Le città invisibili di Isabella Angelantoni Geiger. Piccole utopie sospese nello spazio, a Milano

Isabella Angelantoni Geiger - Zenobia sospesa, 2017 - Ferro, filo di cotone, carta, acrilico - 71x78x20 cm - Courtesy 29 ARTS IN PROGRESS gallery — Isabella Angelantoni Geiger – Zenobia sospesa, 2017 – Ferro, filo di cotone, carta, acrilico – 71x78x20 cm – Courtesy 29 ARTS IN PROGRESS gallery

Building Invisible Cities. Le città invisibili dell’artista milanese Isabella Angelantoni Geiger arrivano in mostra a 29 ARTS IN PROGRESS gallery di Milano (via San Vittore 13), dal 27 aprile al 26 maggio 2018. Curata da Gianluca Ranzi, la rassegna presenta venti opere scultoree che sintetizzano l’intensità della poetica dell’artista.

Isabella Angelantoni Geiger -City#35, 2018 - Ferro, filo di cotone, carta, acrilico - 118x41x43 cm - Courtesy 29 ARTS IN PROGRESS gallery — Isabella Angelantoni Geiger -City#35, 2018 – Ferro, filo di cotone, carta, acrilico – 118x41x43 cm – Courtesy 29 ARTS IN PROGRESS gallery

La scultura nel XX Secolo, ha mostrato la liberazione dalla tradizione classica e accademica della “forma piena” e del mito della “totalità” e ciò ha comportato una certa mancanza di coesione o di definizione, ma ha anche contribuito a quella ricchezza contemporanea che troviamo nella scultura.

Le sculture in fil di ferro nero di Isabella Angelantoni Geiger ben si inseriscono in questo ambito di ricerca: sono aperte, libere e dinamiche. Grazie ai nuovi significati espressi e alle intenzioni interdisciplinari dell’artista si liberano della massa. Il rapporto tra pieno e vuoto a questo punto risuona di nuove vibrazioni.

Le sculture non hanno un centro, si sviluppano seguendo diverse direttrici spaziali, come un disegno su una superficie bianca e si distribuiscono lungo le pareti fino a galleggiare nell’aria. Ancora una volta la lettura del libro Le città invisibili di Calvino, lettura attenta alle parole e concentrata sui significati, impegnata a trovare nuove visioni, fa da sfondo alle opere della scultrice. Sono fonte di ispirazione ma nello stesso tempo punti di arrivo di una ricerca costante sui significati dell’ “agire urbano”.

Isabella Angelantoni Geiger - Dorotea, 2018 - Ferro, filo di cotone, carta, acrilico - 70x81 cm - Courtesy 29 ARTS IN PROGRESS gallery — Isabella Angelantoni Geiger – Dorotea, 2018 – Ferro, filo di cotone, carta, acrilico – 70×81 cm – Courtesy 29 ARTS IN PROGRESS gallery

Architetto di formazione milanese, l’artista è cresciuta all’ombra della Torre Velasca e dell’università politecnica e delle opere di Boccioni, dalle sue Forme uniche della continuità dello spazio agli Stati d’animo. In lei i tre elementi che caratterizzano la sua opera, Spazio, Tempo e Architettura, si trovano perfettamente integrati. In definitiva nelle sculture della giovane artista milanese quello che prende corpo non è tanto una struttura piena dotata di una sua propria manifestazione plastica, quanto una visione di un nuovo e originale orizzonte immaginario.