Una grande scoperta. Dopo cento anni riaffiora il Bal Tic Tac di Giacomo Balla, un pezzo di storia dell’arte e al tempo stesso della storia del costume e della società del nostro paese.
Un importante ritrovamento artistico e al tempo stesso un importante pezzo di storia di Roma che torna alla luce: dopo cento anni riaffiora il Bal Tic Tac di Giacomo Balla. Circa 80 metri quadrati di pitture murali originali, sono riemersi sulle pareti e sul soffitto del piano terra del primo cabaret futurista, coperte e nascoste da controsoffitti e carta da parati, da boiserie e strati di tinteggiatura successivi.
Una scoperta inaspettata, avvenuta durante dei lavori di ristrutturazione: si credeva infatti che le pitture fossero andate perdute in seguito ai numerosi interventi di restauro della palazzina nel corso del Novecento.
Sembra quasi di percepire quell’atmosfera elettrizzante delle indimenticabili serate a ritmo di Jazz del locale che, secondo i giornali dell’epoca, era il ritrovo preferito del “miglior pubblico della Capitale”.
Agli inizi degli anni venti, il poliedrico artista aveva realizzato le decorazioni e gli arredamenti del locale, in linea con quella rivoluzione che voleva portare l’estetica futurista in ogni ambito della vita quotidiana. Un trionfo di luce, forme, colore, che rendeva quelle mura ‘dinamiche’, una sorta di cielo in festa.
Poco importa se poi Balla tornerà al figurativismo abbandonando quella rivoluzione che l’aveva visto protagonista indiscusso: le sue opere futuriste sono una pagina fondamentale del nostro Novecento così come le pitture del Bal Tic Tac rappresentano un patrimonio della storia della Capitale.
Le decorazioni – a quel tempo celebrate anche oltre i confini nazionali – (il cui restauro è già in corso), saranno lasciate nella loro posizione originale e in un prossimo futuro saranno accessibili al pubblico: i locali del ritrovamento diventeranno parte del Museo per l’educazione monetaria e finanziaria della Banca d’Italia, la cui apertura è prevista per la fine del 2021.
L’importante notizia, insieme a quella del ritrovamento (risalente in realtà al 2017 ma annunciata solo ora dopo la fase di restauro che proseguirà), è stata annunciata durante la conferenza stampa di oggi al Centro Convegni della Banca d’Italia di via Nazionale. L’edificio dove è avvenuto il ritrovamento infatti, fa parte del complesso che ospiterà dal 2021 il Museo della Banca d’Italia dedicato all’educazione monetaria.
Nel corso della presentazione è stata anche annunciata la fine dei lavori per la messa in sicurezza di casa Balla, in via Oslavia, realizzati con il supporto della Banca d’Italia, necessaria per una prossima apertura al pubblico. Come spiega il comunicato ufficiale: ” I lavori, effettuati in accordo con gli eredi del pittore, sono stati realizzati grazie al supporto della Banca d’Italia e con la supervisione e collaborazione della Soprintendenza Speciale di Roma”.
Di seguito, il video della Banca d’Italia che celebra l’importante scoperta riportando alla memoria le atmosfere del locale futurista.