La grande epopea del Romanticismo sbarca questo autunno alle Gallerie d’Italia di Piazza della Scala a Milano, dal 16 ottobre 2018 al 16 marzo 2019. La mostra propone una vasta panoramica sul movimento artistico che si diffuse in tutta Europa nella prima metà dell’Ottocento. Anticipato in Germania dal movimento dello Sturm und Drang, che per primo pose l’accento sull’interiorità e la libertà dell’artista e sul rapporto tra uomo e natura, il Romanticismo si distinse dal Neoclassicismo, ancora presente a inizio Ottocento, per l’affermazione di temi pittorici indicatori di una nuova sensibilità che rifiutava l’idea illuministica della ragione a favore di un’esplorazione nell’irrazionale.
I sentimenti, la follia, il sogno, le visioni acquistarono sempre maggiore importanza mentre un risvolto del tutto nuovo venne assunto dalla rappresentazione della natura e della storia.
Per quanto riguarda la pittura di paesaggio, essa andò progressivamente a perdere la funzione di ambientazione di scene mitologiche e sacre, a favore di un’idea della rappresentazione della natura come traduzione dello stato d’animo del pittore. Una particolare declinazione della pittura di paesaggio romantico è costituita da panorami naturali sterminati e violenti, volti ad esprimere la poetica del sublime, ossia il senso di terrore e di impotenza che l’uomo prova di fronte alla grandiosità e alla potenza della natura, in grado di provocare tuttavia in lui attrazione e godimento estetico.
Nell’ambito della pittura di storia, la rivalutazione delle specificità dell’individuo, e di conseguenza dei singoli popoli, contribuì alla formazione di una coscienza nazionale che se storicamente favorì, assieme ad altre cause, i moti insurrezionali degli anni venti, trenta e del 1848, artisticamente risvegliò l’interesse per il Medioevo, considerato l’epoca i cui ebbero origine i moderni popoli europei. In Italia la raffigurazione di episodi tratti dalla storia degli stati preunitari fu al centro del cosiddetto Romanticismo storico, tendenza nata con lo scopo di veicolare messaggi patriottici in epoca di dominazione straniera attraverso il pretesto e l’escamotage di vicende del passato.
Tra i maggiori interpreti della pittura del Romanticismo ci furono i più grandi pittori della storia dell’arte europea, dal tedesco Friedrich agli inglesi Turner e Constable, dai francesi Corot, Delacroix e Géricault all’italiano Hayez, quest’ultimo assoluto protagonista del Romanticismo italiano. Con opere provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali, la mostra “Romanticismo” alle Gallerie d’Italia di Piazza della Scala a Milano porterà il pubblico alla scoperta del movimento che segnò l’affermazione dell’individualità, della soggettività e del sentimento nell’arte, con un occhio di riguardo al fondamentale rapporto che il Romanticismo ebbe in Italia con la stagione risorgimentale.
Informazioni utili
Romanticismo
Milano, Gallerie d’Italia, 26 ottobre 2018 – 16 marzo 2019
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica: 9.30-19.30
Giovedì: 9.30-22.30