Print Friendly and PDF

“A testa in giù”: la comicità francese interpretata da un cast tutto italiano

Lo spettacolo “A testa in giù” – rifacimento italiano della pièce francese “L’envers du decor” di Florian Zeller – sarà in tour per l’Italia da ottobre 2018 a febbraio 2019.

Sarà nei teatri delle città di Cortona, Terni, Città di Castello, Lugano, Bologna, Pescara, Bari, San Severo, Lecce, Castelfiorentino, Pisa, Borgo San Lorenzo, Grosseto, Poggibonsi, Mede, Lerici, Mantova, Trento, Cordenons, Firenze, Figline, Recanati, Maiolati Spontini, Savignano, Novara, Altamura, Piombino, Carrara, Lucca, Atri e Pesaro. La commedia in questo momento è in scena per due settimane al Teatro Manzoni di Milano dove ha inaugurato il 40° anno della gestione Fininvest del famoso palcoscenico milanese.

La storia raccontata è un intreccio tipico della comicità francese. Daniel (Emilio Solfrizzi) e Isabelle (Paola Minaccioni) sono una consolidata coppia, si amano e si rispettano. Un giorno lui incontra Patrick (Bruno Armando), storico amico della coppia che ha da poco lasciato la moglie per una ragazza più giovane. Daniel per non sembrare sgarbato agli occhi dell’amico lo invita a cena insieme alla sua nuova fidanzata Emma (Viviana Altieri). Isabelle inizialmente per solidarietà con l’amica ed ex compagna di Patrick si oppone alla cena, successivamente per paura che Patrick possa plagiare suo marito, acconsente. L’arrivo della nuova coppia scombussolerà l’equilibrio coniugale dei padroni di casa.

L’aspetto che rende innovativa questa commedia è che i personaggi oltre a relazionarsi tra di loro rendono il pubblico testimone dei loro pensieri segreti. Quest’aspetto dona originalità alla commedia ma non è facile da realizzare. Il pubblico potrebbe non distinguere quando il personaggio parla con l’interlocutore e quando invece esprime un suo pensiero segreto. Nonostante l’assenza di sottofondi musicali che avrebbero potuto facilitare la comprensione, la regia e la capacità degli attori hanno permesso di rendere chiaro il doppio canale narrativo. Quest’ultimo ha consentito di realizzare delle gag comiche davvero spassose. L’intreccio nonostante non sia del tutto innovativo non è neppure scontato. I personaggi sono tutti legati a dei luoghi comuni: il marito che lascia la moglie per una ragazza più giovane, l’amico che lo invidia e l’amica della donna lasciata che odia la nuova conquista dell’ex marito dell’amica. Daniel durante tutto lo spettacolo racconta al pubblico quanto desidererebbe al suo fianco una bella donna sexy come Emma. Tuttavia alla fine comprende che il vero amore è quello per sua moglie, tradendo così lo stereotipo che interpreta. Anche Emma tradisce il cliché assegnatole. In genere il suo personaggio è di una donna di scarsa intelligenza, solo concentrata sull’aspetto fisico e che ama non l’uomo ma il suo portafoglio. In questo spettacolo invece, come ha rilevato l’Altieri in conferenza stampa, “il regista ha difeso molto la direzione di questo personaggio per donargli una storia e una diversità che sacrifica lo stereotipo”. La regia sobria di Gioele Dix ha permesso di dirigere bene un cast di grandi artisti.

La scenografia è l’esito della collaborazione tra il regista Gioele Dix e Andrea Taddei. Tutto lo spettacolo si svolge all’interno della casa dei coniugi. L’abitazione è ricavata in un’ex tipografia parigina. I materiali utilizzati per l’allestimento sono il legno e il metallo. Si possono cogliere i lucernai tipici delle fabbriche e qualche tubatura a vista. L’arredo è industrial chic. C’è qualche dettaglio vintage come gli sgabelli in metallo oppure la carta da parati tipica delle caffetterie. A ornare i muri vi sono quadri di Street Art, di arte contemporanea e una stampa di un personaggio “a testa in giù”. L’abitazione è composta di due piani che donano grande movimento alla scenografia.

Lo spettacolo propone al pubblico un intreccio che potrebbe sembrare scontato, ma non lo è. Il doppio livello narrativo e l’originalità delle scelte dei personaggi non fanno cadere la pièce sullo scontato mentre la bravura degli attori e del regista permette una comicità spiritosa e intelligente.

11 – 28 OTTOBRE 2018
A TESTA IN GIU’
EMILIO SOLFRIZZI PAOLA MINACCIONI
DI FLORIAN ZELLER
CON BRUNO ARMANDO E VIVIANA ALTIERI
REGIA GIOELE DIX

SCENE ANDREA TADDEI
COSTUMI BARBARA BESSI
LUCI CARLO SIGNORINI

www.teatromanzoni.it

Commenta con Facebook

leave a reply