Un’opera capace di raccontare e incantare, nei toni chiaroscuri del bianco e nero e nell’immaginario classico dell’artista. Una sorta di pala d’altare triangolare popolata da personaggi e dettagli sospesi in un tempo ideale, quello della conciliazione fra passato e presente. Giosuè Carducci, il castello di Bolgheri, il cinghiale simbolo della Maremma, la vite rappresentata in modo grafico e analitico, Pinocchio, altro simbolo toscano famoso nel mondo, sovrastati da ‘la Libertà che guida il popolo” famoso dettaglio ripreso dal pittore Delacroix. Nella bellissima Bolgheri l’ultimo e maestoso murales di OZMO, tra i massimi rappresentanti della street art, o più semplicemente arte contemporanea, al mondo. Sulle mura esterne de Le Macchiole, cantina del bolgherese da sempre particolarmente amica e mecenate della arti, l’artista, fedele alla sua poetica e alla sua pratica artistica “di lavorare site specific e di creare più livelli di interpretazione”, ha firmato la sua ultima opera.
La scelta e la compresenza nello spazio pittorico di tutti questi elementi invita chi osserva l’opera a vagare liberamente in una visione aperta nell’infinità delle possibili combinazioni e significazioni, lo conduce in un gioco immaginifico che gli consente di ritrovare il senso del luogo, delle tradizioni e di se stesso.
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