Non compare in pubblico da oltre 200 anni. Ora un capolavoro di Antonio Canova andrà in asta quest’estate a Londra.
Sarà uno dei top lot della vendita del 4 luglio e sembra che la stima (conservativa) si aggiri intorno al milione di sterline.
“Bust of Peace” non è più stato esposto dal 1817, quando fu mostrato per la prima volta alla Royal Academy. Fa parte del gruppo delle “Ideal Heads”, una delle serie dell’artista considerate più intime che incarnano gli ideali di bellezza di Canova.
Fu scolpito per il mecenate (e amico) dello sculture John Campbell, Lord Cawdor, come ringraziamento per la sua amicizia. Dopo la sua morte, il busto è rimasto nella collezione di famiglia per cinque generazioni. Quando nel 1962 gli arredi della casa della famiglia furono venduti in asta, passò in catalogo semplicemente come “un busto di marmo bianco di una signora che indossava un diadema”.
L’attuale proprietario, dopo un lungo lavoro di ricerca, è riuscito a far confermare l’attribuzione a Canova. Christopher Mason, direttore del dipartimento di Sotheby’s European Sculpture & Works of Art, ha commentato: «Questa è una delle scoperte più eccitanti in cui mi sia imbattuto, culmine di anni trascorsi a mettere insieme frammenti di informazioni che unite raccontano la storia completa di un lavoro davvero eccezionale, di cui da tempo si erano perse le tracce. Bust of Peace appartiene ad una piccola serie di opere realizzate da Canova (in tarda età) per i suoi amici più stretti e per i suoi mecenati, per questo motivo, ogni marmo è stato eseguito con un alto grado di cura e attenzione. La capacità dello scultore di dare vita al marmo freddo è impareggiabile nella scultura del Neoclassicismo. Questo è un tour de force tecnico, che mostra l’assoluta maestria di Canova nel lavorare il marmo, visibile in particolar modo nella magnifica capigliatura e nella purezza dell’espressione. I lavori autografi da Canova sono incredibilmente rari sul mercato e offrire questo busto, appena riscoperto e con una storia così speciale alle spalle, è davvero qualcosa di eccezionale»