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La Madonna della Melagrana di Botticelli. Uno studio svela un segreto nascosto nel frutto tenuto da Gesù

Sandro Botticelli Madonna della Melagrana 1487 - tempera su tavola Dimensioni 143,5×143,5 cm Galleria degli Uffizi Sandro Botticelli Madonna della Melagrana (PARTICOLARE) 1487 - tempera su tavola Dimensioni 143,5×143,5 cm Galleria degli Uffizi
Sandro Botticelli
Madonna della Melagrana
1487 – tempera su tavola
Dimensio
143,5×143,5 cm
Galleria degli Uffizi

Uno studio rivela che dietro la melagrana tenuta da Gesù nel celeberrimo capolavoro di Botticelli, si nasconde l’anatomia perfetta di un cuore.

Soltanto pochi mesi fa (marzo 2018), il Dottor Davide Lazzeri– studioso della medicina nell’arte- aveva svelato un particolare anatomico celato dietro al mantello che sorregge Flora nell’atto di coprire la celeberrima “Venere che nasce dalle acque” di Botticelli che troneggia alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Il colore e e le pieghe del tessuto infatti riproducono le carateristiche anatomiche di un polmone, dai nervi , ai vasi sanguigni e alla cavità dove si dividono i bronchi. Un’allegoria probabilmente già usata nella ‘Primavera‘ dello stesso artista fiorentino. Nel 2009 infatti, due studiosi americani, Nenjamin Blehe e Roy Doliner, avevano già individuato la sagoma di due polmoni nascosti nella vegetazione, dietro la figura di Venere. Proprio questi studi avrebbero ispirato le successive ricerche del chirurgo che ha recentemente annunciato una nuova scoperta, sempre legata a un capolavoro di Botticelli: ‘La Madonna della Melagrana’ (1487) conservata anch’essa alla Galleria degli Uffizi.

Secondo lo studio pubblicato su Interactive CardioVasckular and Thoracic Surgery dal gruppo del Dottor Davide Lazzeri, nel frutto tenuto in mano da Gesù bambino, Botticelli avrebbe rappresentato l’anatomia perfetta di un cuore. Come ha dichiarato il chirurgo all’Ansa : ” La disposizione dei semi e dei setti del frutto sbucciato disegna i due atri del cuore, i due ventricoli e il tronco polmonare principale. Perfino la corona della melagrana è separata in due parti che mimano la vena cava superiore e l’arco dell’aorta con le sue tre branche”.

Queste sorprendenti analogie con l’anatomia cardiaca e anche la posizione del frutto, tenuto di fronte al lato sinistro del petto sovrastante la posizone del cuore, rendono probabile l’ipotesi avanzata dagli studiosi.

Sandro Botticelli Madonna della Melagrana 1487 - tempera su tavola Dimensioni 143,5×143,5 cm Galleria degli Uffizi
Sandro Botticelli
Madonna della Melagrana (PARTICOLARE)
1487 – tempera su tavola
Dimensioni
143,5×143,5 cm
Galleria degli Uffizi

Perché l’artista avrebbe celato questi dettagli anatomici nelle sue opere? Lo studio chiarisce che in quel periodo gli artisti spesso assistevano a lezioni di anatomia alla ricerca di una rappresentazione più realistica e scultorea del corpo umano. Non solo Botticelli avrebbe frequentato delle lezioni di anatomia a Bologna ma sicuramente conosceva l’ampia collezione di disegni anatomici di Leonardo.
Ovviamente sia i polmoni che il cuore rappresentano delle allegorie. La melagrana, è una raffigurazione fortemente simbolica che può racchiudere vari significati, soprattutto nelle opere religiose cristiane. Secondo lo studio del gruppo del Dottor Lazzeri, rappresenterebbe l’insieme della sofferenza e della resurrezione di Gesù: i semi rossi , il sangue versato da Gesù per salvare l’umanità.
Botticelli non è di certo l’unico artista che ha nascosto parti anatomiche nelle sue opere. A partire da Michelangelo, gli artisti si sono sbizzarriti anche con rebus, autoritratti e altre geniali trovate, scoperte poi dopo anni se non secoli. Recenti indagini diagnostiche con le più avanzate tecnologie hanno svelato più di una stranezza in vari capolavori, addirittura evidenziando precedenti dipinti sotto le tele o la carta.
Ora la parola passerà agli storici dell’arte che avranno nuovi e interessanti spunti di discussione. Dopo cinque secoli l’arte continua ancora a sorprenderci.

Fonti:  Sandro Botticelli’s Madonna of the Pomegranate: the hidden cardiac anatomy e Ansa

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