Il Taj Mahal sta diventando giallo. Il forte inquinamento e lo sterco degli insetti stanno rovinando i marmi bianchi che sono diventati simbolo dell’India.
Così i giudici della Corte Suprema indiana si sono rivolti al governo per trovare una soluzione. Ma sembra che non ci sia l’intenzione di risolvere questo problema e che il governo non intenda fare nulla per preservarlo. Così i giudici hanno dichiarato che avrebbero forzato il governo a demolire il Taj Mahal se non fosse stato restaurato. Secondo il giornale Indian Express ha inviato una lettera al governo indiano nella quale offrono tre opzioni: la chiusura del Taj Mahal, la sua demolizione o il restauro.
Sembra che sia stata interpellato un comitato guidato dall’Indian Institute of Technology di Kanpur che ha dichiarato che “scoprirà l’esatta fonte di inquinamento all’interno e intorno al Taj”. Ci vorranno almeno quattro mesi.
Il monumento, situato ad Agra (nell’India settentrionale, stato di Uttar Pradesh), venne fatto costruire nel 1632 dall’imperatore musulmano Shan Jahan, perché diventasse la tomba della giovane moglie morta di parto l’anno precedente. Dal 1983 è inserito nella lista Unesco World Heritage. Il Taj Mahal attira circa 8 milioni di visitatori l’anno, gran parte dei quali indiani.
Si vedrà se quest’ultima provocazione porterà a una soluzione.