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Uffizi: unica sala per i capolavori di Leonardo. Nuovo allestimento per la Sala 35, ecco le immagini

Sala 35 - Nuova sala di Leonardo 1

Sala 35 - Nuova sala di Leonardo 1

Firenze. Si inaugura agli Uffizi la sala dedicata a Leonardo da Vinci

Il nuovo allestimento segue quello delle opere di Caravaggio e del ‘600 dello scorso febbraio e della sala di Michelangelo e Raffaello del mese di giugno.

Leonardo a Firenze aveva cominciato i suoi studi, presso la bottega del Verrocchio e proprio le opere della sua giovinezza, dai primi passi autonomi nel mondo dell’arte al momento della partenza, sono custodite agli Uffizi. Sarà ora possibile ammirarle nella nuova collocazione, nella sala 35 dell’ala di ponente degli Uffizi, in omaggio ad un ritrovato rispetto per il principio narrativo cronologico della Galleria.

 

SFOGLIA LA GALLERY 

 

I tre dipinti  ospitati in questa sala furono eseguiti per edifici di culto e per questo motivo, nel nuovo allestimento, è stato scelto di dipingere i muri di questa stanza a spatola, ripetendo la tecnica antica, in un colore grigio pallido che rievoca le pareti delle chiese dell’epoca.

Le opere sono state inserite, come è stato fatto negli ultimi allestimenti delle sale di Caravaggio e del ‘600 e di Michelangelo e Raffaello, in teche che garantiscono una situazione microclimatica ottimale, riducendo al minimo l’impatto del calore e dell’umidità prodotti dall’ingente flusso turistico. Inoltre le teche sono chiuse da speciali vetri che annullano gli effetti di rifrazione della luce, a tutto vantaggio dei visitatori che potranno ammirare le opere senza l’interposizione di barriere apparenti.

Le tre opere sono:  a sinistra è il Battesimo di Cristo, eseguito per la chiesa di San Salvi nel 1475-78, anni in cui l’artista ancora collaborava con il Verrocchio. Al solo Leonardo si deve l’angelo di profilo che regge la veste di Cristo. Sulla parete di fronte è esposta l’Annunciazione, proveniente dalla chiesa di Monteoliveto, con un angelo così reale e materiale da proiettare la propria ombra sul prato fiorito, mentre atterra, chiudendo le ali, chiaramente studiate dal vero su quelle degli uccelli. Al centro della sala si ammira l’Adorazione dei Magi, commissionata dai canonici regolari agostiniani per la chiesa di San Donato a Scopeto, e lasciata incompiuta al momento in cui Leonardo partì per Milano, nel 1482. Recentemente è stata restaurata dall’Opificio delle Pietre Dure, grazie al finanziamento degli Amici degli Uffizi, con un lavoro di oltre cinque anni.

«Il nuovo allestimento – sottolinea Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi – non solo è studiato per permettere un tipo di visita lenta, meditata, in cui il visitatore può confrontare le opere e capire l’evoluzione stilistica di Leonardo giovane, ma rende anche giustizia alla storia dell’arte, collocando le opere dell’artista immediatamente dopo le sale dedicate al ‘400 fiorentino. Essa fa parte di una serie di cambiamenti messi in atto per adeguare gli Uffizi alle necessità di comprensione del pubblico e ai primari principi educativi cui il museo è improntato».

Leonardo da Vinci (Vinci 1452 – Amboise 1519) Adorazione dei magi circa 1481-1482 olio su tavola
Leonardo da Vinci (Vinci 1452 – Amboise 1519)
Adorazione dei magi
circa 1481-1482
olio su tavola
Leonardo da Vinci (Vinci 1452 – Amboise 1519) Annunciazione circa 1472-1475 olio su tavola
Leonardo da Vinci (Vinci 1452 – Amboise 1519)
Annunciazione
circa 1472-1475
olio su tavola
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 – Venezia 1488) Leonardo da Vinci (Vinci 1452 – Amboise 1519) Battesimo di Cristo circa 1475 tempera e olio su tavola
Andrea del Verrocchio (Firenze, 1435 – Venezia 1488)
Leonardo da Vinci (Vinci 1452 – Amboise 1519)
Battesimo di Cristo
circa 1475
tempera e olio su tavola

 

www.uffizi.it

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