Una selezione di 5 padiglioni da non perdere alla Biennale di Architettura 2018
VATICANO – SANTA SEDE
Vatican Chapels
Uno spazio aperto in cui l’architettura può fungere da bussola, in un luogo, come un bosco, in cui perdere l’orientamento. Per la prima volta la Santa Sede entra nello spazio della Biennale Architettura incastonando dieci cappelle in un bosco quasi dimenticato di Venezia sull’Isola di San Giorgio. Nel culto cristiano la cappella rappresenta un vero e proprio tempio, sia pure in forma minore rispetto alle cattedrali, alle basiliche e alle chiese. Il modello, tema guida del progetto, è la Cappella nel bosco del 1916-1918 di Erik Gunnar Asplund nel Cimitero nel bosco di Stoccolma. L’unica indicazione che i dieci architetti coinvolti hanno ricevuto è stata la dimensione dell’area a disposizione di ciascuno: 7 metri per 10.
2) SVIZZERA
Svizzera 240: House Tour
Il progetto affronta il tema tipicamente elvetico dell’edilizia abitativa, con un approccio che suscita nuovi interrogativi. Il Padiglione svizzero si tramuta in un appartamento e invita il visitatore all’house tour come recita il titolo, focalizzando l’attenzione sulla struttura spoglia da arredi dell’abitazione e sugli ambienti interni, realizzati in scala variabile e uniti a formare una sequenza labirintica di prospettive. Secondo gli architetti, la presenza paradossale dell’immagine degli interni privi di arredi implica una sfida alla tradizione.
https://biennials.ch/home/Biennial.aspx?BiennialId=76
3) STATI UNITI
Dimensions of Citizenship
Gli interrogativi sulla cittadinanza si fanno pressanti, negli Stati Uniti come nel resto del mondo. Sette team di professionisti illustrano come architetti e designer abbiano voce critica in capitolo sul tema, e come la cooperazione tra queste due diverse discipline possa farci capire meglio cosa significhi “appartenenza”. Inclusione ed esclusione, emarginazione e diritti democratici si riflettono nella costruzione dell’ambiente dal micro al macro, dal tavolo all’edificio, dall’infrastruttura al pianeta. Oltre alle sette installazioni, ognuna della quali racconta cosa significhi appartenere ad una specifica scala spaziale, i curatori hanno scelto una serie di opere video sui temi del viaggio, della mobilità e della migrazione in relazione alla cittadinanza.
http://www.dimensionofcitizenship.org/
4) FRANCIA
Infinite places. Building or Making Places?
L’allestimento, che ricicla materiali usati per Studio Venezia della scorsa Biennale Arte 2017, restituisce la globalità d un territorio, evidenziando tutte quelle azioni svolte dalla società civile e dalla collettività che riconducono alle possibili aperture sperimentali dell’architettura. Un racconto di dieci “luoghi terzi” lungo il territorio francese, su cui sono intervenute occupazioni temporanee, infrastrutture pubbliche, habitat partecipativi, spazi lavorativi o culturali, e in cui si suscita la domanda se sia necessario soltanto costruire degli edifici o creare invece dei luoghi in sè.
https://www.institutfrancais.it/italia/biennale-internazionale-di-architettura-di-venezia-2018
5) ITALIA
Arcipelago Italia
L’architettura come strumento di rilancio del territorio, strumento di discussione e ausilio anche per comunità e amministratori locali. Cinque visioni-progetti ibridi per la rinascita del Paese, esito del percorso progettuale a più voci, multidisciplinare e inclusivo, coordinato da Mario Cucinella e dal suo staff, condotto da sei studi di architettura emergenti in collaborazione con le università locali e diverse professionalità. La scelta delle aree è un’occasione per far emergere i temi su cui, secondo il curatore, è necessario lavorare: il Belice e Gibellina fanno da sfondo al dibattito sul ruolo dell’arte e del patrimonio culturale nelle città; Camerino offre lo spunto per parlare di ricostruzione e del rapporto tra temporaneità e permanenza; in Barbagia c’è bisogno di nuovi spazi per la cura e la salute; nella Valle del Basento e nella collina materana la mobilità e le connessioni materiali e immateriali sono motore di sviluppo; dalle Foreste Casentinesi parte il rilancio del bosco e della filiera produttiva del legno. L’obiettivo del racconto di Arcipelago Italia è quello di far conoscere meglio l’Italia, quella più invisibile e ferita, ma anche quella più ricca di potenzialità e di bellezza: la più estesa riserva di ossigeno del Paese, i luoghi dovesono nate le piccole e le grandi città, attraversate da secoli di storie, percorsi, popoli e architetture, i luoghi colpiti dal sisma, le persone e il modo in cui gestiscono gli spazi, la vivacità culturale e lo sforzodi molte comunità per restare nei propri paesi.
http://arcipelagoitalia.it/home