A che punto è la scultura oggi? Quali sono gli ambiti espressivi in cui opera?
Queste le domande a cui vuole rispondere Milano Scultura, la fiera che si svolge dal 26 al 28 ottobre alla Fabbrica del Vapore. Per il quarto anno consecutivo torna l’appuntamento che indaga le declinazioni attuali della tecnica scultorea, ormai non più vincolata alla tradizionale idea di tridimensionalità, ma estesa anche alle opere a parete e alle installazioni multimediali.
Al posto della tipica impostazione fieristica, il curatore Valerio Dehò ha scelto di adottare un format espositivo più vicino a quello di un’esibizione collettiva, evitando così una separazione netta in sezioni; l’effetto è quello di una dimensione aperta, in cui le sculture si possono fruire liberamente, senza distinzione alcuna tra gallerie, istituzioni culturali e singoli artisti.
Nell’Ex Locale Cisterne, opere che traggono spunto dalla classicità si affiancano a soggetti ispirati alla cultura pop, come la classica foto di Marylin o l’immagine dei Beatles, a sottolineare la natura indefinita di questo mezzo artistico, che sa coniugare passato e contemporaneo seguendo infinite varianti.
La sezione Limited, dove gli artisti partecipano direttamente con le proprie creazioni, diventa luogo d’incontro libero per le opere più varie, che proprio per questo si possono apprezzare di per sé, a prescindere dal contesto. Dal marmo al legno, passando per i classici materiali di recupero, le opere si susseguono ininterrottamente: si passa così dai corpi creati in legno da Alessandra Aita ai bassorilievi in metallo di Claudio Rosi, fino alle sculture in marmo e porcellana esposte dall’ARC Gallery.
L’Accademia di Brera, che collabora come di consueto con la fiera, ha partecipato con opere che studenti e maestri hanno realizzato usando vari metalli, lavorando ognuno secondo la propria poetica.
Tre i progetti speciali in mostra quest’anno: INSTALLAZIONE MOBILE di Lisa Borgiani, che, attraverso l’uso di reti, studia la trasformazione dello spazio tramite dei punti di torsione; IL VENTO E IL MONTE (studio C&C), sul tema del paesaggio e del confine tra terra e cielo, indagato con opere delicate e dinamiche al tempo stesso; e infine Crossing Tim, Crossing Space, Crossing Arts, titolo emblematico dato dai sei artisti di Vi.P Gallery al loro studio su contaminazione e sconfinamento.