Pirelli HangarBicocca presenta the last days in Galliate, la prima grande mostra personale in Italia di Leonor Antunes (Lisbona, 1972). Dal 13 settembre 2018 al 13 gennaio 2019.
La mostra the last days in Galliate è concepita come una complessa installazione site-specific che occuperà i 1.400 metri quadrati dello spazio dello Shed. Le opere, di cui molte create ex novo, dialogheranno con gli elementi strutturali e con la luce naturale per confluire in un’unica narrazione.
Milano e la sua ricca tradizione modernista, in particolare il lavoro degli architetti Franca Helg (1920-1989) e Franco Albini (1905-1977), hanno svolto un ruolo di grande ispirazione per l’artista che intreccia tali storie al retaggio culturale di aziende come Pirelli o Olivetti e ai loro progetti innovativi, realizzati a partire dagli anni Cinquanta insieme a creativi d’avanguadia.
In occasione di questa prima grande personale organizzata in Italia, Antunes approfondisce la collaborazione che ha avuto luogo negli anni Cinquanta e Sessanta tra lo Studio Albini-Helg e la casa manifatturiera Vittorio Bonacina, azienda storica della Brianza -l’odierna Bonacina 1889- attiva nella produzione di mobili ed elementi di arredo in giunco e midollino.
Proprio il titolo della mostra the last days in Galliate, infatti, rimanda alla ricerca dell’artista su Franca Helg, a cui si allude attraverso il nome della località affacciata sul lago di Varese e le Prealpi, in cui Helg ha progettato e costruito la casa di famiglia per i genitori -uno dei pochi esempi di suoi progetti edilizi firmati autonomamente al di fuori dello Studio- e in cui ha poi vissuto i suoi ultimi anni.
Informazioni utili
Leonor Antunes – the last days in Galliate
Pirelli HangarBicocca, via Chiese, 2, 20126 Milano
A cura di Roberta Tenconi
Conferenza stampa 12 settembre 2018, ore 11.30
Opening 13 settembre 2018, ore 19.00
Dal 14 settembre 2018 al 13 gennaio 2019
* Leonor Antunes – Veduta della mostra, “the frisson of thetogetherness”, Whitechapel Gallery, Londra, 2017 Courtesy dell’artista e Whitechapel Gallery, Londra. Foto: Nick Ash