La polizia croata ha annunciato di aver arrestato quattro sospetti nel furto, tutti croati di età compresa tra i 43 e i 60 anni, arrestati dopo un’inchiesta congiunta con la polizia italiana durata oltre un mese
Tutto si era svolto nel giro di pochi minuti, fra la folla che già riempiva le sale di Palazzo Ducale. La mattina del 3 gennaio scorso, intorno alle 10, la quiete veneziana fu rotta dall’allarme scattato nella prestigiosa sede espositiva: sconosciuti avevano rubato alcuni gioielli della mostra “Tesori dei Moghul e dei Maharaja”, riuscendo a far perdere le proprie tracce prima dell’arrivo della sicurezza. Si trattava di una coppia di orecchini e di una spilla in oro, diamanti e platino, del valore di diversi milioni di euro, appartenenti alla collezione al Thani, in mostra in laguna dopo essere stata esposta al Grand Palais di Parigi, al Victoria & Albert Museum di Londra, al Metropolitan di New York e al Miho Museum, in Giappone.
La collezione dello sceicco Hamad bin Abdullah Al Thani comprende 270 pezzi fra gioielli e pietre preziose di ispirazione indiana, che coprono 400 anni di storia, dal periodo Moghul ad oggi. Ora arriva la svolta: visto che la polizia croata ha annunciato di aver arrestato quattro sospetti nel furto, tutti croati di età compresa tra i 43 e i 60 anni, arrestati dopo un’inchiesta congiunta con la polizia italiana durata oltre un mese. Non è tuttavia stato rivelato se i gioielli siano stati recuperati. Il comunicato informa che uno dei sospettati sarebbe legato alla famigerata banda multinazionale di ladri conosciuta come “Pink Panther”, ricercato anche dalla Svizzera per un furto di gioielli avvenuto nel 2011.