Inaugurato il ‘Nuovo’ Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, tra le maggiori istituzioni dedicate all’archeologia romana, in occasione del 136° anniversario. Con il rinnovamento degli spazi della villa Cassis Faraone dal tempo del radicale restauro del 1955, il Museo raggiunge infatti un fondamentale traguardo dell’ampio progetto avviato nel 2016 grazie al finanziamento straordinario di 4,5 milioni di euro del Ministero per i Beni e le Attività Culturali destinato al Polo museale del Friuli Venezia Giulia.
Accanto ai materiali più noti, i visitatori potranno ammirare reperti fino ad oggi conservati nei depositi e restaurati grazie a un’attenta politica di crowdfunding. Tra questi vi sono i corredi funerari restaurati dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e preziosi oggetti d’arredo provenienti dalle ricche domus aquileiesi, già ampiamente conosciute per la varietà e raffinatezza dei loro mosaici pavimentali. Proprio ai mosaici, uno dei fiori all’occhiello del sito archeologico di Aquileia, vengono riservate nuove forme di valorizzazione all’interno del progetto di allestimento. Alcuni dei pavimenti più importanti della collezione – prima conservati nei portici delle gallerie esterne e ora restaurati con il sostegno di Intesa San Paolo e di Coop Allenza 3.0. – vengono presentati in associazione con affreschi e suppellettili in ceramica, vetro e metalli preziosi, utilizzate nel corso dei banchetti, per offrire un quadro della vita quotidiana dei ceti più agiati.
Vengono esposte in una luce completamente nuova, grazie agli interventi conservativi realizzati con art bonus dal mecenate Fondazione Friuli, le opere di scultura: dal monumentale ciclo imperiale di età giulio-claudia ai numerosi ritratti, che costituiscono una delle peculiarità della raccolta, il cui suggestivo allestimento consentirà al visitatore di essere accompagnato dai volti degli antichi abitanti in un viaggio ideale alla scoperta dell’antica Aquileia.
Come previsto dal Piano Grandi Progetti Culturali, il Museo potrà contare sull’adeguamento ai moderni standard museali internazionali, attraverso l’incremento dei servizi accessori, nuovi spazi espositivi per mostre temporanee, apparati di comunicazione e didattici totalmente ripensati per una fruizione adeguata ad ogni tipo di pubblico, la riqualificazione dei magazzini e la sistemazione delle aree verdi.
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