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Amart 2018. Da Canaletto a Boldini, la prima edizione della fiera degli antiquari milanesi

Adorazione dei Magi. Pittore veronese mantegnesco, 1490 . Longari Arte Milano Adorazione dei Magi. Pittore veronese mantegnesco, 1490 . Longari Arte Milano
Angelo Garino Torino 1860 - Nizza Marittima 1945, “Interno con Modella Nuda”, cm 140 X 72,5, firmato e datato Angelo Gerino Nice 1920, Arcuti Fine Art - Roma
Angelo Garino Torino 1860 – Nizza Marittima 1945, “Interno con Modella Nuda”, cm 140 X 72,5, firmato e datato Angelo Gerino Nice 1920, Arcuti Fine Art – Roma

Saranno più di 60 gli antiquari e i mercanti d’arte che si riuniranno al Palazzo della Permanente di Milano dal 9 al 13 maggio 2018 per la prima edizione della mostra mercato AMART.

L’inaugurazione, su invito, è prevista per domani sera (8 maggio) dalle 17 alle 22. Promossa e organizzata dall’Associazione Antiquari Milanesi, AMART non ospiterà però solo espositori milanesi, ma antiquari provenienti da tutte le parti d’Italia (unitamente a qualche estero), con l’obiettivo di presentare l’eccellenza della proposta antiquaria grazie alla selezione realizzata da una commissione scientifica coadiuvata da Domenico Piva, presidente dall’Associazione Antiquari Milanesi.

«AMART valorizzerà – afferma Domenico Piva anche a nome di tutto il Consiglio Direttivo dell’Associazione Milanese – la grandezza dell’arte, dei suoi artisti e dei suoi artigiani, depositari di storie e creazioni di immensa qualità, che meritano di essere conosciuti e apprezzati non solo dai collezionisti, ma da un pubblico più vasto e di ogni età. AMART pone, dunque in primo piano il valore degli antiquari, divulgatori d’arte ed esploratori del bello, ma concorre e si impegna ad infondere la sicurezza e la fiducia nei compratori».

Adorazione dei Magi. Pittore veronese mantegnesco, 1490 . Longari Arte Milano
Adorazione dei Magi. Pittore veronese mantegnesco, 1490 .
Longari Arte Milano

L’intento della neonata fiera è quello di affermarsi come punto di riferimento per il mercato antiquario e artistico italiano e internazionale. AMART non vuole essere solo una proposta espositiva, ma un importante momento culturale durante il quale saranno previste altre iniziative, come conferenze, incontri, approfondimenti, contaminazioni tra diverse forme d’arte, che coinvolgeranno alcune delle istituzioni più prestigiose della città, come il FAI, il Museo Poldi Pezzoli, il Museo Bagatti Valsecchi, la Pinacoteca di Brera e altre.

FRANCESCO GUARDI AND GIACOMO GUARDI (Venice 1712 - 1793), (Venice 1764 – 1835) Venice, a view of the Church of Santa Maria della Salute and the Punta della Dogana Oil on canvas, 67 x 109 cm.
FRANCESCO GUARDI AND GIACOMO GUARDI
(Venice 1712 – 1793), (Venice 1764 – 1835)
Venice, a view of the Church of Santa Maria della Salute and the Punta della Dogana
Oil on canvas, 67 x 109 cm.
Lampronti Gallery

Alcune opere in mostra 

Tra le maggiori attrazioni si segnala Capriccio delle prigioni di San Marco (Cesare Lampronti, Roma), dipinto da Canaletto per il suo grande mecenate e agente Smith Consul Joseph e successivamente passato, con gran parte della sua collezione, a Re Giorgio III nel 1762; la Natura morta realizzata tra il 1610-1615 dalla pittrice milanese Fede Galizia (Salamon & C.); la Madonna con Bambino e Angeli (Altomani & Sons, Milano), una tempera su tavola di Liberale da Verona (1445 ca – 1530); Adorazione dei Magi (1490 circa) un disegno a pietra nera e tempera a colla, attribuita a un pittore mantegnesco veronese (Longari Arte, Milano).

GIOVANNI ANTONIO CANAL, called CANALETTO (Venice, 1697 - 1768)  A Capriccio of the Prisons of San Marco Oil on canvas, 105.5 x 127.5 cm
GIOVANNI ANTONIO CANAL, called CANALETTO
(Venice, 1697 – 1768)
A Capriccio of the Prisons of San Marco
Oil on canvas, 105.5 x 127.5 cm
Lampronti Gallery
Bernando Canal, (Venice 1673 - 1744 Venice), Venezia, The entrance to the grand canal, looking west, 1740 C., oil on canvas, 74 x 113 cm. (29 1/8 x 44 1/2 in.), Salamon & C. Srl - Milano
Bernando Canal, (Venice 1673 – 1744 Venice), Venezia, The entrance to the grand canal, looking west, 1740 C., oil on canvas, 74 x 113 cm. (29 1/8 x 44 1/2 in.), Salamon & C. Srl – Milano

La pittura sarà rappresentata con opere di eccezionale qualità, come la Natività di Niccolò di Lombarduccio, detto Niccolò Corso (Galleria Moretti, Londra), Natura morta di Panfilo e Carlo Francesco Nuvolone (Baratti Giorgio Antiquario, Milano), Giovane donna all’arcolaio (Una Parca) di Donato Creti, uno degli artisti più importanti del Settecento (Fondantico, Bologna), Paesaggio ideale con Venere e Adone di Andrea Appiani (Orsini Arte e Libri, Milano), Sposalizio di Santa Caterina di Giovanni Battista Piaggi (Antichità La Pieve, Sabbio Chiese – BS).

Albrecht Dürer, (Norimberga 1471-1528), Il Mostro Marino, 1498, Bulino originale, monogrammato in lastra; Meder, 66 a/ k; mm 250 x 187, Salamon Fine Art srl - Milano
Albrecht Dürer, (Norimberga 1471-1528), Il Mostro Marino, 1498, Bulino originale, monogrammato in lastra; Meder, 66 a/ k; mm 250 x 187, Salamon Fine Art srl – Milano

Allo stesso modo, ricca sarà la selezione di capolavori di pittura dell’800, dal Ritratto di Bernardo Agliati di Francesco Hayez (Società di Belle Arti, Viareggio), Interno con modella nuda di Angelo Guarino (Arcuti Fine Art, Roma). La grande proposta di Amart, consentirà ai visitatori di approfondire le varie stagioni e correnti dell’Ottocento italiano, attraverso i capolavori dei suoi più rinomati rappresentanti. Si va dal divisionismo di Angelo Morbelli, con Tempi andati del 1908 (Enrico Gallerie d’Arte, Milano), alla corrente dei Macchiaioli, qui rappresentata da Contadina a riposo di Silvestro Lega (Studio Paul Nicholls, Milano), alle ambientazioni Belle Époque dell’Italien de Paris Giovanni Boldini, con Due giovani donne al piano del 1911 (Bottegantica, Milano), alla pittura lombarda del bresciano Angelo InganniLa colonna di San Martiniano al Verziere con effetto di neve (Galleria d’Arte Le Pleiadi, Milano) o di Domenico IndunoLa lettera (Mainetti Galleria d’Arte, Milano).

Carlo Bossoli (Lugano 1815 – Torino 1884), Commemorazione dei caduti delle Cinque Giornate di Milano 1848, tempera su carta riportata su tela, 71,5 x 100,5 cm, firmato e datato in basso a destra: “C. Bossolo 1848”. Enrico Gallerie
Carlo Bossoli (Lugano 1815 – Torino 1884), Commemorazione dei caduti delle Cinque Giornate di Milano 1848, tempera su carta riportata su tela, 71,5 x 100,5 cm, firmato e datato in basso a destra: “C. Bossolo 1848”. Enrico Gallerie
Silvestro Lega (Modigliana, 1826 – Firenze, 1895), Contadina a riposo (1890 circa), Olio su tavola, 28x49 cm, Firmato in basso a destra: S. Lega. Studio Paul Nicholls - Milano

Silvestro Lega (Modigliana, 1826 – Firenze, 1895), Contadina a riposo (1890 circa), Olio su tavola, 28×49 cm, Firmato in basso a destra: S. Lega. Studio Paul Nicholls – Milano

Sono diversi gli espositori che apriranno una finestra sull’arte del Novecento e su quella contemporanea. Lo stand della Galleria Sperone (Sent, Svizzera) propone ad esempio Velocità + Rumore, un pastello su carta di Giacomo Balla del 1913; quello di Paolo Antonacci (Roma) ospita Cavallo e cavaliere. ‘Il Lambicco’, un olio su tela da 1952 di Marino Marini.

Addentrandosi all’interno della seconda metà del Novecento, ecco Segno-disegno, un disegno penna a sfera su cartone applicato su tela di Alighiero Boetti (Roberta e Basta, Milano), o l’acrilico su tela sagomata del maestro siciliano Turi Simeti (Galleria Gracis, Milano). Si giunge poi nella piena contemporaneità con l’opera di Marzio TamerPittura generosa (Salamon Fine Art, Milano).

Edoardo Rubino, Il Risveglio, 1934, marmo, 24 × 90 × 34,5 cm, Galleria Daniela Balzaretti - Milano
Edoardo Rubino, Il Risveglio, 1934, marmo, 24 × 90 × 34,5 cm, Galleria Daniela Balzaretti – Milano

Anche la scultura è ben rappresentata ad Amart, con Altomani & Sons (Milano) che propone Flora un bronzo a patina bruna con tracce di lacca rossa dell’artista tardo rinascimentale Francesco da Sangallo; Alessandro Cesati (Milano) presenta Madonna col Bambino, un marmo dello scultore tardo manierista Orazio Mochi, cui si devono alcune delle statue presenti nel giardino di Boboli a Firenze. Di Antonio Gagini (1505-1574), Antichità all’Oratorio di Bologna porta all’attenzione del pubblico un altorilievo in marmo di Vergine annunciata e un angelo (Annunciazione), mentre Gallo Fine Art di Milano espone Busto ideale di Francesco Pozzi (1790-1844).

WILLIAM JAMES, (documentato a Londra dal 1746 al 1771), “Venezia, Veduta del Canal Grande”, Olio su tela cm 40 x 65, Gallo Fine Art - Milano
WILLIAM JAMES, (documentato a Londra dal 1746 al 1771), “Venezia, Veduta del Canal Grande”, Olio su tela cm 40 x 65, Gallo Fine Art – Milano

Di autori attivi nel Novecento, si possono ricordare Il Risveglio di Edoardo Rubino (Galleria Daniela Balzaretti, Milano) o Turbinio di Cavalli, Gruppo di cavalli di Costanzo Mongini (Galleria Le due Torri, Noceto – PR).

Tra gli arredi, spicca una coppia di piccoli mobili del grande ebanista milanese Giuseppe Maggiolini (Piva & C., Milano); un cassettone a ribalta con alzata, lastronato in noce, radica di noce, radica di tuja e intarsi in legni diversi, prodotto in Lombardia alla metà del XVIII secolo (Giglio Antichità, Milano); una ribalta a urna, in radica di noce, realizzata in Lombardia nel XVIII secolo (Ars Antiqua, Milano).

Giuseppe Maggiolini (Parabiago, Milano 1738-1814), 1787, Coppia di piccoli mobili, 83,5 x 60,5 x 33 cm, Piva & C. srl - Milano
Giuseppe Maggiolini (Parabiago, Milano 1738-1814), 1787, Coppia di piccoli mobili, 83,5 x 60,5 x 33 cm, Piva & C. srl – Milano

AMART accoglie inoltre una preziosa selezione di gioielli e oggetti di orologeria. Antichità G.N. di Milano propone una pendola firmata Gaston Jolly Fils à Paris, rappresentante il giuramento degli Orazi, mentre Wannenes Antiquariato di Milano, una pendola scheletrica a lira, in bronzo cesellato e dorato a mercurio, d’epoca Luigi XVI. Guido Pennisi (Milano) espone una tiara del XIX secolo a tema floreale in oro giallo, argento e diamanti dono della Regina Elena d’Italia; non vanno dimenticati gli orecchini in oro, corniola e smalti disegnati da Cipullo per Cartier (Antichità Sammarinese, Dogana San Marino), la spilla raffigurante serpenti in oro, argento, diamanti naturali e perla naturale rosa di 14,03 carati (Karma Pearls, Londra).

Giuseppe Molteni, Ritratto di gentildonna, con turbante, Olio su tela; cm 234 x 172. Fondoantico - Bologna
Giuseppe Molteni, Ritratto di gentildonna, con turbante, Olio su tela; cm 234 x 172. Fondoantico – Bologna
Fernand Toussaint (Bruxelles 1873-Ixelles 1956), «Ritratto di giovane donna», Olio su tela (cm 72 x 90), Firmato in alto a sinistra. Les Galeries du Luxemburg - Bergamo
Fernand Toussaint (Bruxelles 1873-Ixelles 1956), «Ritratto di giovane donna», Olio su tela (cm 72 x 90), Firmato in alto a sinistra. Les Galeries du Luxemburg – Bergamo

Tra le altre attrazioni che la mostra-mercato milanese è in grado di offrire al pubblico, Ghilli Antichità di Milano propone un lampadario in cristallo della metà del XIX secolo, a diciotto luci, con imponente struttura in ottone a sezione rettangolare e fusto centrale a balaustro, in cristallo di Bohemia lavorato a costoloni; Subert di Milano, una coppia di globi da tavolo di John e William Cary (Londra, 1798 e 1800); questi globi, il terracqueo e il celeste, poggiano sulle proprie basi originali ‘all’olandese’, con quattro colonne di sostegno di legno tornito; da segnalare, inoltre, il cofanetto nuziale del XV secolo, proveniente dalla Bottega dei Trionfi Romani di Ferrara, in legno decorato in pastiglia di riso con fondo dorato (Il mercante delle Venezie, Vicenza).

Bureau plat alla maniera di André-Charles Boulle. Francia. XIX sec., 80x132x70 cm. La Pendulerie - Milano
Bureau plat alla maniera di André-Charles Boulle. Francia. XIX sec., 80x132x70 cm. La Pendulerie – Milano

Amart esplora anche il settore dell’antiquariato che concerne il continente africano e quello asiatico. Denise e Beppa Berna, ad esempio, espongono Le maître des longs visages, una statua di antenato in legno della cultura hemba (Congo, XIX secolo); sempre dall’Africa, in particolre dal Gabon, proviene una figura di guardiano Kota del XIX secolo in legno, ottone, rame e ferro (Dalton Somarè, Milano).

«le maître des longs visages», Eccezionale statua di antenato realizzata in legno con splendida patina di lunghissimo uso, Hemba, R. D. Congo, XIX secolo, H. cm. 36., Denise e Beppa Berna - Bologna
«le maître des longs visages», Eccezionale statua di antenato realizzata in legno con splendida patina di lunghissimo uso, Hemba, R. D. Congo, XIX secolo, H. cm. 36., Denise e Beppa Berna – Bologna
Figura Guardiana Kota, Gabon XIX sec. Legno, ottone, rame e ferro, 32 cm, Dalton Somarè - Milano
Figura Guardiana Kota, Gabon XIX sec. Legno, ottone, rame e ferro, 32 cm, Dalton Somarè – Milano

Dal Giappone giungono un’armatura da Samurai dell’epoca Edo, tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo, (Dame e Cavalieri, Milano), e un Okimono in avorio raffigurante cacciatore Ainu del periodo Meiji, fine XIX sec., firmato Kwashi con Kakihan (Mastromauro arte giapponese, Milano).

Anche l’arte indiana è ben rappresentata con una figura antropomorfa forgiata in rame, della civiltà della Valle dell’Indo, datata tra il 1500 / 1300 a.C. (Ethnoarte, Milano), e con una collana di fine ‘800 in oro del Kerala (Oro, Incenso e Mirra, Milano).

Due rare potiche in maiolica policroma a gran fuoco. Manifattura a Milano di Felice Clerici, circa 1745-1780. Decoro “a chinesi coloretti”. Marca sul fondo Milano . Altezza cm. 23,5. Asioli Martini Giovanni
Due rare potiche in maiolica policroma a gran fuoco. Manifattura a Milano di Felice Clerici, circa 1745-1780. Decoro “a chinesi coloretti”. Marca sul fondo Milano . Altezza cm. 23,5. Asioli Martini Giovanni
Vaso in ceramica di Satsuma, Periodo Meiji fine XIX sec. firmato Kyoto Kinkozan, 24,3 x 22,5 cm, Provenienza collezione privata New York. Mastromauro arte giapponese – Cologno M.
Vaso in ceramica di Satsuma, Periodo Meiji fine XIX sec. firmato Kyoto Kinkozan, 24,3 x 22,5 cm, Provenienza collezione privata New York. Mastromauro arte giapponese – Cologno M.

 


AMART
Milano, Palazzo della Permanente
(via Filippo Turati 13)
9-13 maggio 2018

Inaugurazione su invito: martedì 8 maggio 2018, dalle h. 17.00 alle h. 22.00
Orari: dalle 11.00 alle 21.00
Informazioni: T. 02.7750447; antiquari@unione.milano.it

www.amart-milano.it

BERNARDO BELLOTTO   (Venice 1722 – 1780 Warsaw)  Venice, the Grand Canal from Ca’ da Mosto looking towards the Rialto Bridge oil on canvas,
 62.5 x 97.8 cm
BERNARDO BELLOTTO
(Venice 1722 – 1780 Warsaw)
Venice, the Grand Canal from Ca’ da Mosto looking towards the Rialto Bridge
oil on canvas,
 62.5 x 97.8 cm
Lampronti Gallery

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