Fontana, Castellani e Melotti registrano cifre da capogiro da Il Ponte a Milano. Record per Scanavino, Irma Blank e Sanfilippo.
Ieri pomeriggio, 12 giugno, nella sede di Brera de Il Ponte la tensione pre-asta è stata pari solo alla soddisfazione scaturita dopo l’ultimo colpo di martello. Il dipartimento di arte moderna e contemporanea della casa d’aste milanese non può che dirsi soddisfatto: 93,6% di venduto sui 109 lotti, un ricavo, al netto dei diritti, di più di 4 milioni di euro. Un successo anticipato dal grande catalogo proposto, ma i cui risultati hanno forse ecceduto le previsioni.
È il caso di Lucio Fontana, le cui opere sono state battute a cifre molto elevate, e solo dopo una serrata serie di rilanci. La coppia di statuette in bronzo di Concetto Spaziale, Natura del 1967 ha raddoppiato la stima minima iniziale realizzando un hammer price* di 100.000 euro. Ma è stato solo un assaggio. Una trentina di lotti dopo ecco ancora Fontana e un’altra stima stracciata (40.000/60.000 euro): Concetto spaziale conquista con le sue “orge di luci” i bidder, che si spingono fino 110.000 euro per averlo. The best for last: una piccola scultura in terracotta dagli smaltati riflessi policromi, Crocifisso, viene battuta alla cifra di 250.000 euro. Quintuplicata la stima minima iniziale di 50.000 euro.
Top-lot di giornata è stato però per Enrico Castellani. Una solo opera, ma di inestimabile valore. Superficie bianca – 2 – II partiva da un’elevata stima iniziale di 200.000/250.000 che non ha però intimorito i bidder. Dopo una lunga e tesa battaglia fra le due Sale Room de Il Ponte, ad aggiudicarsi l’opera è stato un offerente della sala principale. 360.000 euro di hammer price. Sul finire di sessione, Fausto Melotti si allinea all’amico e al connazionale: il martelletto per la sua Spirale batte 290.000 euro.
L’arte italiana da Il Ponte funziona e funziona bene. Il Trionfo della Morte, opera imponente e suggestiva, di Scanavino segna un record per l’artista, che mai aveva sentito il martello rintoccare 140.000 euro per una sua opera. Record in asta anche per Antonio Sanfilippo. Senza muoversi è un dipinto che vive di un’espressione derivata da un gesto immediato, lo stesso che un bidder in sala ha compiuto per aggiudicarsi l’opera a 52.000 euro. Successo per i futuristi Baldessari, 52.000 euro per Paesaggio dinamico (stima: 20.000/30.000 euro), e per l’attesissimo Prampolini, che con La Sezione d’Oro – Paesaggio femminile di un’attrice raccoglie 115.000 euro a fronte di una stima di 60.000/80.000 euro.
Sorprende, ma fino ad un certo punto, La piazzetta di Pella, Lago d’Orta di Antonio Calderara. Un paesaggio figurativo, uno degli ultimi prima che l’astrazione diventi preponderante per l’artista, supera nettamente la stima di 12.000/15.000 euro raggiungendo addirittura il risultato di 50.000 euro. Più che raddoppiata la stima iniziale de Il Ponte per Notturno n.2 di Licini, il cui equilibrio di opposti è stato particolarmente apprezzato: 140.000 euro.
Tra gli stranieri, impossibile ignorare Irma Blank, che consegue un importante record. L’evocativa tela blu Abecedarium 17-8-90 è stata aggiudicata a 110.000 euro, più che raddoppiando la stima iniziale di 50.000 euro. Le superfici nitide e compatte di Poliakoff hanno portato Composition Abstraite a posizionarsi sul muro dei 200.000 euro, mentre un grande Edward Ruscha raccoglie un risultato eclatante. Three Sheets with Raisin Stains è oggetto di grande contesa tra i bidder, tanto che dalla stima iniziale di 20.000/30.000 euro, il martello ha battuto un eccezionale 170.000 euro.
Un’opera questa, che insieme ad altre in questa asta, conferma la salute di un mercato in crescita come quello della carta: Boccioni, Studio per ritratto della signora Meta, 26.000 euro; Le Corbusier, Senza titolo, 36.000; Boetti, Due mani e una matita (da figura veritas), 44.000 euro.
Oggi pomeriggio, 13 giugno, l’asta si concluderà con la seconda sessione:
clicca qui per sfogliare il catalogo
Asta 13 giugno 2018, ore 15.30
Sede: Via Pontaccio 12, Milano