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Un capolavoro ritrovato di Raffaello Sorbi in asta da Wannenes

Raffaello Sorbi (dettaglio)
Raffaello Sorbi (dettaglio)
Raffaello Sorbi (dettaglio)

La casa d’aste genovese Wannenes dà il via alla sua settimana d’aste tre cataloghi dedicati ai gioielli (il 29 maggio) e ai dipinti antichi e del XIX secolo (il 30). Tra le chicche un capolavoro di Sorbi ritrovato

Dopo la  preview dell’asta di “Importanti Gioielli”  che si è svolta a Milano all’Hotel Principe di Savoia il 20 e 21 maggio,  ora è in corso la classica esposizione a Genova, nelle sale di Palazzo del Melograno (Piazza Campetto 2).  Da oggi, 25 maggio, fino al 28 saranno esposte sia i preziosi che le opere che andranno all’incanto da martedì 29.

In catalogo sarà presente il meglio dell’alta gioielleria italiana e internazionale. Non mancheranno anche esempi di gioielli d’artista, ovvero quando l’arte orafa diventa occasione per gli artisti per misurarsi con materie a loro lontane rispetto al loro percorso di ricerca.

Anello con perla naturale e rose di diamante, seconda metà XX secolo Stima € 15.000 – 20.000
Anello con perla naturale e rose di diamante, seconda metà XX secolo Stima € 15.000 – 20.000

Tra gli highlight un anello con una perla naturale e rose di diamante della seconda metà XX secolo (15– 20 mila), un anello “Trombino” con smeraldo e diamanti firmato Bulgari (12-15 mila) e un gioiello d’artista: un ciondolo in oro, smeraldi e diamanti, firmato Arman (del 1973, € 10 – 12 mila). Per gli orologi, si segnala un modello da polso Patek Philippe in oro rosa (9-10 mila).

Arman (pseudonimo di Armand Fernandez), è stato uno dei protagonisti del Nouveau Réalisme, un movimento artistico fondato nel 1960 dal critico Pierre Restany che insieme ad altri artisti suo contemporanei, intendevano cogliere la realtà con mezzi e modi non tradizionali, come le compressioni di César (César Baldaccini), gli assemblages di Daniel Spoerri, le peintures de feu di Yves Klein, le sculture meta-matics di Jean Tinguely e i packages di Christo. Rispetto agli assemblages di consumo e di rifiuto tipici di Arman, nella prossima asta di Gioielli sarà esitato un ciondolo – scultura dell’artista nizzardo in oro, smeraldi e diamanti, dove l’ironia provocatoria diviene preziosa e beffarda nella sua unicità.

Ciondolo in oro, smeraldi e diamanti, firmato Arman, 1973 Stima € 10.000 – 12.000
Ciondolo in oro, smeraldi e diamanti, firmato Arman, 1973 Stima € 10.000 – 12.000
 Anello “Trombino”, platino, smeraldo e diamanti firmato Bulgari, seconda metà XX secolo Stima € 12.000 – 15.000

Anello “Trombino”, platino, smeraldo e diamanti firmato Bulgari, seconda metà XX secolo Stima € 12.000 – 15.000
Orologio da polso Patek Philippe in oro rosa, seconda metà del XX secolo Stima € 9.000 – 10.000Orologio da polso Patek Philippe in oro rosa, seconda metà del XX secolo Stima € 9.000 – 10.000
Orologio da polso Patek Philippe in oro rosa, seconda metà del XX secolo Stima € 9.000 – 10.000

 

Il 30 maggio sarà invece il turno dei “Dipinti antichi e del XIX secolo“. Spicca l’opera  scelta come copertina del catalogo  “La venditrice di arance”, un pastello su carta, cm 56X48 attribuito a un pittore del XVIII secolo e stimato 20-30 mila.

766 PITTORE DEL XVIII SECOLO La venditrice di arance Pastello su carta, cm 56X48 Stima € 20.000 - 30.000
Lotto 766
PITTORE DEL XVIII SECOLO
La venditrice di arance
Pastello su carta, cm 56X48
Stima € 20.000 – 30.000

Per l’Ottocento un capolavoro ritrovato del fiorentino Raffaello Sorbi dal titolo “Lo studio di Fidia o Fidia che scolpisce la statua di Minerva per il Partenone” è presentato a € 50 – 60 mila.

877 RAFFAELLO SORBI Firenze, 1844 ; 1931 Fidia che scolpisce la statua di Minerva Firmato 'R Sorbi' in basso a destra 1869 Stima € 50.000 - 60.000
Lotto 877
RAFFAELLO SORBI
Firenze, 1844 ; 1931
Fidia che scolpisce la statua di Minerva
Firmato ‘R Sorbi’ in basso a destra 1869
Stima € 50.000 – 60.000

Gli esperti della Maison raccontano: «L’antichità per la pittura della seconda metà dell’Ottocento non è solo il confronto con le perfette proporzioni dell’arte classica, ma piuttosto un rapimento dei sensi di fronte ad opere costruite con un gusto quasi teatrale, che immancabilmente trasportano lo spettatore in un mondo di vagheggiamenti spirituali e carnali. Miraggi gioiosi che fanno rivivere come d’incanto la Grecia classica che ha lasciato la cultura in eredità al mondo occidentale. Una brezza sottile che coinvolge tutta l’Europa, avendo come protagonisti in Francia l’allegoria mitologica e accademica di William Adolphe Bouguereau e l’orientalismo sensuale di Jean Léon Gerôme, e in Inghilterra la bellezza epicurea di Lawrence Alma-Tadema. In Italia il fiorentino Raffaello Sorbi è sensibile a questo clima, e con prodigiose virtù tecniche e uno sbalorditivo virtuosismo compositivo e coloristico, raggiunge ben presto un meritato successo internazionale, con soggetti che hanno continui richiami al gusto settecentesco, medievale e pompeiano».

Il capolavoro ritrovato di Sorbi che andrà in asta il 30 maggio cela una storia: si racconta che nel 1869, mentre Sorbi stava lavorando a quadretti di soggetti e costumi romani, ebbe l’onore di essere visitato nel suo studio dall’illustre scultore Giovanni Duprè, che a Londra nel 1857 aveva particolarmente apprezzato le sculture di Fidia per il frontone del Partenone al British Museum, il quale gli commissionò la realizzazione del dipinto raffigurante “Fidia che scolpisce la Statua di Minerva”.

L’opera fu realizzata nel gusto “pompier” allora molta in voga. Fino ad oggi di questo delizioso dipinto era nota solo un antica fotografia. Nel dipinto l’artista è raffigurato nello studio  nell’atto di confrontare la sua creazione con una modella in posa, mentre sullo sfondo compare una lastra del fregio del Partenone. Un quadro che si impone per una composta ricercatezza, che esalta una maniera evidente una maniera tanto felice nel suo essere esemplare.

Tra gli altri top lot si segnala, per gli Old Master, “Sileno ebbro” di Johann Carl Loth  (Stima € 10.000 – 15.000). Il padre di Loth era pittore di corte dell’elettore di Baviera e la madre dipingeva miniature. Intorno al 1655 l’artista giunge a Venezia, dove aderisce immediatamente al gusto naturalistico e tenebroso di Giovanni Battista Langetti, per poi ammorbidirne i toni intorno agli anni Settanta, e nella tarda maturità esprimere un sentimento più languido, con tonalità meno contrastate e composizioni che risentono del barocco romano. Nellla scheda tecnica si legge: “Si nota una inedita sensualità rispetto alle prove giovanili, grazie a un sapiente gioco di luci, con i volti e le cromie diafane e una monumentalità illustrativa dove le suggestioni classiciste trovano piena armonia con il suo esuberante tenore barocco”.

Mentre nel catalogo dell’Ottocento spicca anche Antonio Mancini con “Madame Butterfly” (Stima € 15.000 – 20.000). Mancini può essere annoverato tra i pittori più apprezzati della corrente ‘Verista’, e fu autore intimamente moderno e al tempo stesso portavoce dell’anima popolare di una Italia antica e sofferente. Se la scelta di rappresentare la vita umile, in forma tanto aneddotica e partecipativa, lo distanzia dalla corrente accademica paludata, Mancini non si ferma alla denuncia sociale, nonostante la crudezza delle sue rappresentazioni, ma interviene emotivamente e rende vitali i tratti dei soggetti che descrive con tanta penetrazione psicologica.
Questa tela è stata realizzata intorno al 1910 e mostra come l’artista si sia concentrato nella descrizione del volto della figura femminile mentre il resto appare come abbozzato, con una massa di pigmenti, densa e materica, creata da strati sovrapposti brillanti e contraddistinta da voluminose pennellate.

574 JOHANN CARL LOTH (Monaco di Baviera, 1632 - Venezia, 1698) Sileno ebbro Olio su tela, cm 120X93 Stima € 10.000 - 15.000
Lotto 574
JOHANN CARL LOTH
(Monaco di Baviera, 1632 – Venezia, 1698)
Sileno ebbro
Olio su tela, cm 120X93
Stima € 10.000 – 15.000
889 ANTONIO MANCINI Albano Laziale, 1852 ; Roma, 1930 Madame Butterfly  Firmato 'Mancini' in basso a destra Stima € 15.000 - 20.000 Olio su tela, cm 100X60 Provenienza:  Torino, collezione privata
889
ANTONIO MANCINI
Albano Laziale, 1852 ; Roma, 1930
Madame Butterfly
Firmato ‘Mancini’ in basso a destra
Stima € 15.000 – 20.000
Olio su tela, cm 100X60

 

ESPOSIZIONE
25 – 28 MAGGIO 2018
Palazzo del Melograno
Piazza Campetto 2, Genova
10.00 – 13.00 | 14.00 – 18.00

wannenesgroup.com

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