Da Matera a Los Angeles, da Leonardo alla Biennale di Venezia. Il mondo dell’arte si prepara per un anno ricco di eventi e importanti ricorrenze. Ecco come e perché il 2019 è un anno da ricordare: qui di seguito la lista degli appuntamenti da non perdere.
Matera, Capitale Europea della Cultura 2019
Rinascimento nel Mezzogiorno, dopo Genova 2004 il titolo torna in Italia e Matera è Capitale Europea della Cultura 2019. Cinque temi guida e un programma che abbraccia 330 giorni su 365, la città dei Sassi si prepara ad una grande scommessa artistica, civile e sociale dal motto Open Future: partendo dalla propria identità storica e culturale Matera propone a tutta Europa una riflessione sul binomio tradizione-modernità che attraverso un percorso articolato in cinque sezioni –Radici e percorsi, Continuità e rotture, Futuro remoto, Utopie e distopie, Riflessioni e connessioni– mira all’abbattimento dei preconcetti che limitano il sud Italia, alla valorizzazione del territorio, al rafforzamento di un’identità civile e di una cultura moderna e consapevole. La cerimonia di inizio è fissata per sabato 19 gennaio 2019, per l’occasione verrà recuperata la tradizione musicale meridionale raccogliendo le bande marcianti della Basilicata e quelle europee che si congiungeranno a Matera in una festa di paese dalle inedite dimensioni. Più di duemila musicisti animeranno la città attraversandone i quartieri fino a giungere ai piedi degli antichi Sassi, cuore del centro storico. Alle ore 19 la diretta di Rai 1 trasmetterà in mondo visione lo straordinario concerto e il discorso inaugurale del Presidente della Repubblica, a cui seguiranno le performance di artisti noti a livello nazionale ed internazionale. Saranno quattro, invece, le mostre cardine programmate a cui si aggiungeranno 60 progetti satellite: “Ars Excavandi”, dedicata alle città rupestri nel mondo (curata dall’architetto e urbanista, esperto Unesco Pietro Laureano, dal 19 gennaio 2019 a Matera); “Rinascimento visto da Sud”, incentrata sulle più importanti emergenze culturali (curata da Marta Ragozzino, Direttrice del Polo Museale della Basilicata, dal 19 aprile 2019 a Matera); “La poetica dei numeri primi”, sulla scienza e la matematica con un focus su Pitagora (curata da Piergiorgio Odifreddi, noto divulgatore scientifico, dal 21 giugno 2019 a Metaponto); “Stratigrafie. Osservatorio dell’Antropocene”, sulla nuova era geologica definita dalle azioni dell’uomo (curata dal fotografo e film-maker Armin Linke, dal 6 settembre 2019 a Matera). Per avere accesso a tutte le manifestazioni, al costo di 19 euro, sarà possibile acquistare il “Passaporto 2019” grazie al quale si acquisisce cittadinanza per l’intero anno.
Biennale Arte 2019
Venezia, il 2019 è anche l’anno della 58° Esposizione Internazionale d’Arte, dall’11 maggio al 24 novembre (pre-apertura 8,9 e 10 maggio), come di consueto, ai Giardini della Biennale, all’Arsenale e in vari luoghi della città. La rassegna, per l’edizione 2019, porta il titolo “May You Live In Interesting Times“: l’espressione inglese è stata a lungo attribuita, erroneamente, a un’antica maledizione cinese che evoca periodi di incertezza, crisi e disordini. Questi “tempi interessanti” rispecchiano la situazione odierna ma nello stesso momento il motto, se spogliato della sua accezione negativa, risulterebbe, invece, un augurio a tempi migliori. Infatti, come afferma il curatore Ralph Rugoff, la felicità umana deriva da conversazioni reali, poiché l’uomo, in quanto animale sociale, ha la connaturata esigenza di mettersi in relazione con i suoi simili per creare e trovare significato alla propria esistenza. Da qui, prosegue Rugoff, il fine è quello di rivelare che il significato delle opere d’arte non risiede nell’oggetto in se’ quanto nelle conversazioni che da esso scaturiscono, prima fra l’artista e l’opera d’arte, poi fra l’opera d’arte e il pubblico, e infine fra pubblici diversi. “In fin dei conti, la Biennale Arte 2019 aspira a questo ideale: ciò che più conta in una mostra non è quello che viene esposto, ma come il pubblico possa poi servirsi dell’esperienza della mostra per guardare alla realtà quotidiana da punti di vista più ampi e con nuove energie. Una mostra dovrebbe aprire gli occhi delle persone a modi inesplorati di essere al mondo, cambiando così la loro visione di quel mondo”.
Inoltre, eventi e iniziative collaterali, promosse da enti e istituzioni internazionali, daranno vita all’attesissima stagione artistica lagunare.
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Triennale di Milano, XXII Esposizione Internazionale
Broken Nature: Design Takes on Human Survival è il titolo della XXII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano che per la speciale occasione, dal 1° marzo al 1° settembre 2019, sceglie al timone Paola Antonelli, curatrice per l’architettura e il design al Museum of Modern Art di New York e direttore Ricerca e Sviluppo nel medesimo. Designer, artisti, istituzioni, università, scuole, organizzazioni e aziende animeranno una vivace riflessione sullo stato del design oggi e di come, attraverso il suo cambiamento e sviluppo, può incidere nella società contemporanea. La parola chiave è design “ricostituente” e Broken Nature: Design Takes on Human Survival propone attraverso progetti di varia natura -da oggetti a edifici, da interfacce a infrastrutture e città, su scale diverse e dimensioni multiple, dal cosmo al microbioma- esempi concreti per riavvicinare l’uomo all’ambiente, sensibilizzandolo ai problemi che compromettono l’esistenza collettiva e ricostituendo i legami tra la nostra specie e il mondo abitato, in un’ottica rivolta al futuro.
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Frieze Los Angeles, I edizione
Da Londra a Los Angeles. La Frieze Art Fair arriva in California, dal 15 al 17 febbraio 2019 ai Paramount Pictures Studio di Hollywood, sotto la direzione artistica di Bettina Korek. L’edizione inaugurale di Frieze Los Angeles riunirà 70 tra le più significative gallerie internazionali d’arte contemporanea, oltre a un ricco programma di conferenze, progetti site-specific e proiezioni cinematografiche. Tra gli espositori, spiccano David Zwirner, Gagosian, Hauser & Wirth, Lisson, Pace, Perrotin, Almine Rech, Thaddaeus Ropac, White Cube, a cui si aggiungono le italiane Massimo De Carlo e Kaufmann Repetto.
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Leonardo da Vinci, 500 anni dalla morte
Il 2019 è consacrato alla celebrazione dei 500 anni dalla morte del genio di Vinci, varie le sedi espositive tra Europa, Francia e Italia con un ricco palinsesto di 80 appuntamenti ufficiali (qui di seguito una prima selezione). Milano: Palazzo Reale, “Il meraviglioso mondo della natura prima e dopo Leonardo”, dal 4 marzo al 23 giugno 2019; Biblioteca Ambrosiana, “I segreti del Codice Atlantico” (programma diviso in quattro tempi, qui per dettagliate informazioni); il Museo del Cenacolo, dal 7 ottobre 2019 al 23 gennaio 2020, espone la copia ad arazzo dell’Ultima cena, eseguita tra il 1505 e il 1510 su commissione di Luisa di Savoia e di Francesco Duca d’Angouleme; Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, “Leonardo da Vinci Parade”, dal 19 luglio 2018 al 13 ottobre 2019; Castello Sforzesco, da maggio riapertura della Sala delle Asse, ambiente affrescato da Leonardo. Firenze: Florence Biennale, “Similitudine e invenzione celebrando Leonardo da Vinci”, dal 18 al 27 ottobre 2019, XII edizione; Museo Galileo, “L’universo dei manoscritti” (convegno, ottobre 2019), “La Biblioteca di Leonardo” (mostra, maggio – settembre 2019), “Leonardo e il moto perpetuo” (mostra, maggio 2020); Palazzo Vecchio, Sala dei Gigli, “Leonardo e Firenze”, dal 25 marzo al 24 giugno 2019; Santa Maria Novella, ex-refettorio, “Leonardo da Vinci e la botanica”, dal 13 settembre al 15 dicembre 2019. Vinci: Fondazione Rossana & Carlo Pedretti, “Leonardo disegnato da Hollar”, dal 16 dicembre 2018 al 5 maggio 2019; “Leonardo da Vinci. Alle origini del Genio”, dal 15 aprile al 15 ottobre 2019.
L’anno di Giulio Romano, a Mantova
Roma, 1492 o 1499 – Mantova, 1546. “Con nuova e stravagante maniera”, dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020, una grande mostra dedicata al più fedele allievo di Raffaello sarà ospitata negli ambienti di Palazzo Ducale. L’esposizione, nata dalla collaborazione tra il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova e il Musée du Louvre di Parigi, illustrerà la figura di Giulio Romano e la sua “nuova maniera” di fare arte, mettendone in luce le peculiarità e l’aspetto fortemente innovativo. Accanto alle opere del Louvre, la mostra proporrà un’ulteriore e ricca selezione di disegni, provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere (tra cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra, la Royal Collection a Windsor Castle), oltre a dipinti, stampe e maioliche.
Peggy Guggenheim, 40 anni senza la grande collezionista e mecenate
L’intera attività espositiva della Collezione Peggy Guggenheim per l’anno 2019 è dedicata, in occasione dei quarant’anni dalla scomparsa avvenuta nel 1979, alla collezionista-mecenate statunitense trasferitasi a Venezia nel 1948. “Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa”, a cura di Karole Vail, con Grazina Subelyte, dal 21 settembre al 27 gennaio 2020, celebra la vita veneziana della collezionista, rivelando come abbia continuato ad accrescere con opere d’arte la propria raccolta dopo la partenza da New York, la chiusura della galleria-museo Art of This Century (1942-47) e il trasferimento a Venezia. In mostra, dipinti, sculture e opere su carta selezionate tra quelle acquisite tra la fine degli anni quaranta e il 1979, come L’impero della luce (1953-54) di René Magritte.
La grande arte al cinema, nuovo calendario 2019
Nel 2019 tornano sul grande schermo le produzioni cinematografiche di Nexo Digital, proponendo un inedito calendario dedicato ai maestri dell’arte:
Degas. Passione e perfezione, 28, 29 e 30 gennaio.
Tintoretto. Un ribelle a Venezia, 25, 26 e 27 febbraio.
Gauguin a Tahiti. Il paradiso perduto, 25, 26 e 27 marzo.
Il Museo del Prado. La corte delle meraviglie, 15, 16 e 17 aprile.
Il giovane Picasso, 6,7 e 8 maggio.
Dentro Caravaggio, 27, 28 e 29 maggio.
Nasce ICA – Istituto per l’Arte Contemporanea, a Milano
Il 24 gennaio 2019 inaugurerà il primo istituto in Italia per l’arte contemporanea. Affidato alla direzione di Alberto Salvadori, il nuovo complesso sorgerà nella zona industriale a sud di Milano, vicino a Fondazione Prada (assenti ulteriori informazioni, a breve aggiornamenti).