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Curatori italiani in fuga. Antonio Cataldo è il nuovo direttore della Fotogalleriet di Oslo

Antonio Cataldo Antonio Cataldo
Antonio Cataldo
Antonio Cataldo

Il giovane studioso formatosi a Venezia con Giorgio Agamben dirigerà la galleria fondata a Oslo nel 1977 e dedicata all’arte fotografica

Ormai è un refrain che a ogni pié sospinto ci capita di sottolineare, con un misto di orgoglio e di amarezza. Per qualche ragione solo in apparenza metafisica, se gli artisti italiani – specie giovani o mid-career – faticano ad affermarsi oltre i confini nazionali, accade l’inverso per i curatori. Solo nel dicembre scorso vi raccontavamo di Caterina Avataneo, la giovanissima curatrice italiana vincitrice a Londra del NEON Curatorial Award, prestigioso premio istituito dalla Whitechapel Gallery di Londra assieme a NEON di Atene. Ma gli esempi sono tanti, da Francesco Manacorda, prima alla Tate Liverpool e poi alla Fondazione V-A-C di Mosca, a Lorenzo Benedetti al Kunstmuseum di St Gallen, fino a Eugenio Viola, volato fin in Australia, a Perth.

Ora una nuova notizia in tal senso giunge dalla Norvegia, dove il consiglio di amministrazione della Fotogalleriet – galleria fondata a Oslo nel 1977 e dedicata all’arte fotografica – ha annunciato il connazionale Antonio Cataldo come nuovo direttore artistico. Già impegnato nella posizione di curatore dell’OCA – Office for Contemporary Art Norway, dove ha ricoperto varie posizioni dal 2010, Cataldo assumerà la direzione il 1 agosto prossimo, succedendo a Stephanie von Spreter. Il curatore e scrittore vanta nel suo curriculum formativo un Master presso lo Iuav di Venezia sotto la supervisione di Giorgio Agamben, e una specializzazione alla Seconda Università di Napoli. Parallelamente al suo lavoro curatoriale, Cataldo ha lavorato a un dottorato di ricerca presso la Hochschule der Künste (ZHdK) di Zurigo dal 2016. In Italia ha lavorato a progetti curatoriali alla Fondazione March di Padova, ed è stato co-fondatore del collettivo sperimentale Intorno Group a Venezia.

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