Le Bolle furono progettate da Massimiliano Fuksas come laboratorio di ricerca e spazio per promuovere la cultura in occasione del 225° anniversario della fondazione dell’azienda
Furono rivelate al pubblico nel 2004, in occasione del 225° anniversario della fondazione dell’azienda. Una moderna opera di architettura progettata da Massimiliano Fuksas che rievoca l’alchimia della distillazione, un’opera proiettata al futuro progettata come laboratorio di ricerca e spazio per promuovere la cultura della grappa e la cultura in senso più ampio. Se voleva lasciare un segno forte che legasse quello che da secoli è l’oggetto della sua azienda al mondo della creatività c’è riuscito con le mitiche Bolle, Giuseppe Nardini, leader della celebre dinastia di produttori di grappa e dell’azienda fondata da Bortolo Nardini nel 1779 a Bassano del Grappa, a pochi passi dal mitico Ponte degli alpini, morto oggi all’età di 91 anni. “Innovare nel segno della tradizione”, era il suo motto: e a far da contraltare all’antica Grapperia scelse questa futuristica architettura, “un grande ‘alambicco’ di vetro dedicato alla distilleria”, come si legge sul sito di Fuksas, “due ‘mondi’: il primo ‘sospeso’, formato da due bolle ellissoidali trasparenti, che racchiudono i laboratori del centro di ricerca, e l’altro ‘sommerso’, uno spazio scolpito nel terreno come un canyon naturale, che ospita un auditorium di 100 posti a sedere”.
Ma le bolle non sono l’unico spazio che la distilleria ha voluto dedicare agli eventi culturali: c’è anche il Garage Nardini, laboratorio creativo aperto alla cittadinanza, luogo pensato per dare visibilità agli artisti emergenti del luogo su una scena nazionale e internazionale. “Un vero e proprio palcoscenico che ha dato nuova vita alla distilleria dismessa”, così viene presentato. “Un laboratorio creativo capace di rinnovarsi e di trasmettere il profondo legame della famiglia Nardini con il suo territorio e la volontà di trasformare la passione per ogni forma d’arte in uno spazio condiviso da vivere insieme”. Con una speciale attenzione alla Street e Urban Art: ospitando ad esempio il festival Infart, che a Bassano del Grappa ha ospitato oltre 60 artisti e writers nazionali ed internazionali, con il Garage diventato teatro all’aperto della Street Art.