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La galleria Massimodeluca a M9. Il trasferimento che coinvolge le nuove generazioni

Galleria Massimodeluca; M9 Filippo Berta, Sulla retta via, 2014, HD video 1' 43'', courtesy l'artista e Galleria Massimodeluca
Galleria Massimodeluca; M9
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Massimodeluca e la rigenerazione urbana di Mestre. Dal 2 dicembre la galleria entra a far parte del polo M9 -il più grande museo multimediale del ‘900- con la mostra e performance Sulla Retta Via dell’artista Filippo Berta.

La galleria -diretta da Marina Bastianello- porta così a compimento un investimento iniziato nel 2012 consapevolmente sulla terraferma, che fin dall’inizio è stata scelta come sede strategica per lo sviluppo di un progetto di arte contemporanea dedicato alla promozione degli artisti emergenti. 

“M9 è un progetto importante e ambizioso in cui credo, una grande scommessa per il rilancio culturale della città. Un progetto di impatto mediatico, che con la sua architettura all’avanguardia garantirà un forte riconoscimento, così come io mi riconosco nella sua mission di essere pensato soprattutto per le nuove generazioni, con una forte ambizione internazionale ma caratterizzato da una eccezionale territorialità”. (M. Bastianello)

Galleria Massimodeluca; M9
Filippo Berta, Sulla retta via, 2014, HD video 1′ 43”, courtesy l’artista e Galleria Massimodeluca

Passando alla mostra con cui la Massimodeluca avvia il proprio percorso in M9 a Mestre, Sulla retta via è un’azione che mostra una fila di persone in movimento lungo il bagnasciuga di una spiaggia deserta. Ciascuno è concentrato sui propri passi, mentre prova a seguire il labile confine definito dalle onde, che creano una effimera traccia in cui si congiungono gli elementi, acqua e terra, uniti e separati nello stesso momento: il tentativo dei singoli individui di comporre una linea perfetta sulla fila delle onde è un obiettivo irraggiungibile, visto che la forma ricercata si spezza di continuo.  Come sottolineato da Claudia Löffelholz, questo stato di continua tensione sta al centro dell’analisi di Filippo Berta. L’artista indaga, tramite micronarrazioni di performances messe in atto da persone comuni, quella particolare condizione umana che -tra restrizioni, meccanismi e dinamiche della società- svela un dualismo inconciliabile. Evidenziando la tensione e l’abisso esistenziale che nasce sulla base di questo dualismo, con il lavoro di Filippo Berta ci si avvicina quindi alla ricerca delle cause e delle condizioni di queste mutazioni, ma anche all’individuazione di una natura profondamente umana.

Informazioni utili:

Galleria Massimodeluca 

Via Torino 105/q 30170 Venezia Mestre

Martedì – venerdì: 11.30 – 13.00 | 15.30 – 18.00

m 338 7370628;  m 366 6875619

www.massimodeluca.it

La galleria Massimodeluca a M9. Il trasferimento che coinvolge le nuove generazioni.

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