Dal viaggio intellettuale compiuto da Picasso da sud a nord, al rivoluzionario approccio alla pittura di paesaggio di Gustave Courbet, ai 500 anni dalla nascita di Tintoretto
Se in queste settimane sono le localitĂ maggiormente vocate alle “vacanze” ad attrezzarsi per arricchire la propria offerta anche con eventi artistici – a volte ve li segnaliamo con il titoletto “ARTEINVACANZA” -, i grandi musei e centri d’arte sono giĂ in pieno fermento nella preparazione della stagione autunnale. Come il Museo Picasso di Malaga, che dal prossimo 9 ottobre – e fino a febbraio 2019 – mette in cantiere la mostra Il sud di Picasso. Referenze andaluse, pensata per ripercorrere il viaggio intellettuale compiuto da Picasso da sud a nord, utilizzando il patrimonio simbolico della sua terra natale per tornare in qualche modo alle sue origini. Concentrandosi sulla profonda impronta che la cultura mediterranea lasciò sul lavoro dell’artista di Malaga, creando un legame con il patrimonio storico e artistico della Spagna, di cui era un grande conoscitore. Esposte opere di Picasso insieme a preziosi reperti archeologici e dipinti di maestri come El Greco, Zurbarán, Velázquez, Goya, MarĂa Blanchard e Juan Gris.
Dalla Spagna all’Inghilterra, dove la National Gallery di Londra presenta l’esposizione dedicata a Mantegna e Bellini appena conclusasi in prima battuta a Venezia alla Fondazione Querini Stampalia. La storia di due artisti, delle loro famiglie e delle loro cittĂ , “una storia interconnessa di arte, famiglia, rivalitĂ , matrimonio, pragmatismo e personalità ”. La prima in assoluto dedicata al rapporto tra due dei piĂą grandi artisti del Rinascimento italiano, Giovanni Bellini (attivo fra il 1459 e il 1516) e Andrea Mantegna (1430-1506), sviluppata – dal 1 ottobre al 27 gennaio 2019 – attraverso eccezionali prestiti di dipinti, disegni e sculture.
Ma anche l’Italia non sta certo a guardare: dal 22 settembre per la prima volta dopo quasi cinquant’anni torna Gustave Courbet, in una retrospettiva dedicata a questo genio indiscusso dell’Ottocento e al suo rivoluzionario approccio alla pittura di paesaggio in programma presso il Palazzo dei Diamanti di Ferrara fino al 6 gennaio 2019. La mostra presenterĂ una cinquantina di tele, tra cui molti capolavori dell’artista, come Bonjour Monsieur Courbet o il sensuale autoritratto L’uomo ferito o il celebre Fanciulle sulle rive della Senna, provenienti dai piĂą importanti musei del mondo. E condurrĂ il visitatore in un percorso attraverso i luoghi e i temi della sua impressionante e appassionata rappresentazione del mondo naturale: dai panorami della sua terra dipinti in gioventĂą, alle spettacolari marine battute dalla tempesta, dalle misteriose grotte da cui scaturiscono sorgenti alle cavitĂ carsiche che si spalancano nei torrenti, dai sensuali nudi immersi in una rigogliosa vegetazione alle sublimi scene di caccia della maturitĂ .
Non manca Venezia fra le cittĂ giĂ al lavoro: stavolta con il piĂą veneziano tra gli artisti del Rinascimento, colui che piĂą ha “segnato” Venezia con il marchio inconfondibile del suo genio, chiamato da dogi e notabili ad abbellire palazzi e chiese della cittaĚ€. Capace di stupire e impressionare intere generazioni di amanti dell’arte, artisti come El Greco, Rubens, Velasquez, di anticipare per molti versi la sensibilitĂ di artisti contemporanei e ora, a 500 anni dalla nascita, di tornare ad affascinare il pubblico. Parliamo di Tintoretto, protagonista – a 80 anni dall’ultima mostra a lui dedicata in cittĂ – della straordinaria monografica a Palazzo Ducale, dal 7 settembre al 6 gennaio 2019, centrata sul periodo piĂą fecondo della sua arte, dalla piena affermazione, verso metĂ degli anni Quaranta del Cinquecento, fino agli ultimi lavori. E in contemporanea di una grande mostra alle Gallerie dell’Accademia di Venezia (Il giovane Tintoretto) dedicata ai capolavori del primo decennio di attivitĂ e al contesto fecondo in cui egli avviò il suo percorso artistico.