Nella splendida cornice di Palazzo Barberini i tesori della collezione Jacquemart – Andrè con ‘Ecce Homo’ capolavoro assoluto del maestro
Ecce Homo, ‘ecco l’uomo”, le parole pronunciate da Pilato mentre presenta Gesù flagellato raffigurata in modo così crudo e drammatico nel capolavoro di Mantegna, da renderlo uno dei suoi dipinti più celebri e controversi al tempo stesso. La fisicità statutaria di Cristo, la sua espressione rassegnata, in contrapposizione con quei volti carichi di rabbia e desiderio di uccidere. Il senso di opprimente soffocamento come se ci trovassimo proprio di fronte alla scena. Non appare Pilato che si trova dalla nostra parte, dove si trova la gente che urla di crocifiggere Cristo, perchè forse Pilato siamo anche noi. Una resa drammatica e ‘caricaturale’ dei personaggi che rappresenta una novità assoluta nella pittura devozionale del tempo e dove la prospettiva non è fine a se stessa: non è geometria, è storia.
Questo capolavoro assoluto del maestro – famoso anche per l’incredibile stato di conservazione che ha permesso agli studiosi di osservare ogni dettaglio della sua pittura originale- rappresenta la punta di diamante della nuova mostra allestita a Palazzo Barberini dal 27 settembre 2018 al 27 gennaio 2019.
Si tratta dei capolavori provenienti dal Museo Jacquemart-Andrè di Parigi che possiede la più importante collezione italiana a Parigi dopo il Louvre.
Nella stessa stanza che ospita ‘Ecce Homo’ troverete anche la ‘Madonna col Bambino e i santi Gerolamo e Ludovico di Tolosa’ (1455) – dipinto dalla storia attributiva un po’ complessa ma comunque riconosciuta come opera di Mantegna – e altre pregevoli opere della prestigiosa collezione Jacquemart – Andrè. Si tratta di una coppia di collezionisti vissuti nell’Ottocento che rappresentano una pagina importante del collezionismo e che hanno in seguito donato i loro tesori allo Stato francese. La loro casa era una sorta di museo privato dedicato prevalentemente (ma non solo) al Rinascimento italiano e l’intenzione del curatore della mostra, Michele Di Monte, è stata proprio quella di ricostruirla in piccolo nella sala di Palazzo Barberini dove sono state allestite le sei opere della mostra. Da qui il nome dell’esposizione ‘La Stanza di Mantegna’.
Oltre alle due opere già menzionate, sono presenti nella mostra la Madonna col Bambino di Giovanni Battista Cima, il raro ritratto su pergamena di Giorgio Schiavone , il disegno di scuola mantegnesca Ercole e Anteo e una scultura in bronzo di Andrea Briosco detto il Riccio, forse meno appariscente delle altre ma di grande interesse per la sua inconsueta raffigurazione di Mosè come une un idolo semipagano.
A Roma non si conservano opere autografe di Mantegna quindi la mostra è un’occasione unica per ammirare le opere del maestro.
Parallelamente alla mostra ‘La Stanza di Mantegna’ è stata presentata un’altra pregevole esposizione dal titolo ‘Gotico Americano. I maestri della Madonna Strauss’ della quale ci occuperemo prossimamente su ArtsLife.
Ricordiamo che le due mostre possono essere visitate con il biglietto ‘Barberini Corsini’ (Intero 12 euro e ridotto 6 euro), valido dal momento della timbratura per 10 giorni in entrambe le sedi del Museo Palazzo Barberini e Galleria Corsini.
Informazioni
La stanza di Mantegna. Capolavori dal Museo Jacquemart-André di Parigi”
PALAZZO BARBERINI
via delle Quattro Fontane, 13 – 00184
Roma, Italia
tel +39 06 4814591
mappa
ORARI
martedì – domenica 8.30 – 19.00
La biglietteria chiude alle 18.00
GIORNI DI CHIUSURA
Il lunedì, 25 Dicembre, 1° Gennaio
INGRESSO
Palazzo Barberini + Galleria Corsini
Intero 12 €
Ridotto 6 €