L’istituto newyorkese inaugura anche un Programma annuale di borse di studio con la nomina di Francesco Guzzetti quale primo studioso invitato in residenza
Una biblioteca con più di quattromila pubblicazioni, oltre trecento libri rari e archivi di arte e design italiano dagli anni Cinquanta del Novecento ai giorni nostri. È questo il nucleo vitale del nuovo Centro di ricerca sull’arte italiana del dopoguerra e contemporanea, inaugurato a Cold Spring, New York da Magazzino Italian Art, con l’obbiettivo di mettere a disposizione del pubblico, studiosi e studenti il proprio vasto patrimonio di pubblicazioni d’arte, libri rari e materiale d’archivio. Si trova adiacente alle gallerie espositive dell’edificio della Magazzino Italian Art Foundation nell’Hudson Valley, progettato dall’architetto Miguel Quismondo: un museo dedicato all’arte italiana del dopoguerra e contemporanea co-fondato da Nancy Olnick e Giorgio Spanu, su una struttura di circa 2.000 metri quadri completata nel giugno 2017. Che sotto la guida del direttore Vittorio Calabrese collabora in coordinamento con organizzazioni americane e italiane non solo per sostenere gli artisti italiani contemporanei e per favorire il dibattito sull’arte italiana del dopoguerra e contemporanea negli Stati Uniti.
Ma non finiscono qui le novità del brillante istituto americano: che inaugura anche un Programma annuale di borse di studio con la nomina di Francesco Guzzetti quale primo studioso invitato in residenza presso la sua sede. Il nuovo Fellowship Program assegnerà finanziamenti a studiosi emergenti di diversa provenienza che perseguano un progetto di ricerca indipendente, attivando e ampliando così le iniziative di Magazzino. Il primo beneficiario, Guzzetti, è uno studioso del movimento dell’Arte Povera che ha conseguito un post-dottorato presso l’Università di Harvard e la tesi di dottorato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Nell’ambito del Fellowship Program Guzzetti condurrà le visite alla mostra in corso, Arte Povera: From the Olnick Spanu Collection, organizzerà, presenterà e parteciperà a programmi pubblici e contribuirà a nuove ricerche sulla collezione, collaborando anche con il nuovo Centro Ricerche per potenziare il patrimonio librario e fornendo consulenza sui principali materiali d’archivio e di ricerca da acquisire.