L’artista brasiliana, già vista nel Padiglione del Brasile alla 56. Biennale di Venezia del 2015, presenta una performance nella quale porta per le vie di Milano un carretto di lenzuola utilizzate per coprire i morti
Diego Sileo ha portato al PAC di Milano alcune tra le mostre più belle degli ultimi anni, da quella di Santiago Sierra a Luca Vitone, a Teresa Margolles. Ieri . 3 luglio – ha inaugurato Brasile. Il coltello nella carne, una nuova imperdibile mostra curata con Jacopo Crivelli Visconti che resterà aperta fino al 9 settembre 2018. L’arte brasiliana, purtroppo, è stata negli ultimi anni molto trascurata in Italia, ma mostre come questa colmano in parte la lacuna, necessarie per permettere al pubblico uno sguardo ulteriore rispetto al mainstream del mercato anglofilo.
Nell’ambito della mostra, questa mattina alle 11 l’artista Berna Reale ha presentato per la prima volta in assoluto la performance Camouflage, partendo dal PAC di via Palestro per svilupparsi lungo alcune vie della città. L’artista brasiliana – già vista nel Padiglione del Brasile curato da Luiz Camillo Osorio alla 56. Biennale di Venezia del 2015, con il progetto É Tanta Coisa que Não Cabe Aqui, in veste di tedoforo, correndo con una fiaccola olimpica in mano in un carcere – questa volta è vestita in uniforme militare, una tuta mimetica realizzata da lei per l’occasione: questa volta tira un carretto carico di lenzuola utilizzate per coprire i morti ammazzati, alludendo a quando i corpi delle vittime vengono lasciati per strada.
I morti ammazzati per strada sono un soggetto ricorrente nell’arte brasiliana: basti pensare a seja marginal seja heròi, di Oiticica, del 1968, o al video Semi-Otica di Antonio Manuél del 1972, anch’esso presentato in Biennale a Venezia sia nel 2006 al Padiglione Venezuela che nel 2015 nella edizione sopracitata. La performance invita gli spettatori a un presa di coscienza sulla violenza urbana ma più in generale evoca, sempre in maniera poetica, il rapporto eterno tra la vita e la morte, la violenza, la lugubre eredità delle dittature, la repressione, il militarismo. Ma soprattutto celebra il corpo, inteso come soggettività politica, ultimo strumento di critica, di denuncia e di rivolta…
Massimo Mazzone
http://www.pacmilano.it/events/performance-di-berna-reale/