L’artista presenta la sua ricerca più recente, nella quale sposta la sua attenzione dalle visioni urbane o architettoniche alla natura “che si riprende il proprio posto, la propria vitalità”
“Una mostra come un giardino dismesso, uno spazio come aiuole abbandonate, le stanze del museo come i margini dimenticati di strade secondarie non più attraversate dalla presenza umana”. Con queste parole la curatrice Mariolina Cosseddu introduce la mostra Il posto delle foglie, personale del pittore Antonio Bardino che – negli affascinanti spazi del museo di Casa Manno, ad Alghero – offre agli appassionati d’arte che si attardano nelle loro ferie in Sardegna un’occasione con molteplici spunti di interesse. Intanto per (ri)scoprire l’arte di Bardino, originario proprio di Alghero ma da anni residente in Friuli, un artista giovane ma con un curriculum già importante, recentemente presente nella collettiva De Prospectiva Pingendi allestita fra aprile e luglio a Todi. Che in questa mostra presenta la sua ricerca più recente, nella quale sposta la sua attenzione dalle visioni urbane o architettoniche alla natura “che si riprende il proprio posto, la propria vitalità”, come puntualizza Cosseddu. “I fogliami schivi e incerti, in transito verso luoghi ignoti, conquistano la propria autonomia e si espandono sulla tela in un proliferare organico e necessario”. Una Natura naturans, come teorizzata dal filosofo Giordano Bruno.
E a fare la sua parte c’è anche la location, un museo inaugurato nel 2012 e dedicato alla figura di Giuseppe Manno, magistrato, politico e storico algherese, che propone un percorso storico della Sardegna sabauda e degli eventi che hanno portato all’unificazione politica italiana. La mostra resta visibile fino al 26 agosto: qui intanto alcune immagini degli allestimenti…
Fino al 26 agosto 2018
Museo Casa Manno, Sala Busti e Sala Multimediale
via Santa Barbara 23, Alghero (SS)
www.casamanno.it