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Dall’astrattismo a Jean Arp. Il 2019 secondo la Peggy Guggenheim di Venezia

Peggy Guggenheim Collection; Venezia *

Venezia. La Peggy Guggenheim Collection si prepara al nuovo anno proponendo una serie di mostre che ci accompagneranno fino al 2020. Dall’immaginario astratto della Collezione Schulhof, passando per lo sperimentalismo dell’artista Jean Arp, fino ad arrivare alla vita nella città sull’acqua di Peggy Guggenheim e alle sue peregrinazioni e scoperte artistiche -a tratti “esotiche”- in giro per il mondo, si indagano geografie, vite e poetiche del secolo scorso.

Peggy Guggenheim Collection; Venezia; Joan Mitchell Composizione; Collezione Hannelor B. e RUdolph B. Schulhof
Joan Mitchell, Composizione (Composition), 1962, olio su tela, 146,1 x 114,3 cm. Fondazione Solomon R. Guggenheim, Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, lascito Hannelore B. Schulhof, 2012 © Estate of Joan Mitchell.
  • Dal gesto alla forma. Arte europea e americana del dopoguerra nella Collezione Schulhof

          26 gennaio – 18 marzo 2019 | A cura di Gražina Subelytė e Karole P. B. Vai

Siamo nel 2012 quando la collezionista Hannelore B. Schulhof (1922-2012) effettua un lascito di ottanta opere del dopoguerra, le quali si sono aggiunte alle collezioni della Fondazione Solomon R. Guggenheim. La mostra diventa dunque occasione di apprezzare la Collezione Schulhof nel suo complesso, con opere esposte e allestite sulla base degli sviluppi formali del periodo. È così possibile seguire i passaggi tra i motivi e gli stili che si sviluppano a partire dal dopoguerra fino agli anni 80 del Novecento, caratterizzati da un immaginario astratto, inteso come ricerca sul colore, sulla forma, sullo spazio e le loro interrelazioni, che diventa caposaldo della stessa Collezione. Attraversando oceani e culture e riflettendo le polifonie delle tendenze artistiche del dopoguerra, la mostra si sofferma  sulla visione e la storia del collezionismo secondo i coniugi Schulhof.

Peggy Guggenheim Collection; Venezia; Jean Arp
Jean Arp, Testa e conchiglia (Tête et coquille), 1933 c., ottone lucidato, altezza 19,7 cm. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia 76.2553 PG 54
  • La Natura di Arp

           13 aprile – 2 settembre 2019 | Organizzata dal The Nasher Sculpture Center, Dallas

Una lettura suggestiva e a lungo attesa della produzione artistica dell’artista franco-tedesco Jean (Hans) Arp (1886–1966), il cui approccio sperimentale alla creazione e il ripensamento radicale delle forme d’arte tradizionali lo resero uno degli artisti più influenti del Novecento. Nel corso di una carriera durata oltre sei decenni, Arp produsse un corpus di lavori di grande impatto in materiali e formati molteplici. Annoverato tra i fondatori del movimento Dada e pioniere dell’astrazione, sviluppò un vocabolario di forme organiche che si muovono fluidamente tra l’astrazione e la rappresentazione, diventando rapidamente un punto di riferimento per diverse generazioni di artisti. La mostra è organizzata dal Nasher Sculpture Center di Dallas, prima sede espositiva della mostra.

Peggy Guggenheim Collection; Venezia; René Magritte
René Magritte, L’impero della luce (L’Empire des lumières), 1953–54, olio su tela, 195,4 x 131,2 cm. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia 76.2553 PG 102
  • Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa

           21 settembre 2019 – 27 gennaio 2020 | A cura di Karole P. B. Vail, con Gražina Subelytė

La mostra celebra la vita veneziana di Peggy Guggenheim e il continuo accrescimento e rinnovamento della sua collezione con importanti opere d’arte dopo la partenza da New York, la chiusura della galleria-museo Art of This Century (1942-47) e il trasferimento a Venezia nel 1948. La mostra presenta dipinti, sculture e opere su carta selezionate tra quelle acquisite tra la fine degli anni quaranta e il 1979.  Non solo la vita da collezionista: l’esposizione pone in evidenza le mostre e gli eventi organizzati da Peggy Guggenheim, o ai quali partecipa, rivelatisi poi autentiche pietre miliari. Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa offre l’opportunità senza precedenti di rivedere e ricontestualizzare capolavori famosi, come L’impero della luce (1953-54) di René Magritte, a fianco di opere raramente esposte, create da artisti come René Brô, Gwyther Irwin e Grace Hartigan, oltre che da pittori di origine giapponese come Kenzo Okada e Tomonori Toyofuku, che dimostrano l’interesse della mecenate per l’arte creata oltre le frontiere dell’Europa e degli Stati Uniti.

Peggy Guggenheim Collection; Venezia; Zaire, Yaka
Maschera da iniziazione, Zaire, Yaka, legno policromo, rafia tessuta e rafia, altezza 50 cm. Collezione Peggy Guggenheim, Venezia 76.2553 PG 254
  • Migrating Objects

          15 febbraio – 15 maggio 2020 | A cura di Karole P. B. Vail

Una collezione rivoluzionaria di arte moderna europea e americana ma non solo. Nella sua vita di mecenate e collezionista, Peggy Guggenheim amava spingersi oltre i limiti. Questa mostra intende esaminare un momento cruciale, seppur meno conosciuto, delle sue peregrinazioni: l’interesse mostrato negli anni ’50 e ’60 per le arti dell’Africa, dell’Oceania e delle Americhe. In quegli anni Peggy Guggenheim acquista opere di artisti appartenenti a culture di tutto il mondo, incluse sculture di inizio Novecento provenienti dal Mali, dalla Costa d’Avorio e dalla Nuova Guinea, e opere delle antiche culture del Messico e del Perù. Migrating Objects presenta gli oggetti raccolti da Peggy Guggenheim e provenienti dall’Africa, dall’Oceania, dall’area andina e mesoamericana affiancati a opere europee della sua collezione.

Informazioni utili:

Peggy Guggenheim Collection 

Palazzo Venier dei Leoni | Dorsoduro 701 I-30123 Venezia

Orario d’apertura:

10:00 – 18:00 tutti i giorni

Chiuso il martedì

La biglietteria chiude alle 17.30

tel: o41.2405.411 – o41.2405.440/419

email: info@guggenheim-venice.it – visitorinfo@guggenheim-venice.it

www.guggenheim-venice.it 

Il 2019 secondo la Peggy Guggenheim Collection di Venezia

*Peggy Guggenheim Collection di Venezia

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