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Pompei magica. Ecco il grande cavallo con ricca bardatura militare ritrovato negli scavi

Il cavallo ritrovato a Pompei Il cavallo ritrovato a Pompei
Il cavallo ritrovato a Pompei
Il cavallo ritrovato a Pompei

Il cavallo ritrovato era alto, di razza e riccamente bardato con la sella e i finimenti decorati in bronzo, forse appartenuto a un alto magistrato o generale

I tre cavalli, come forse il primo rinvenuto ed analizzato, dovevano far parte della ‘razza più nobile’, animali di rappresentanza, per la loro imponenza dimensionale, probabilmente frutto di accurate selezioni, e per i finimenti di pregio, in ferro e bronzo”. Con questa parole il Direttore Generale degli scavi di Pompei Massimo Osanna ha commentato l’ultima straordinaria scoperta avvenuta negli scavi: un terzo cavallo di razza con ricca bardatura militare rinvenuto nella villa suburbana di Civita Giuliana, 700 metri a nordovest delle mura dell’antica città. “Questi eccezionali ritrovamenti”, ha aggiunto il direttore, “confermano che si trattava di una tenuta prestigiosa, con ambienti riccamente affrescati e arredati, sontuose terrazze digradanti che affacciavano sul golfo di Napoli e Capri, oltre ad un efficiente quartiere di servizio, con l’aia, i magazzini per l’olio e per il vino, e ampi terreni fittamente coltivati, anche stando a le prime indagini di inizio Novecento”. Il cavallo ritrovato per ultimo era alto, di razza e bardato di tutto punto con la sella e i finimenti riccamente decorati in bronzo, forse appartenuto a un alto magistrato o generale. “Nel 2019”, ha concluso Osanna, “saranno stanziati due milioni di euro, dai fondi ordinari del Parco archeologico, per procedere all’esproprio dei terreni e per proseguire le indagini di scavo, al termine delle quali sarà possibile l’apertura al pubblico”.

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