Avete incontrato anche voi questi poster verdi e rossi in giro per Roma? Ecco di cosa si tratta.
Il vecchio mondo sta morendo.
Quello nuovo tarda a comparire.
E in questo chiaroscuro nascono i mostri.
Vi è capitato, girando per Roma, di vedere per strada un manifesto rosso o verde con le parole di Antonio Gramsci senza altri riferimenti? Se vi state chiedendo chi li ha commissionati, abbiamo la risposta. O meglio, la soluzione l’ha svelata il MAXXI tramite i suoi canali social. Si tratta dell’opera ‘Chiaroscuro‘ dell’artista cileno Alfredo Jaar, che fa parte degli interventi esterni della collettiva ‘ La strada. Dove si crea il mondo‘ ospitata dal Museo progettato da Zaha Hadid, fino al 28 aprile 2019.
Una settimana fa invece, migliaia di volantini con le indicazioni per cancellarsi da Facebook sono stati distribuiti al mercato di Testaccio, alla Galleria Alberto Sordi e a via del Pigneto, con tanto di guida robotica. In questo caso si trattava della performance di Jeremy Deller, legata allo scandalo di Cambridge Analytica e già sperimentata dall’artista a Londra e Liverpool.
Nei prossimi mesi seguiranno talk (ad esempio il 7 marzo con Marco Damilano) e altre performance, come quella prevista il 21 marzo nel centro di Roma ad opera dell’artista Lin Yilin. Il ciclo di lecture e incontri sarà a ingresso gratuito grazie a Enel, socio fondatore del MAXXI e main partner della mostra.
Più di 140 artisti e oltre 200 opere divise in aree tematiche per descrivere il grande palcoscenico al centro della vita quotidiana ma anche di ogni cambiamento sociale, di ogni rivoluzione. Lo scenario privilegiato dove storia, arte, politica, architettura, sperimentazione, commercio, pubblicità e svago – ma anche protesta, telecamere di sorveglianza, immondizia e disagio – s’intrecciano intimamente tra loro e costituiscono il caleidoscopio che fin dagli anni sessanta ha ipnotizzato gli artisti di tutto il mondo.
La rassegna – a cura di Hou Hanru insieme allo staff curatoriale e di ricerca del museo – si fa portavoce di una riflessione sul futuro della vita urbana e della società civile, e sulla funzione delle istituzioni artistiche e culturali.
Ovviamente, al centro della mostra sarà analizzato anche il ruolo del medium del video, strumento ormai indispensabile di ogni narrazione e di collegamento tra pubblico e privato.
Come scrive Giovanna Melandri – Presidente della Fondazione MAXXI – nel saggio curatoriale:
“Anestetizzati dentro la sfera condivisa ma solitaria dei social media. Sfiduciati verso la partecipazione diretta alla politica. Impigriti dall’abuso della tecnologia. Inconsapevoli del controllo sui bisogni, sui consumi e perfino sui nostri desideri esercitato da poteri sempre meno riconoscibili e identificabili. Stiamo tutti costruendo, da protagonisti e da spettatori, una fase storica che incide in profondità sulle funzioni e sulle regole della democrazia comunemente intesa e sulla stessa visione della vita. In questo magma, La strada. Dove si crea il mondo non ci suggerisce di compiere un salto all’indietro, in una trama di abitudini e legami del passato. Esattamente all’opposto ci indica e indaga un luogo, un habitat, dove scoprire nuove opportunità, altre espressioni della convivenza civile e altri programmi di un futuro sostenibile”.
Informazioni
La strada. Dove si crea il mondo
MAXXI – via Guido Reni – Gallerie 3 e 4
orario museo:
Dal Martedì al Venerdì 11.00 19.00
sabato 11.00 – 22.00
domenica 11.00 – 19.00
Giorni di chiusura: tutti i Lunedì, 25 Dicembre, 1 Maggio
La biglietteria chiude un’ora prima del museo.
Informazioni biglietteria:Telefono 06 3201954
dal martedì alla domenica, ore 10.00-18.00
La mostra è accompagnata da un libro/catalogo articolato in due volumi a cura di Hou Hanru e dello staff curatoriale e di ricerca del museo, edito da Quodlibet.