Dal 16 giugno al 4 novembre, il Victoria and Albert celebra Frida Kahlo attraverso una mostra che espone vestiti, trucchi, fotografie, lettere, medicinali e altri effetti personali in prestito da Casa Azul, dove Frida ha vissuto per tutta la vita. Le curatrici Claire Wilcox e Circe Henestrosa hanno adottato un approccio innovativo: non sono le opere a raccontare la carriera artistica di Frida, ma gli oggetti quotidiani ne rivelano la personalità creativa e contradditoria. Non mancano tuttavia alcune opere celebri, come Autoritratto come Tehuanae Autoritratto con le scimmie.
La mostra offre la possibilità di vedere gli oggetti provenienti dal guardaroba di Frida, che è stato aperto al pubblico nel 2004, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte. Camminando per le sale del Victoria and Albert, si ha la sensazionemagica che Frida sia appena passata e abbia dimenticato i suoi effetti personali nelle teche di vetro. Il percorso espositivo segue le vicende della vita dell’artistain ordine cronologico: dagli scatti degli anni giovanili, ai primi dipinti e le lettere d’amore per Diego Rivera, fino al vestito indossato il giorno della morte.
Nelle prime sale, foto originali raccontano la giovinezza dell’artista a Coyoacàn. Nello studio fotografico del padre Frida si appassionò difotografia. Gli scatti esposti la ritraggono con un’aria sbarazzina e in pose irriverenti con i famigliari. Nel 1925 la spensieratezza degli anni giovanili viene interrotta da un incidente su un tram che la lascerà invalida per tutta la vita. Autoritratti sofferenti, busti, gessi decorati e boccette di antidolorifici raccontano la sofferenza della giovane artista. Gli schizzi preparatori per Ospedale Henry Ford, dove Frida rappresenta sé stessa su un letto di ospedale con un feto sospeso, testimoniano il dolore per i tre aborti vissuti. Attraverso l’arte, Frida trovò il modo per esprimere il suo dolore e trasformarlo in forza creativa.
I vestiti ricamati e coloratissimi, le scarpe alla moda, i gioielli, i trucchi di marca mettono in luce la passione dell’artista per la bellezza estetica. Nonostante il suo corpo fosse condannato all’imperfezione, Frida curò sempre il suo aspetto esteriore. I numerosi autoritratti e le fotografie in posa ne rivelano l’ego narcisista. L’amore per la moda e il lusso contrasta con gli ideali comunisti che Frida sostenevainsieme aDiego Rivera.
Diego e Frida erano infatti membri del partito comunista e sostenitori della rivoluzione messicana. Un video di repertorio racconta dell’incontro leggendario tra il rivoluzionario Russo Lev Trockij e la coppia di artisti, che lo ospitarono a Casa Azul durante l’esilio. L’esposizione di vestiti tradizionali Tehuantepec e la collezione direperti archeologici preispanici, raccontano l’orgoglio dell’artista per la tradizione messicana.
Una melodia malinconica guida il visitatore in questo percorso alla scoperta delle mille sfaccettature dell’icona messicana. Dolore e passione, decadimento fisico e amore per la vita, estetismo e ideali comunisti: MakingHer Self Up rivela le contraddizioni e le forze contrastanti che hanno segnato la vita di Frida Kahlo.
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