambi culturali.
Gilles Clément & Coloco. Gilles Clément (1943, Creuse, Francia) è un paesaggista, scrittore e filosofo contemporaneo. Docente all’École Nationale Supérieure du Paysage de Versailles, ha influenzato con le proprie teorie e con le proprie realizzazioni un’intera generazione di paesaggisti europei, spostando l’interesse dall’estetica all’ecologia umanistica e alla biodiversità.
Coloco è uno studio di progettazione multidisciplinare con sedi a Parigi e Montpellier. Fondato dal paesaggista Miguel Georgieff e dagli architetti Pablo Georgieff e Nicolas Bonnenfant, dal 1999 sviluppa progetti incentrati sulla progettazione urbana e del paesaggio, attraverso interventi collettivi e di azione diretta.
Il progetto per Manifesta 12 Palermo s’intitola Becoming Garden, e consiste nella creazione di un giardino nel quartiere ZEN di Palermo. Il processo di realizzazione si sviluppa attraverso un programma d’incontri, workshop, visite guidate, per instaurare una relazione ecologica di scambio attivo tra cittadini, giardino e natura, e per sviluppare pensieri collettivi che rispondano ad un’urgenza contemporanea rivolta alla cura dei propri spazi.
Cooking Sections è un collettivo londinese, composto da Daniel Fernández Pascual e Alon Schwabe. Il progetto è nato dall’intenzione degli artisti di concentrarsi sui sistemi di distribuzione alimentare sul piano globale. Si servono di installazioni, performance, mappe e video per portare avanti la loro ricerca, inserendo nella loro pratica artistica l’arte visiva, l’architettura e le scienze geopolitiche. Il lavoro dei Cooking Sections è stato parte di numerosissime mostre internazionali, come la mostra al padiglione nazionale degli Stati Uniti d’America alla Biennale d’Architettura di Venezia del 2014.
Per Manifesta 12 Palermo, il collettivo ha realizzato What Is Above Is What Is Below, un progetto che si articola in installazioni e pranzi al sacco. Il duo ha analizzato le pratiche con cui storicamente è stato effettuato il controllo sulle acque in Sicilia, al fine di gestirne la distribuzione, e ha condotto una ricerca sulle tecniche agricole tradizionali siciliane che consentono la coltivazione senza irrigazione, permettendo alle piante di sopravvivere anche in condizioni di siccità.
John Gerrard (1974, North Tipperary, Irlanda) è una figura chiave contemporanea nello sviluppo dei media digitali. Gerrard crea delle vere e proprie simulazioni di mondi virtuali. A Manifesta 12 Palermo, John Gerrard presenta Untitled (near Parndorf) Austia 2015, una video-installazione che intende creare un ritratto virtuale dettagliato di una scena vissuta dall’artista in una sezione anonima dell’autostrada nei pressi della città di Parndorf in Austria, e della brutalità di una tragedia consumatasi in quel luogo.
Uriel Orlow (1973, Zurigo, vive e lavora a Londra) si contraddistingue per la sua pratica artistica fortemente ispirata da una ricerca multidisciplinare: video, film, fotografie, installazioni multimediali e progetti sonori delineano uno scenario che pone il mondo botanico come palcoscenico delle dinamiche politiche e si concentrano sul valore della memoria. Il lavoro di Orlow è stato presentato in importanti rassegne tra cui la 54a Biennale di Venezia e la Tate Britain di Londra ed esposto in numerosi musei e istituzioni tra cui il Palais de Tokyo di Parigi e il Kunsthaus Zurich di Zurigo.
A Manifesta 12 Palermo, Uriel Orlow presenta una video installazione dal titolo Wishing Trees: tre alberi siciliani custodiscono ricordi di avvenimenti e personaggi significativi, collegando storie umane e natura. Attraverso le storie contemporanee di conflitto, migrazione e attivismo antimafia, le radici di questi alberi raggiungono il presente. L’installazione intreccia le narrazioni dei protagonisti attuali in Sicilia con le speranze e i desideri che gli alberi ancora rappresentano.
Khalil Rabah (1961, Gerusalemme) è un’artista le cui opere sfidano apertamente le percezioni e le aspettative del pubblico, attingendo a diverse metodologie per interagire con i temi della memoria e dell’identità, ed esaminando le relazioni tra gli esseri umani e l’ambiente circostante.
Il progetto che Rabah presenta a Manifesta 12 Palermo nasce dall’interesse dell’artista per i mercati della città, dove gli oggetti provengono da diversi contesti, mescolandosi tra loro per formare un nuovo senso di collettività. Proprio come la flora del giardino stesso, gli oggetti provenienti da luoghi lontani si ritrovano e compongono nello spazio.
Rotor è un collettivo belga di architetti-designer interessati ai diversi materiali utilizzati nel campo dell’industria e dell’edilizia, in particolare in relazione alle risorse impiegate, ai rifiuti creati, al loro utilizzo e possibile riuso. Il collettivo, tra le numerose attività svolte, ha rappresentato il Belgio alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2011, per la Fondazione Prada di Milano, ha curato “Ex limbo”, una mostra sulla storia di tutte le passerelle di Prada.
Per Manifesta 12 Palermo, il collettivo ha ideato Monte Gallo, un progetto fatto di workshop, di un intervento urbano, e di un’installazione. Il progetto è stato ispirato da un luogo della costa palermitana, Pizzo Sella, che offre incredibili punti di vista sulla scogliera, sul mare, sulla città e nuove prospettive sul rapporto tra uomo e paesaggio.
Marinella Senatore (1977, Cava de’ Tirreni, Italia) ha una pratica artistica caratterizzata dalla partecipazione pubblica che unisce forme di protesta con teatro, musica e cinema. Performance, dipinti, collage, installazioni, video, fotografie si concentrano su tematiche sociali e questioni urbane come l’emancipazione e l’uguaglianza, i sistemi di aggregazione e le condizioni lavorative.
A Manifesta 12 Palermo, l’artista presenta Palermo Procession, una performance urbana e installazione multimediale. Per Palermo Procession la comunità è coinvolta nella sua interezza, dai dilettanti ai professionisti. Il progetto si concentra sull’idea di narrazione come esperienza che può essere esplorata tramite un apprendimento non gerarchico, l’auto-formazione e la creazione di una cittadinanza attiva anche attraverso la danza e la parata processuale.
Giorgio Vasta (1970 Palermo, Italia) è scrittore e sceneggiatore siciliano, e collabora con diverse testate nazionali oltre ad insegnare in diverse scuole. Il suo primo romanzo, “Il tempo materiale”, è stato tradotto in undici paesi e ha vinto in Francia il Prix Ulysses oltre ad essere candidato al Premio Strega 2009. Con Emma Dante, e con la collaborazione di Licia Eminenti, ha scritto la sceneggiatura del film “Via Castellana Bandiera” (2013), in concorso alle 70° Mostra del cinema di Venezia.
A Manifesta 12 Palermo Vasta presenta City Scripts, un progetto che si articola in laboratori di scrittura creativa e un’app digitale basata sullo Storytelling. Realizzato in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, City Scripts si compone di cinque micro-narrazioni su Palermo, in cui il wordscape, il paesaggio di parole, si mescola al soundscape, il paesaggio sonoro in cinque storie su Palermo.
Informazioni utili
MANIFESTA 12 PALERMO
Dal 16 giugno al 4 novembre 2018