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I Dioscuri dell’’arte italiana. De Chirico e Savinio in arrivo alla Fondazione Magnani-Rocca

Alberto Savinio, Tombeau d’un roi maure, 1929, olio su tela Alberto Savinio, Tombeau d’un roi maure, 1929, olio su tela
Alberto Savinio, Tombeau d’un roi maure, 1929, olio su tela
Alberto Savinio, Tombeau d’un roi maure, 1929, olio su tela

Oltre centotrenta opere tra dipinti e lavori grafici presentati nella Villa dei Capolavori, sede della Fondazione a Mamiano di Traversetolo, nel parmense

Ricostruire criticamente le fonti comuni di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, per metterne in evidenza affinità, contrasti e interpretazioni del fantastico universo che prende forma nelle loro traduzioni pittoriche, letterarie e teatrali. È questa la mission che si pone De Chirico e Savinio. Una mitologia moderna, la grande mostra annunciata dal 16 marzo al 30 giugno prossimi dalla Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo, nel parmense, e curata da Alice Ensabella, Università di Grenoble, e da Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione.

Giorgio de Chirico, Cavalli in riva al mare (Les deux chevaux), 1926
Giorgio de Chirico, Cavalli in riva al mare (Les deux chevaux), 1926

Oltre centotrenta opere tra celebri dipinti e sorprendenti lavori grafici, in un percorso espositivo che, dalla nascita dell’avventura metafisica, si focalizza su un moderno ripensamento della mitologia e giunge alla ricchissima produzione per il teatro, documentata anche da preziosi costumi per l’opera lirica. Due fratelli che “hanno ripensato il mito, l’antico, la tradizione classica attraverso la modernità dell’avanguardia e della citazione, traslandoli e reinterpretandoli per tentare di rispondere ai grandi enigmi dell’uomo contemporaneo, dando vita a quella che Breton definì una vera e propria mitologia moderna”.

www.magnanirocca.it

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